Inedito, inatteso ma ormai immancabile. Liberato (al quale abbiamo dedicato un approfondimento qui) era al Lingotto, per Club To Club, nella notte tra il 4 e il 5 novembre. Il nome diventato leggenda, o il contrario se preferite, si è manifestato come deus ex machina del suo stesso fenomeno, stavolta in collaborazione con Quiet Ensemble, per ANTILIGHT, installazione performativa giocata interamente sulle possibilità costruttive della luce e del suo contrario, per uno spazio artificiale e transitorio. Per Quiet Ensemble, che ha sviluppato uno dei progetti site specific allex Ospedale Regina Adelaide, nell’ambito di The Others Art Fair e presentato dal CRAC-Centro di ricerca per le arti contemporanee (ne scrivevamo qui), la partecipazione di Liberato è un modo per approfondire la riflessione sulla materia luminosa, tra tecnologia ed elementi naturali.
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