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Fino al 3.XII.2014 | Claudio Abate, Carmelo Bene, Mario Schifano, Umani non umani | Galleria Frediano Farsetti, Firenze

di - 27 Novembre 2014
Il titolo della mostra prende spunto da quell’unico incontro professionale che Carmelo Bene e Mario Schifano hanno avuto; si tratta, infatti, del lungometraggio Umano non umano che Schifano realizzò da regista nel 1969 e che ebbe tra i protagonisti Carmelo Bene. Il film è un girovagare dell’artista attorno ad argomenti di attualità come guerra, arte, morte e celebrità e il frammento in cui compare Carmelo è incentrato sull’incomunicabilità di coppia, tema caro a entrambi che vede impegnata anche Lidia Mancinelli, compagna e musa dell’attore.
Oggi, a distanza di quasi mezzo secolo, queste due personalità “di genio” che hanno vissuto la stessa Roma, quella della “dolce vita”, hanno respirato la medesima aria dedicando la propria vita all’arte si ritrovano in una mostra curata da Nicola Davide Angerame proposta dalla Galleria Frediano Farsetti di Firenze.
Genio e sregolatezza sono forse i termini con cui si possono identificare i due artisti: tutti e due nati altrove e giunti a Roma ragazzini; ambedue supportati da un’enorme forza creativa che gli ha condotti a una notevole velocità realizzativa delle opere; attratti dalla cultura underground ma presto passati al successo; entrambi fortemente narcisisti, con un carisma fuori dal comune e autori di una poetica volta al depauperamento di ogni forza personale (per Schifano con le droghe, per Bene con l’alcol). La Tv è stata un mezzo che ha catalizzato la loro attenzione e sono giunti ad amare il nuovo media in modo totale servendosene in modo talvolta parossistico e quasi ipnotico.

Pur essendo due artisti molto diversi hanno percorsi paralleli, le loro poetiche in alcuni momenti coincidono per poi distaccarsi e proseguire di nuovo in modo autonomo: dunque l’incontro tra due artisti segnati da un destino di uomini non comuni, “umani non umani”, appunto.
Un incontro tra la pittura di Schifano e il teatro totale di Bene ma terzo protagonista della mostra è Claudio Abate con 50 fotografie scattate a Carmelo Bene durante il loro sodalizio tra il 1963 e il 1973. Abate non si può considerare un vero fotografo di scena: di giorno si dedica all’arte contemporanea immortalando performance e installazioni, la sera si reca in teatro e l’amicizia con Carmelo si pone alla base dei suoi scatti liberi e caldi che portano le foto a non essere una mera documentazione di scena ma opere indipendenti e autonome.
Sono dunque tre i “tasselli” che vanno a costituire la singolare esposizione alle foto di Abate fanno da contraltare i dipinti di Schifano – dai monocromi alle televisioni, dalle palme alle stelle – infine presenza ingombrante ma non tangibile è Carmelo Bene. Il cinema è stato uno dei punti in comune con Schifano; se in quegli anni l’artista pop è dedito alla “settima arte” sia come filmaker sia per l’ispirazione che ne trae, Carmelo Bene si dedica al cinema a 360° impegnandosi come sceneggiatore, attore, regista, montatore, costumista, scenografo e Claudio Abate è testimone di tutto questo con i suoi scatti creando, a sua volta, delle vere e proprie opere d’arte. Sono fotografie affascinanti e stupefacenti che documentano spettacoli di cui spesso non esiste altra testimonianza poiché spesso Abate è stato l’unico reporter a essere ammesso sul set.
Enrica Ravenni
mostra visitata il 10 ottobre
Dall’11 ottobre al 3 dicembre 2014
Umani non umani
Claudio Abate, Carmelo Bene, Mario Schifano
Galleria Frediano Farsetti
Lungarno Guicciardini 21/23 rosso – 50125 Firenze
Orario: da martedì a sabato: 10.00-13.00 e 14.30-19.30 (lunedì: 14.30-19.30)
Info: +39 055 210107 – fax: +39 055 2399389 – www.galleriafredianofarsetti.it

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