Categorie: torino

Fino al 1.XII.2000 | Natale Zoppis | Torino, Galleria Forma Libera |

di - 2 Novembre 2000

La mostra, che abbraccia quindici anni di ricerca, ha il suo filo conduttore nei temi della narrazione e della memoria, che sono alla base del discorso artistico del fotografo.
Nelle piccole composizioni assemblate come collage ed arricchite da minimi interventi grafici, il tempo e la sua cognizione, sembrano perdere un contorno preciso ed acquisire altre sembianze, ricomponendosi con il contenuto di ogni singolo elemento (vecchie foto, fotogrammi di film porno, pezzi di carta colorata e cartoncini) in un minuzioso lavoro di sovrapposizioni e accostamenti, infine rifotografato per giungere all’opera finale.
Altri lavori, come quelli della serie “sul mio corpo”, prendono “spessore” e diventano tridimensionali, delimitati da una cornice di cartoncino nero che sembra il siparietto di un teatro. Sono immagini fortemente simboliche, autoscatti in cui piedi e mani sono trafitti da graffette, in un palese richiamo all’iconografia del Nazareno.

Tutti i lavori esposti, rientrano in cicli precisi, corrispondenti a periodi e serie differenti, quali “Anamorfosi” dell’84, ritratti in B/N di volti ampliati con deformazioni prospettiche; “Ritratto della memoria: polaroid 600” dell’86 in cui l’artista usa la fotografia quadrata, che in seguito diventerà una costante; “Stratificazioni” del 1987, con immagini polaroid di grande formato, sovrapposte e con interventi di aggiunta o rimozione a mano, sulla pellicola. Inoltre le serie “Museo della memoria: ipotesi di donazione” eseguita tra l’88 e il 90 e “Reliquari 1991-1996”. Del 1993, un grande trittico intitolato “La morte di Adamo”, richiama ancora l’iconografia di Cristo.
Una certa componente religiosa appare costantemente ed emerge anche dall’installazione formata da dodici foto di piedi, adagiate in terra in una fila verticale e completata da un catino posto su un panno bianco, che si richiama ad un intervento del ‘98, “False muse”, in cui l’artista lava i piedi alla propria gallerista, in un simbolico e provocatorio gioco dei ruoli.




Bruno Panebarco




Artista: Natale Zoppis
Mostra e testi a cura di Olga Gambari
Sede: Forma Libera – Via Carlo Alberto, 59 Torino
Informazioni: 011.81.27.966 Fax 011.8127.893
Periodo: dal 27 Ottobre al 1° Dicembre 2000
Orari: dal lunedì al venerdì, ore 15,00 – 19,00 mattino e sabato su appuntamento
e-mail: folito@tin.ithttp://www.formalibera.net


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18