Categorie: toscana

Fino al 24.IX.2016 | Corpo a corpo | Passaggi Arte Contemporanea, Pisa

di - 22 Settembre 2016
L’incontro tra le opere di Marta Dell’Angelo e Serena Fineschi da vita al progetto espositivo “Corpo a corpo”, ospitato presso la galleria Passaggi Arte Contemporanea. A cura di Pietro Gaglianò, la mostra mette in confronto sei lavori, presentando due visioni opposte eppure complementari sul tema del corpo, immancabile protagonista del gesto artistico. Al centro del progetto risiede inoltre il concetto di inclinazione, per cui la divergenza degli esiti artistici è ricercata e portata attentamente alla luce, nella convinzione che proprio nello scontro tra i due poli si generi un nuovo equilibrio.
Nei dipinti ad olio di Marta Dell’Angelo il corpo è trasfigurato in composizioni dal carattere illusorio incentrate sullo studio degli arti e della loro gestualità, descritti da una pittura di volumi che sottolinea la tensione sottocutanea del movimento. La mano recisa di Varco introduce un dubbio sul senso dell’azione in corso, in quanto non è chiaro se questa stia compiendo il gesto irriverente di tirare a sé la tela, spezzandola, o se invece si stia aggrappando ad essa, cercando un sostegno. L’ambiguità pervade anche Presa, in cui una combinazione innaturale di arti esercita una pressione di indefinita forza verso il suolo, mostrando un’idea di corpo che oltrepassa l’esperienza umana per avvicinarsi a quella vegetale di un bosco. Allo stesso modo, la colorazione verdastra è memore di una certa pittura lombarda d’epoca moderna, ma porta seco anche un immaginario crudo. Diversi elementi deviano la narrazione del corpo da un percorso battuto, trascinandolo in una dimensione del perturbante che soggiace all’indefinitezza della vita umana.
Diversamente, la ricerca di Serena Fineschi s’inerpica su un’idea di corpo in movimento meno esplicita, espressa nel congelamento di una tridimensionalità che è segno del proprio agire. Il suo rapporto con l’opera si muove su dinamiche di forza, per cui il corpo è il mezzo attraverso cui modellare la materia, imprimendo su di essa tracce generatrici di nuove forme. Né in cielo né in terra racconta del rapporto mediano di una forza che oscilla tra leggerezza e pesantezza, dimostrando una consapevolezza formale visibile nei giochi di ombre che la luce crea su un cartone compresso in pasta di legno. Un dinamismo percettivo ancora più fortemente espresso da Si salvi chi può, collocata nel centro della stanza a disseminare una vertigine interpretativa nell’osservatore. Composta da un cartone alveolare finemente lavorato, l’opera esprime il legame profondo che lega l’artista al materiale, di cui Fineschi ci mostra persino le parti più nascoste. Nella materia stessa si trovano quindi tutte le condizioni affinché si possa aprire un’indagine sul movimento, sintetizzata con chiarezza nel gesto che genera L’abbandono.
Il progetto espositivo trova una conclusione ideale nel grande dipinto ad olio di Marta Dell’Angelo Folata, una composizione di arti sul punto di fuoriuscire dal loro equilibrio per tornare a muoversi. Parti di un insieme che si frammenta per sottrarsi a uno sguardo sbrigativo, gli arti si rendono autonomi partecipanti di un sistema coerente e, come l’intero progetto espositivo, invita l’osservatore a interpretare il tutto attraverso il proprio corpo.

Alessandra Franetovich
mostra visitata il 19 settembre

Dal 21 maggio al 24 settembre 2016
Corpo a corpo
Passaggi Arte Contemporanea,
Via Garofani 14, Pisa
Orari: dal martedì al sabato: 16- 20 e su appuntamento
Info:info@passaggiartecontemporanea.it

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