24 gennaio 2002

Rinascimento virtuale: nasce la prima banca dati multimediale europea

 

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Alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali, Giuliano Urbani, sarà presentato a Roma, domani 25 gennaio alle ore 10.00, presso il Complesso dei Dioscuri di Via Piacenza 1, a cura della Direzione Generale per i Beni Librari e gli Istituti Culturali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il progetto Rinascimento virtuale approvato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma comunitario “Cultura 2000”. Al progetto, che prevede la realizzazione della prima banca dati multimediale europea, parteciperanno 26 nazioni, tra le quali otto paesi dell’Europa centrale ed orientale candidati ad entrare nell’Unione Europea.

La Rete “Rinascimento virtuale” consentirà di studiare e diffondere antichissimi manoscritti conservati in importanti biblioteche europee quali la Biblioteca Nacional di Madrid, l’Österreichische Nationalbibliothek, la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, la Biblioteca Nazionale di Napoli, la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.

Principale oggetto di studio saranno gli enigmatici manoscritti palinsesti, testi e frammenti costituiti da pergamene che, nel Medioevo, venivano spesso raschiate o lavate per essere riutilizzate. Per rendere visibili gli strati di scrittura sottostanti, gli studiosi del diciannovesimo secolo utilizzarono tinture chimiche che, in alcuni casi, portarono a scoperte sensazionali quali il “De repubblica” di Cicerone. Questi esperimenti provocarono, tuttavia, danni irreparabili ai fogli membranacei, bruciandoli e scurendoli. Ulteriori progressi furono compiuti nel secolo della fotografia, grazie all’impiego di lampade a raggi ultravioletti. Eccezionali i risultati della ricerca tecnologica italiana che ha perfezionato uno strumento di riproduzione digitale multispettrale altamente innovativo, in grado di “leggere” gli strati di scrittura sottostanti e, fino ad oggi, invisibili.

Il progetto “Rinascimento virtuale” prevede che il data-base della banca multimediale europea venga realizzato ed ospitato in Italia, strutturato con percorsi di indagine multilingue che consentano ricerche plurime incrociate

Nell’ambito del progetto “Rinascimento virtuale”, l’Italia è rappresentata dalla Biblioteca Medicea-Laurenziana di Firenze, che svolge il ruolo di co-organizzatore per il nostro paese, dalla Biblioteca Marciana di Venezia, dalla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, dalla Biblioteca Nazionale di Napoli e dalla Biblioteca annessa all’Abbazia di Grottaferrata. L‘Italia è rappresentata, inoltre, dalla Bilioteca Ambrosiana di Milano e da tre importanti istituti universitari: il Dipartimento di Lingue e Letterature neolatine dell’Università di Bergamo, il Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Bologna ed il Dipartimento di Antichità e tradizione classica dell’Università di Roma “Tor Vergata”. (comunicato stampa)

Elenco delle Istituzioni europee partecipanti

Austria
Österreichische Nationalbibliothek, Vienna
Prof. Dr. Ernst Gamillscheg

Belgio
Université Catholique de Louvain
Prof. Bernard Coulie

Finlandia
University of Helsinki
Prof. Dr. Jaakko Frösén

Francia
École pratique des Hautes Études, Paris
Prof. Dr. Brigitte Mondrain

Germania
Universität Hamburg
Prof. Dr. Dieter Harlfinger
Dr. Daniel Deckers
Universitatsbibliothek Leipzig, Lipsia
Dr. Ekkehard Henschke

Grecia
National Hellenic Research Foundation, Athens
Prof. Dr. Evagelos Chrysos
Cultural Foundation of the National Bank of Greece, Athens
Prof. Agamemnon Tselikas

Norvegia
University of Science and Technology, Trondheim
Dr. Staffan Wahlgren

Olanda
Rijksuniversiteit Groningen
Prof. Dr. Bernard H. Stolte

Regno Unito
British Library, London
Dr. Claire Breay
Trinity College, Cambridge
Prof. Natalie Tchernetska

Repubblica Slovacca
Univerzity Komenského, Bratislava
Mgr. Jana Grusková

Spagna
Universidad de Zaragoza
Prof. Dr. Ángel Escobar Chico

Saranno inoltre presenti al Seminario Internazionale il Dott. Bernard Smith, responsabile della Digital Heritage and Cultural Content Unit, della Direzione Generale Information Society della Commissione Europea, e l’Ing. Maurizio Lunghi, Technical Expert presso la medesima unità.

[exibart]

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