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Se i citofoni potessero parlare. Parte da Milano, in collaborazione con il FAI, un’idea originale per far conoscere la città segreta. Ecco il raccontano degli organizzatori

di - 13 Ottobre 2015
Che il nostro paese abbia delle bellezze nascoste lo sappiamo. Che queste bellezze siano spesso spunto per un’intelligente campagna di valorizzazione e diffusione, lo ignoriamo un po’.
L’ultima idea è nata in collaborazione tra il FAI (Fondo Ambiente Italiano) e l’agenzia McCann Worldgroup che, con la partecipazione di altre realtà milanesi come Eccetera, per quanto riguarda lo sviluppo tecnico audio, Opendot e MRK Productions – grazie alla regia del gallerista Marco Rossi – decide di dare vita a realtà per cui Milano è da sempre nota: la preziosità di alcuni interni di Palazzi privati che ben poco si conoscono, perché sono tesori nascosti. McCann e FAI si pongono una domanda specifica: “Se i palazzi d’Italia iniziassero a parlare, che segreti ci racconterebbero?”. E a dare più risposte sono l’unico mezzo di comunicazione verso l’esterno che i palazzi hanno, il citofono. I citofoni parlano ai passanti per le strade: raccontano storie e aneddoti su ciò che hanno vissuto, interagiscono con i cittadini. Open Doorbells – i citofoni raccontano, avrà il suo termine il 18 ottobre, nella giornata di FAImarathon, dove verranno aperti 500 luoghi preziosi in tutta Italia. Abbiamo posto all’ideatore di questa bella storia, Niccolò Moronato, alcune domande
Il binomio agenzia + realtà culturale che tratta la riqualificazione dei beni e, nel caso del FAI, di un patrimonio storico, non dovrebbe essere qualcosa di naturale?
«Sia le agenzie, sia le non-profit, hanno capito che fare una “pubblicità” per una giusta causa non è per forza e sempre in perdita. Se il nostro patrimonio venisse valorizzato ci sarebbe un ritorno economico per tutti. In questo caso è giusto che chi si impegna per far sì che questo avvenga abbia a disposizione la forza di un’agenzia creativa storica ed affermata come McCann. Questo succede già: il festival di Cannes (quello per pubblicitari) da tempo ha indetto una categoria dedicata proprio a questo, chiamato Grand Prix For Good. Ed è molto, molto tosto vincerlo».
L’idea è venuta da un’esigenza milanese di riaprire i cortili dei palazzi, di cui si sentiva la mancanza?
«Io la mancanza la sentivo, la maggior parte delle persone non saprei. È difficile sentire la mancanza di qualcosa che non si conosce. L’idea, quindi, nasce innanzitutto dal re-purpose del citofono, un mezzo un po’ vecchiotto. E, successivamente, da un desiderio di scoperta di ciò che si nasconde dietro i portoni delle nostre città, Milano in primis, visto che è la città nascosta per eccellenza».
Quanto dura la campagna?
«La campagna dura fino a domenica 18 ottobre, giornata della FAImarathon, me è idealmente solo un inizio. Ci piacerebbe che regolarmente i citofoni dei palazzi potessero parlare ai passanti, invitandoli ad entrare. Perché è vero che al nostro patrimonio mancano fondi, ma per iniziare un cambiamento serve una sola cosa: la curiosità degli italiani». (Rossella Farinotti)

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