Categorie: Danza Teatro

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 3 al 9 ottobre

di - 3 Ottobre 2022

In Scena è la rubrica dedicata agli spettacoli dal vivo in programmazione sui palchi di tutta Italia: ecco la nostra selezione della settimana, dal 3 al 9 ottobre.

TEATRO E DANZA

IL CROGIUOLO DI ARTHUR MILLER
È il regista e attore Filippo Dini ad aprire la stagione del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale con una delle opere poco rappresentate del drammaturgo americano Arthur Miller. “Il crogiuolo” è uno dei testi più feroci e critici nei confronti di una società, quella americana, ma per estensione quella umana, in cui la delazione e la calunnia innescano un meccanismo incontrollabile di intolleranza e violenza. Arthur Miller scrive Il crogiuolo nel 1953 durante il Maccartismo (o anche “caccia alle streghe rosse”): una vera e propria psicosi anticomunista, che si protrasse per tutti gli anni Cinquanta con strascichi anche oltre, generando terrore, tradimenti, condanne, morti. Sulla spinta di questo stato di follia collettiva, il drammaturgo sceglie di rappresentare la comica demenza della sua contemporaneità e i suoi tragici esiti attraverso la storia di uno degli episodi più misteriosi della storia americana: la caccia alle streghe avvenuta a Salem, in Massachusetts nel 1692.

Il crogiuolo, regia Filippo Dini

“Il crogiuolo”, di Arthur Miller, traduzione Masolino d’Amico, regia Filippo Dini, con (in ordine alfabetico): Virginia Campolucci, Gloria Carovana, Pierluigi Corallo, Gennaro Di Biase, Andrea Di Casa, Filippo Dini, Didì Garbaccio Bogin, Paolo Giangrasso, Fatou Malsert, Manuela Mandracchia, Nicola Pannelli, Fulvio Pepe, Valentina Spaletta Tavella, Caterina Tieghi, Aleph Viola, scene Nicolas Bovey, costumi Alessio Rosati, luci Pasquale Mari, musiche Aleph Viola. Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale / Teatro Stabile di Bolzano / Teatro di Napoli – Teatro Nazionale. Al teatro Carignano, dal 3 al 23 ottobre, e in tournée a Bolzano, Milano, Correggio (RE), Genova, Roma, Napoli, Ancona, Trento, Lugano.

SONIA BERGAMASCO È CASSANDRA
Il testo, poetico e potente, scritto da Ruggero Cappuccio per l’artista fiammingo Jan Fabre, affida alla bocca di Cassandra, la figlia del Re di Troia fatta ostaggio dal greco Agamennone, cinque movimenti, cinque umori, cinque colori, cinque elementi, portatori di senso e fonte di ispirazione, intorno ai quali si snoda il discorso che Cassandra rivolge all’Umanità: Nebbia, Vento, Fuoco e Fumo, Vapore, Pioggia. La creazione ruota intorno alla resurrezione di un messia femminile. Una sacerdotessa, una santa, una profetessa che vede il futuro, una prostituta, una dea del passato, del presente e del futuro, che avrebbe potuto salvare il mondo già diverse volte. Il lavoro è un’accusa contro l’incomprensibile talento dell’essere umano per l’auto-inganno. Forse un profondo desiderio di essere ingannati si nasconde nell’Umanità? Noi sappiamo ogni cosa su quanto potrà accadere a noi e al pianeta; ma il piacere di ingannare noi stessi è forse più grande di questa consapevolezza? Questa è la nostra tragedia e la nostra vergogna.

Resurrexit Cassandra, di Ruggero Cappuccio, regia di Jan Fabre con Sonia Bergamasco, © Hanna Auer

“Resurrexit Cassandra”, ideazione, regia, scenografia, video Jan Fabre, testo Ruggero Cappuccio, con Sonia Bergamasco, musiche originali Stef Kamil Carlens, effetti sonori Christian Monheim, disegno luci Wout Janssens, costumi Nika Campisi. A Roma, Teatro Vascello, dal 4 all’8 ottobre.

IL KRISTO DI ROBERTO ZAPPALA’
In anteprima nazionale al Teatro Comunale di Casalmaggiore, il 4 ottobre, e in prima assoluta al festival MilanOltre il 7 ottobre, la nuova creazione del coreografo catanese Roberto Zappalà “Kristo – quadri di dubbia saggezza” (coproduzione Teatro Stabile di Catania e Scenario Pubblico/ Compagnia Zappalà Danza e MilanOltre). Un uomo che è anche Cristo, Cristo che è anche un uomo, un pazzo che si crede Cristo, Cristo impazzito che crede di essere un uomo, un uomo che finge di essere Cristo, un povero cristo. Tutti plausibili, legittimi, connessi e inestricabili lati di una “forma” che la figura del performer stratifica sulla scena come su di un antico palinsesto. Un uomo/cristo dotato di autoironia e di dubbi, un poco smemorato e anche vanitoso, consapevole di possedere un corpo e che forse soffre di un disturbo di personalità multipla. Un corpo che si muove, deambulando in una scena casa/appartamento/palestra attraverso dei quadri scenici che si susseguono senza soluzione di continuità.

Nella nuova creazione di Zappalà non si accenna alla più grande storia mai raccontata, né si vuole aggiungere alcuna nota nuova. Si propongono delle visioni fatte di immagini, suoni e parole che lasciano libera l’immaginazione e che hanno come centro propulsore il corpo del performer Massimo Trombetta accompagnato da un assemblaggio di parole di autori fra i più disparati che convergono nella voce e nel corpo di questo “nuovo” Cristo.

KRISTO, di Roberto Zappalà, ph. Serena Nicoletti

MILO RAU, LA VITA E LA MORTE
Come affrontiamo la morte in vita e alla sua fine? Come possiamo soffrire e dire addio? Può la morte essere rappresentata su un palco? Con “Grief & Beauty Milo Rau presenta la seconda parte della sua “Trilogy of Private Life (Trilogia di Vita Privata)”. Egli affronta un tema che è al centro del suo lavoro da molti anni: la questione dell’addio, del lutto e della morte, ma anche della memoria e della solidarietà di fronte ai momenti finali. Quattro attrici e attori accompagnano una donna che decide di procedere all’eutanasia e condividono le loro storie personali di addio e rinascita, arte e amore, memoria e oblio. Una produzione radicale e tenera che va al limite di ciò che può essere rappresentato in scena.

Con questo spettacolo, Rau continua il suo studio del privato: guardiamo in un appartamento normale, una stanza sperimentale in cui le attrici e gli attori si avvicinano alla cosa più incomprensibile di ogni vita, la sua fine, e ai limiti della rappresentazione della morte, del dolore e della bellezza.

Milo Rau, Grief & Beauty

“Grief & beauty”, regia Milo Rau, testo Milo Rau & Ensemble, con Arne De Tremerie Anne Deylgat, Princess Isatu Hassan Bangura, Gustaaf Smans, Johanna B. (in video). Produzione NTGent in coproduzione con Tandem Sceène Nationale Arras – Douai, Künstlerhaus Mousonturm Frankfurt, Romaeuropa Festival, Teatro Nazionale di Genova. A Prato, Teatro Metastasio, l’8 e 9 ottobre; a Genova, Teatro Gustavo Modena, dal 12 al 14 ottobre.

INTERAZIONI, ARTI E CULTURE CONTEMPORANEE
Coltivare la ricerca di forme e linguaggi artistici nella loro continua attualizzazione, cercandone la dimensione contemporanea. È la seconda edizione di Interazioni “ Interazioni, festival multidisciplinare di arti e culture contemporanee” (a Roma fino all’8 ottobre tra il Goethe Institut di Roma, il Teatro Palladium, la Villetta Social Club e l’Ostudio), sotto la direzione artistica del coreografo, regista multimediale e performer Salvo Lombardo e con la produzione di Chiasma, conferma la sua vocazione internazionale accogliendo artistə delle arti performative provenienti da tutto il mondo, seguendo una tessitura che prova a interrogare il tempo presente e alcune delle sue emergenze: multiculturalismo, femminismi, inclusività, accessibilità e soprattutto una visione decoloniale applicata agli immaginari contemporanei.

Un’esplorazione che spazia dal coreografo francese Jerôme Bel, alla performer olandese di origini indiane Nikita Maheshwary  dall’antropologa Giulia Grechi allo studioso Alessandro Pontremoli, dall’artista scozzese Claire Cunningham, che incanta sulla scena danzando con le sue stampelle, passando per il cantante, musicista, poeta e attore anglo-italiano Beercock, il versatile regista e coreografo berlinese Christoph Winkler e il danzatore samoano Aloalii Tapu. E ancora, l’artista visivo tedesco Carsten Saeger, il performer e filmmaker Mohamed Abdelkarim, gli italiani Fabritia D’Intino con il suo Cancan decostruito, la coreografa Elisabetta Consonni e la curatrice di progetti artistici e performativi Maria Paola Zedda, la performer Irene Russolillo, i rappresentanti della prima associazione italiana di categoria che raccoglie artistə con disabilità Al.Di.Qua Artist, la regista Valeria Testagrossa con Nicola Grignani e Andrea Zambelli, il duo composto da Daria Greco e Jacopo Ruben Dell’Abate con la loro fusione tra arte performativa e fotografia. E opere di video-arte e video-performance.

Interazioni, Claire Cunningham

TEATRO BASTARDO A PALERMO
Uno spazio di sperimentazione teatrale, di contaminazione e di “imbastardimento” fra diverse forme artistiche, fonti di ispirazione e modi di interpretare vecchio e nuovo. Diretto da Giulia D’Oro e Flora Pitrolo, ritorna a Palermo dal 7 al 23 ottobre, Teatro Bastardo, il festival dedicato al teatro di ricerca e ai linguaggi ibridi, disseminato in spazi diversi della città: Cantieri culturali alla Zisa, Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, Goethe-Institut e Dudi libreria per bambini e ragazzi, e quest’anno anche all’Arenella, in risonanza con le realtà attive nel tessuto sociale e culturale cittadino. La coreografa e attivista Elisabetta Consonni, il performer e coreografo italoamericano Tony Rizzi, la compagnia spagnola Agrupación Señor Serrano (Leone D’Argento alla Biennale di Venezia), La Casa di Creta, tra le compagnie più rappresentative del teatro di figura del Sud Italia, il collettivo artistico pluridisciplinare Corps Citoyen, sono soltanto alcuni degli artisti tra i più noti del panorama contemporaneo internazionale che si accostano a due giovani artiste siciliane, Nicoletta Epifani e Sara Firrarello.

Teatro Bastardo, Pulici, ph. Daniele Vita

INTERSEZIONI – INCROCI & NEXT GENERATION
Si conclude con una sezione autunnale, la III edizione di Intersezioni – Incroci di arti performative & NEXT GENERATION/PARMA, rassegna di danza contemporanea ideata dalla Compagnia Artemis Danza. Brevi coreografie di autori, molto diversi tra loro per sensibilità, estetica e corporeità, con la caratteristica della multidisciplinarità e l’indagine su temi che appartengono al nostro tempo e alla condizione umana. Gli ultimi due appuntamenti a ingresso gratuito.

Il 5 ottobre, presso lo Spazio Vetreria, in collaborazione con Parma360 Festival, “Soffi d’aria”, coreografie di Silvia Di Stazio e Andrea Brunetto, una performance dinamica e divertente tra danza, arti circensi, giocoleria, coreografie e rou-Cyr sullo sfondo di una mostra dedicata alla velocità e al movimento. Ambientato in una balera, dove due sconosciuti si ritrovano a scoprire i risvolti del legame nato tra loro, è “Sin”, coreografia di Mario Coccetti, con Salvatore Sciancalepore e Rocco Suma.

Il 7, alla Galleria San Ludovico, in collaborazione con Verdi Off, Camilla Negri presenta “M3”, una creazione ispirata al personaggio shakespeariano di Lady Macbeth. Un Omaggio a Traviata rivisitata da Monica Casadei è “Omaggio a Violetta”, un breve assaggio della creazione che ha portato Artemis Danza nel mondo e che il 30 ottobre sarà presentata al Teatro Comunale di Ferrara nella serata evento in cui avverrà anche la prima nazionale di “Corpi violati”.

Parma, Intersezioni, Trafitto da un raggio di sole, di Filippo Stabile

IL FIND DI CAGLIARI
Quarantesima edizione del Festival Internazionale Nuova Danza fondato da Paola Leoni, che animerà Cagliari dal 30 settembre al 29 ottobre, coinvolgendo diversi luoghi e spazi della città con un programma ricco e polimorfo curato da Cristiana Camba che firma la direzione artistica dell’intera kermesse per 26 giornate di spettacolo, 31 formazioni artistiche, 40 performance diverse per 47 repliche e 9 prime nazionali.

Questi i nomi di coreografi, danzatori e compagnie: Salvo Lombardo, Abaco, Accademia Nazionale di Danza, Accademia Susanna Beltrami, Art Mouv’, Artemis Danza, Artgarage, Associazione Amorphe, Ass.Cult.Ri.E.S.Co./Ass.Expresso Forma, Balletto di Sardegna, Balletto Teatro di Torino, Catsandnails/ Chiasma, C&C Company, Cie Twain, DanceHauspiù Company, Daniel Abreu, Danza Estemporada/Borderline, Equilibrio Dinamico, Eyas Dance Company, Francesca Selva, Frantics Dance Company, Gruppo E-Motion/Koreo Project, Ivona, La Sala, Movimento Danza, Naturalis Labor, Perypezye Urbane/Versiliadanza, Prendashanseaux, S Dance Company, Tocnadanza.

Il 6 ottobre la prima nazionale di “Indico” di Daniel Abreu (Tenerife, Spagna), “un lavoro – spiega il coreografo e danzatore – creato per luoghi performativi non convenzionali, nasce, in parte, dal desiderio di continuare la mia ricerca sui simbolismi. I gesti e i movimenti isolati del corpo sono per me piccole isole l’una dentro l’altra. Nel suo ruotare, il movimento rivela da qualsiasi punto di vista un’immagine sempre diversa”.

Il 7, al Giardino sotto le Mura arriva “Parallel Spaces” di Art Mouv’ (Francia), una site-specific performance, un dialogo danzato tra i performers e l’architettura dello spazio pubblico aperto, l’ambiente sonoro del luogo e la musica, liberamente ispirato al “real time composition”, in cui il gesto nasce della sensazione, della percezione dello spazio, e dell’ambiente musicale

FIND, Cagliari, ROOTS di M. Priuli, foto di M. Piccinini

AL NAO PERFORMING FESTIVAL
Ana Pi (Brasile/Francia) è artista della danza e delle arti visive, ricercatrice di danze afro-diasporiche e urbane, pedagoga, le cui pratiche si intrecciano attraverso l’atto del viaggiare. La XIII edizione del NAO Performing Festival di Milano, la manifestazione promossa dal DiDstudio a cura di Claudio Prati con Maria Paola Zedda, chiude con un’ospite internazionale il 9 ottobre con la prima italiana di “The Divine Cypher” della coreografa e artista brasiliana Ana Pi, presentata in collaborazione con Le Alleanze dei Corpi.

La nuova creazione, all’incrocio tra l’immagine e il corpo, il visivo e il vivente, è l’emersione di una ricerca poetica e politica, avviata grazie a una borsa di studio assegnata dal MOMA Museum of Modern Art di New York e dal Cisneros Institute, che l’artista sta conducendo a Haiti sui gesti sacri ancestrali e sulla loro perpetuazione nell’immaginario odierno. Ispirata al lavoro condotto dagli anni ‘40 in poi dalla regista Maya Deren sui riti e sulle danze haitiane, “The Divine Cypher” coniuga immagini video e performance dal vivo per indagare la memoria dei gesti.

Ana Pi, Divine Cypher by Daniel Nicoalevsky

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