01 novembre 2016

Vincent van Gogh si tagliò l’orecchio perché suo fratello stava per sposarsi? Una nuova teoria sulla folle azione del pittore più discusso e celebre del mondo

 

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Il nuovo resoconto è raccolto nel volume “Studio of the South: Van Gogh in Provence”, firmato da Martin BaileyVincent van Gogh si tagliò l’orecchio non tanto in un raptus di follia, ma in un gesto di follia-lucida, a causa del fratello. 
Quale fu l’innesco? Secondo il Guardian il fatto che Van Gogh ricevette una lettera in data 23 dicembre 1888, lo stesso giorno in cui si tagliò l’orecchio, che lo informava che il fratello Theo van Gogh era prossimo al matrimonio con Johanna Bonger, ma Bailey sostiene di aver scoperto una missiva precedente di Theo, contenente 100 franchi e le notizie che la Bonger aveva accettato la sua proposta. Da qui la teoria: Van Gogh si sarebbe sentito sentito minacciato dall’imminente matrimonio, che non avrebbe potuto permettere al fratello Theo di continuare a sostenerlo finanziariamente, e avrebbe interferito nella loro stretta relazione. 
Quindi? Tutta da rivalutare la teoria che Van Gogh abbia tagliato l’orecchio a causa di uno scontro con il suo amico Paul Gauguin? Ancora una volta la natura esatta e le cause alla base della “follia” del grande pittore sono oggetto di molte discussioni, e un gruppo di medici, psichiatri e storici dell’arte di recente, in un convegno al Van Gogh Museum, hanno dichiarato in un convegno che il pittore dei girasoli fosse affetto da psicosi, mentre altri hanno parlato di disturbi bipolari, epilessia del lobo temporale, sifilide, disturbo borderline di personalità, psicosi cicloide, e  schizofrenia. Oggi la nuova idea; ma Vincent non è già stato rivoltato abbastanza? 
 
 

1 commento

  1. Martin Bailey afferma che Theo scrisse alla madre e a Vincent venerdì 21 dicembre 1888 per metterli al corrente del suo fidanzamento con Johanna Bonger,la quale lo stesso giorno avvertì Henry, il suo fratello maggiore.Poi dice che Vincent ricevette la lettera domenica 23 dicembre e che questa lo turbo’al punto di arrivare a tagliarsi l’orecchio sinistro la sera stessa circa alle ore 23.Qualcosa non funziona. Di domenica non si consegna la posta e tra Parigi ad Arles una lettera all ‘epoca, partita venerdì in giornata,non poteva essere consegnata entro sabato.Per cui occhio non vede cuore non duole,Vincent domenica 23 dicembre Vincent non sapeva nulla del fidanzamento di Theo e difatti Gauguin, quando racconta quelle ore drammatiche,non ne fa cenno.Quindi la presunta lettera sul bordo del tavolo nella natura morta fatta dopo il fattaccio, non è quella di Theo,bensì una cartolina postale di auguri di Arnold Hendrik Koning, datata 31 dicembre 1888 e imbucata in Olanda,come si vede dallo stemma reale olandese in alto a sinistra. Allora perché tanto polverone nei media di tutto il mondo per una notizia falsa,tra l’altro già lanciata senza successo già nel settembre 2005 sulla rivista Apollo e ripresa ancora il 28 dicembre 2009 sul giornale The artnewspaper. Non se ne può più di tutti questi presunti scoop,che invece di fare chiarezza, portano solo confusione e soldi nelle tasche di chi vuol campare sulle disgrazie del povero Vincent.

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