Dopo oltre due anni di lavoro, il 18 giugno, presso l’istituto Aldini Valeriani, nella prima periferia di Bologna, ha debuttato lo spettacolo post teatrale Il Labirinto. Interamente in realtà virtuale, il lavoro rappresenta l’ultima tappa del colossale progetto “Politico Poetico” della Compagnia Teatro dell’Argine che ha visto coinvolti oltre 500 ragazzi di tutta la Città Metropolitana di Bologna presentato a fine 2019 (di cui avevamo parlato qui) e che non si è arreso alla pandemia.
Numerose ore di laboratorio, dibattiti e confronti, tenute tra digitale e reale si sono concretizzate in cinque lettere sui cinque temi principali del progetto – Ambiente, Lavoro ed Economia, Disuguaglianze, Città e Comunità, Pace e Giustizia – che racchiudevano i sogni e i desideri della futura generazione per vedere la propria città cambiare. Lo scorso 17 maggio, all’Arena del Teatro del Sole, i rappresentanti di questa moltitudine di adolescenti hanno letto davanti alle autorità pubbliche, come il presidente della regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, e davanti ai cittadini presenti, i cinque messaggi con le ambiziose, solerti e propositive sollecitazioni per il cambiamento.
Durante questi due anni, a un certo punto la Compagnia dell’Argine si è accorta che seppur tantissimi e rappresentanti della maggioranza, quei 500 ragazzi non includevano la totalità dell’adolescenza. Quelli che per timore, imbarazzo, problematiche domestiche o fisiche, quelli che hanno dovuto abbandonare la scuola precocemente non avevano nemmeno la voce per raccontare il proprio disagio.
Tramite la collaborazione con alcune associazioni cittadine che operano sul territorio bolognese a stretto contatto con le problematiche individuate, sempre nell’ambito del progetto PON “Così Sarà”, in collaborazione con ERT, sono state selezionate «14 esperienze visive e sonore che raccontano il lato più fragile e critico del rapporto giovani/città», raccolte tramite interviste e incontri. Dal bullismo alla droga, dall’autolesionismo alle violenze minorili, Il Labirinto è un’immersione totale, grazie anche alla fruizione tramite i visori di realtà virtuale, che amplifica l’immedesimazione nel disagio e avvicina al mondo di chi sta rappresentando. Un progetto importante che accende i riflettori su problemi che non possiamo ignorare se vogliamo costruire progettualità per i cittadini attivi e consapevoli di domani.
Il Labirinto andrà in scena da venerdì 18 a domenica 27 giugno 2021.
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