Categorie: toscana

fino al 30.IV.2009 | Eliseo Mattiacci | Montepulciano (si), Cantina Icario

di - 18 Febbraio 2009
In occasione dell’edizione del 1993 del Premio Marche, che ospitava una mostra di Eliseo Mattiacci (Cagli, Pesaro, 1940; vive a Roma), Renato Barilli scriveva che il tubo è “una specie di cellula primigenia dell’intero universo” dell’artista pesarese, usato per la sua capacità di prestarsi a configurazioni ogni volta differenti e per la sua disponibilità a farsi conduttore di forze. A distanza di oltre sedici anni da quell’affermazione, e a più di quaranta da quando il tubo ha fatto la sua prima apparizione nell’opera di Mattiacci, l’installazione site specific alla Cantina Icario non può che confermare quelle parole.
Al centro della sala sta infatti un enorme groviglio, un ammasso intricato di trucioli metallici, di sottili elementi tubolari, filiformi, che creano un gorgo apparentemente immobile, una massa solida ma vibrante, che diventa il fulcro organizzatore dello spazio. Il Tubo del 1967, un grosso cannello snodabile in ferro lungo 150 metri, con cui Mattiacci aveva invaso le sale di diverse gallerie – opera anti-monumentale, praticabile, modificabile – cede qui il passo a un inavvicinabile, inestricabile e maestoso elemento composto da un numero infinito di piccoli tubi, percorsi da un’energia meno visibile ma ricca di risonanze.

Una trentina di opere su carta – che, come informa il curatore Marco Meneguzzo, appartengono a “due cicli, il primo realizzato alla fine degli anni ‘80, il secondo praticamente inedito” – si dispongono sulle pareti della sala in relazione al Corpo celeste. Alcuni di questi lavori sono appoggiati a terra, altri appesi alle pareti, ma obliquamente. Come se la forza centripeta di cui l’ammasso è portatore avesse sconvolto l’assetto usuale delle opere. Tanto che alcuni di questi lavori sono stati addirittura risucchiati dal gorgo, quasi scomparsi nella sua massa oscura.
Le carte richiamano, nella quasi totalità, un immaginario cosmico: orbite e pianeti che, dunque, chiariscono l’attrazione gravitazionale che li lega all’elemento centrale. L’energia che il Corpo celeste accentra attraverso ogni singolo filo è resa anche attraverso il rapporto che questo crea con l’ambiente: la parte centrale del pavimento della sala, quella su cui è posto, è di vetro, e permette così di vedere l’area sottostante e le botti di vino che vi sono conservate.

Allo stesso tempo, il vetro funziona da specchio per la struttura del soffitto: così, il corpo accentra in sé, a livello non solo metaforico ma anche letterale, tutto lo spazio circostante. Da quello concreto della sala fino allo spazio astrale delle opere su carta, che si riflettono anch’esse nel vetro del pavimento. Creando un ulteriore incrocio tra i livelli dell’opera.

articoli correlati
Mattiacci a Roma

donata panizza
mostra visitata il 10 febbraio 2009


dal primo novembre 2008 al 30 aprile 2009
Eliseo Mattiacci – Mondi possibili
a cura di Marco Meneguzzo
Cantina Icario
Via delle Pietrose, 2 – 53045 Montepulciano (SI)
Orario: da lunedì a sabato ore 10-18
Ingresso libero
Catalogo Silvana Editoriale
Info: tel. +39 0270120481; fax +39 0578758441; info@icario.it; www.icario.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Mercato

Louise Nevelson da Phillips: oltre alla vendita, c’è di più

Nata nel 1899, eppure attualissima, eternamente contemporanea. Margherita Solaini (Specialist, Associated Director del dipartimento Modern & Contemporary Art di Phillips)…

3 Maggio 2024 7:00
  • Mostre

Alessandria Preziosa. Un laboratorio internazionale al tramonto del Cinquecento

Dopo il successo di Alessandria Scolpita nel 2019, il Palazzo del Monferrato ospita sino al 6 ottobre 2024 Alessandria Preziosa.…

3 Maggio 2024 0:02
  • Arte contemporanea

Maurizio Cattelan va a New York, per la sua prima mostra personale da Gagosian

Maurizio Cattelan torna a esporre in galleria dopo più di 20 anni, esordendo da Larry Gagosian a New York. E…

2 Maggio 2024 20:47
  • exibart.prize

Ecco i nomi che compongono la giuria di exibart prize N4

Andrea Gambetta, Antonio Addamiano, Uros Gorgone, Cesare Biasini Selvaggi, Manuela Porcu, Fabio Mongelli, Simone Manuel Sacchi, Edson Luli, Federico Pazzagli,…

2 Maggio 2024 17:28
  • Personaggi

In ricordo di Pino Pinelli: artista, amico e consigliere

A pochi giorni dalla sua scomparsa, l'artista Pino Pinelli viene ricordato dal gallerista Antonio Addamiano. Tra mostre, progetti passati e…

2 Maggio 2024 17:15
  • Arte contemporanea

Nasce la Capitale italiana dell’Arte contemporanea: la prima edizione si terrà nel 2026

È stata presentata ufficialmente oggi a Roma la nuova iniziativa della Capitale italiana dell’arte contemporanea voluta dal Ministero: per candidarsi…

2 Maggio 2024 16:14