Solo per l’ironia del nome scelto, merita una menzione speciale. Tina b., ovvero This Is Not Another Biennale: che pare aver digerito tutti i dibattiti – che hanno trovato posto anche su Exibart – sulla biennalite imperante. O magari non aver digerito certe “biennali” che imperversano da quelle parti… Siamo infatti a Praga, e Tina b. è un festival che mette in campo – fino al 27 giugno – mostre internazionali, spettacoli, cicli cinematografici ed installazioni in tutta la città, con attività didattiche ed altri eventi speciali. E che parte dalla volontà di presentare la scena culturale e l’energia creativa contemporanea di Praga e dell’Europa centro-orientale, in rapporto con i trend emergenti in tutto il mondo. Diverse mostre sono presentate nelle sette settimane del festival in storiche ubicazioni del centro di Praga e in tutta la regione circostante, con circa 70 artisti provenienti da Canada, Finlandia, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Messico, Svizzera, Svezia, Stati Uniti. Fra i principali eventi in programma – ospitati nel Veletrzni Palace, sede della Galleria Nazionale d’arte moderna e contemporanea – la mostra Same Same But Different, curata da Pascal Beausse, incentrata sulle nozioni di copia, falso, replica e simulacro, con opere – fra gli altri – di Sylvie Fleury, Subodh Gupta, Mathieu Mercier, Jean-Luc Vilmouth.
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