Categorie: torino

fino all’8.V.2007 | Maranetto Gay / Renolfi | Torino, Fusion Art Gallery

di - 16 Aprile 2007

Immagini in costante divenire, come lo scorrere di un paesaggio dal finestrino di un treno. E immagini staticamente in posa, come in attesa di una misteriosa rivelazione che vada al di là di qualsiasi dimensione umana. La natura mobile del viaggio e l’estatica ricerca ultraterrena si fronteggiano in questa doppia personale, dove la contemplazione (in movimento nell’una e fissa nell’altra) sembra accompagnare entrambe le artiste, ora in esposizione presso la Fusion Art Gallery. Francesca Maranetto Gay (Torino, 1975), che ha vinto nel 2005 il premio Io espongo organizzato dall’Associazione Culturale Azimut ed ha inaugurato il nuovo spazio espositivo dell’Associazione, in piazza Palazzo di Città a Torino, con una sua mostra corredata da catalogo lo scorso dicembre, attraverso la pratica del manipolare digitalmente immagini video, intende sviluppare un discorso narrativo, sospeso tra un esterno facilmente riconoscibile e un interno disturbato da flussi emotivi in eruzione. Interpretati simbolicamente da una serie di alterazioni cromatiche ottenute in modo artificiale, estrapolandone così l’essenziale, spesso invisibile. Invisibilità che Francesca Renolfi (1980) tenta, invece, di raggiungere attraverso un percorso inverso di progressivo scioglimento dalle catene del corpo materiale. “Questo involucro fisico” -spiega il curatore Edoardo Di Mauro- “appare soprattutto un contenitore dell’anima, quasi un fardello di cui ci si vuole liberare per approdare alla dimensione dello spirito”.

E così la Renolfi, alla sua prima vera personale, dopo quella tenutasi presso l’Accademia Albertina di Torino nel 2006 e la partecipazione alla collettiva Nuovi arrivi: la normalità, organizzata dal Comune di Torino sempre nei locali dell’Accademia, allestisce ancora una volta una scarna rappresentazione di sé stessa. Insistendo con ripetuta ossessività sui particolari anatomici del proprio volto e corpo, per mezzo prima della fotografia e poi della fotocopia, dipinta e illuminata a luce radente dalla fluorescenza wood. Quasi a voler offrire e offrirsi un’autoanalisi diagnostica del proprio livello di elevazione spirituale, a partire dall’indagine impietosa della propria fisicità.

claudia giraud
mostra visitata il 27 marzo 2007


Francesca Maranetto Gay, Francesca Renolfi
Torino, Fusion Art Gallery, piazza Peyron 9 g
Orario di visita: martedì, giovedì e venerdì 16,30-19,30
Ingresso libero – Per informazioni: Tel. 335/6398351; fusionartgallery@tiscali.it
A cura di Edoardo Di Mauro


[exibart]

Articoli recenti

  • Cinema

Dracula, l’amore perduto di Luc Besson

Quello di Coppola resta il grande classico dell'orrore gotico, insuperabile. Ma al cinema, il regista francese tenta un nuovo remix

7 Dicembre 2025 12:09
  • Mostre

Storia e immaginario delle ferrovie d’Italia, raccontati in una mostra a Roma

Al Vittoriano di Roma, una mostra celebra i 120 anni di attività delle Ferrovie di Stato: in esposizione, opere che…

7 Dicembre 2025 10:30
  • Fotografia

Other Identity #182, altre forme di identità culturali e pubbliche: John Noi

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione, nel terzo…

7 Dicembre 2025 9:30
  • Mostre

Alice Neel. I am The Century, a Torino la sua prima retrospettiva italiana

Alice Neel. I am The Century, è la prima retrospettiva in Italia dedicata alla pittrice statunitense, a cura di Sarah…

7 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Le mostre da non perdere a dicembre in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

6 Dicembre 2025 21:00
  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00