Categorie: toscana

Fino al 25.VII.1999 | Bisonte di classe alle Regie Poste degli Uffizi | Firenze

di - 30 Maggio 1999

La stamperia d’Arte il Bisonte nasce nel 1959 a Firenze. La prima sede era in Viale Milton, poi l’attività venne trasferita in via Ricasoli, da allora Maria Luigia Guaita, la fondatrice, volle che la sua stamperia rimanesse sempre in centro, nel cuore della storia di Firenze.
La Guaita fondò il Bisonte appena rientrata da un soggiorno in Scozia dove aveva appreso i segreti della tecnica incisoria. Accanto a lei, in quelli che furono i primi epici anni della stamperia, troviamo un maestro assoluto della tecnica come Rodolfo Margheri , ed un gruppo di intellettuali che va da Enrico Vallecchi a Giorgio Luti e Carlo Lodovico Ragghianti.
Il Bisonte venne scelto come simbolo per due motivi: innanzitutto perché rappresentava una delle prime (se non la prima in assoluto) figura che gli uomini avevano impresso sulle pareti delle proprie primitive abitazioni; secondo, perché, presso le tribù degli indiani d’America il bisonte era l’incarnazione della forza femminile.
Carmassi, Moreni, Scanavino, Giò Pomodoro: i primi nomi di artisti che lavorarono con il Bisonte è già un elenco «alto» dell’arte contemporanea. Negli anni, il gruppo di creatori d’arte che si radunarono intorno alla figura di Guaita e che lavorarono con la stamperia assunse le caratteristiche di un vero e proprio parterre de roys.
Carrà, Morandi, Picasso, Severini, Maccari, Calder (ed altri che nominarli tutti sarebbe un elenco troppo lungo), le personalità che si alternavano ai banchi del Bisonte si arricchì passo passo dei nomi più illustri.
Hanry Moore fu il simbolo ed insieme il coartefice della rinascita della stamperia dopo il disastro provocato dall’alluvione del ‘66.
Nuovi successi, nuove collaborazioni di spessore, fino alla chiusura nel 1983. Ma l’esperienza del Bisonte continuava sotto nuove vesti: quelle di una scuola d’incisione famosa nel mondo, che richiama studenti ed apprendisti d’ogni continente.
La mostra di scena alle Regie Poste degli Uffizi rappresenta un giusto tributo ad un pilastro della cultura fiorentina di questo secolo. Ma soprattutto un itinerario imperdibile tra le tendenze più influenti e gli artisti migliori del ‘900.
La mostra è aperta dalle 10 alle 19, chiusa il lunedì

Domenico Guarino

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Cinque mostre da vedere a Berlino durante le vacanze di Natale

Dalla prima tappa berlinese di The Clock di Christian Marclay alle installazioni immersive di Petrit Halilaj, passando per pittura contemporanea,…

28 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Un volo nell’astrazione: da Kandinsky a tutta l’Italia del primo Novecento

Al MA*GA di Gallarate, fino al 12 aprile 2026, il racconto di come si irradia in Italia l’astratto a partire…

27 Dicembre 2025 16:20
  • Arte contemporanea

Il MACRO di Roma riapre le porte con una intera programmazione dedicata alla città

Dopo una lunga attesa, parte ufficialmente la direzione di Cristiana Perrella: oltre alla grande mostra UNAROMA, dedicata allo scambio intergenerazionale…

27 Dicembre 2025 15:00
  • Arte contemporanea

La mostra di John Armleder a Ginevra è come un mercatino delle feste

John Armleder gioca con l'eterna ambiguità tra opera e merce, per proporre una concezione allargata dell’arte. E la mostra al…

27 Dicembre 2025 13:30
  • Fotografia

L’ultimo regalo di Martin Parr è stato il colore delle cose di tutti

In un’epoca che sottrae presenza alle cose, il grande fotografo Martin Parr ha lasciato un’eredità che appartiene a tutti: la…

27 Dicembre 2025 12:30
  • Mercato

Mercato dell’arte 2025: storia e cronistoria dell’anno che sta per finire

Fiere, aste, collezionisti, maxi aggiudicazioni. Un racconto per frame, per picchi, per schianti, più o meno approfonditi e intrecciati tra loro,…

27 Dicembre 2025 12:22