Vincent van Gogh si tagliò l'orecchio perché suo fratello stava per sposarsi? Una nuova teoria sulla folle azione del pittore più discusso e celebre del mondo
Al MA*GA di Gallarate, fino al 12 aprile 2026, il racconto di come si irradia in Italia l’astratto a partire…
Dopo una lunga attesa, parte ufficialmente la direzione di Cristiana Perrella: oltre alla grande mostra UNAROMA, dedicata allo scambio intergenerazionale…
John Armleder gioca con l'eterna ambiguità tra opera e merce, per proporre una concezione allargata dell’arte. E la mostra al…
In un’epoca che sottrae presenza alle cose, il grande fotografo Martin Parr ha lasciato un’eredità che appartiene a tutti: la…
Fiere, aste, collezionisti, maxi aggiudicazioni. Un racconto per frame, per picchi, per schianti, più o meno approfonditi e intrecciati tra loro,…
La nuova mostra nel museo capitolino propone un'esplorazione unica nell'antica cultura egizia: preziosissimi reperti dai Musei del Cairo e di…
Visualizza commenti
Martin Bailey afferma che Theo scrisse alla madre e a Vincent venerdì 21 dicembre 1888 per metterli al corrente del suo fidanzamento con Johanna Bonger,la quale lo stesso giorno avvertì Henry, il suo fratello maggiore.Poi dice che Vincent ricevette la lettera domenica 23 dicembre e che questa lo turbo'al punto di arrivare a tagliarsi l'orecchio sinistro la sera stessa circa alle ore 23.Qualcosa non funziona. Di domenica non si consegna la posta e tra Parigi ad Arles una lettera all 'epoca, partita venerdì in giornata,non poteva essere consegnata entro sabato.Per cui occhio non vede cuore non duole,Vincent domenica 23 dicembre Vincent non sapeva nulla del fidanzamento di Theo e difatti Gauguin, quando racconta quelle ore drammatiche,non ne fa cenno.Quindi la presunta lettera sul bordo del tavolo nella natura morta fatta dopo il fattaccio, non è quella di Theo,bensì una cartolina postale di auguri di Arnold Hendrik Koning, datata 31 dicembre 1888 e imbucata in Olanda,come si vede dallo stemma reale olandese in alto a sinistra. Allora perché tanto polverone nei media di tutto il mondo per una notizia falsa,tra l'altro già lanciata senza successo già nel settembre 2005 sulla rivista Apollo e ripresa ancora il 28 dicembre 2009 sul giornale The artnewspaper. Non se ne può più di tutti questi presunti scoop,che invece di fare chiarezza, portano solo confusione e soldi nelle tasche di chi vuol campare sulle disgrazie del povero Vincent.