“Sono già alcuni mesi che, con l’avvio della rassegna Fiesole Collezioni, il Comune di Fiesole riscopre e ripropone l’arte del Novecento, destinando la sede espositiva della Palazzina Mangani ad artisti originari della città di Fiesole, o ad essa particolarmente legati ”. Con queste parole Beatrice Biagini, assessore alla cultura del Comune di Fiesole, apre l’inaugurazione della mostra di Guido Peyron, personalità di rilievo nel panorama artistico e culturale della Firenze degli anni tra le due guerre.
Le opere di Guido Peyron si inseriscono nel panorama artistico sviluppatosi tra le due guerre, con il Ritorno all’ordine e il recupero della pittura figurativa. La linea dominante nella pittura toscana di quegli anni è la figurazione intimista di Ottone Rosai.
Peyron affronta tematiche molteplici: nelle sue tele troviamo nature morte che si
L’artista partecipa a numerose Biennali veneziane, dove espone per la prima volta nel 1926, fino ad essere insignito nel 1940 di una personale, e alle Quadriennali di Roma.
L’esposizione, organizzata da Piero Pananti e patrocinata dai comuni di Fiesole e Firenze, è accompagnata da una monografia realizzata da Francesca Cagianelli (curatrice della mostra), che comprende, oltre alle sessanta opere esposte, le riproduzioni di molte altre tele e fotografie dell’artista e un testo inedito di Alessandro Bonsanti.
beatrice guarneri
vista il 12 settembre 2003
Nuova sede, nuovo nome, 194 gallerie da 42 Paesi. Ecco le prime anticipazioni della fiera parigina firmata Art Basel, in…
Negli spazi di Mucciaccia Gallery Project, a Roma, va in scena la mostra di Elena Ketra, incentrata sulla figura mitologica…
Ho versato la notte dalla brocca, non c’era abbastanza notte: il cineasta tedesco attraversa tempo, spazio e memoria in Anselm,…
Per celebrare i suoi ottanta anni di attività, la storica casa editrice Electa ha istituito Fondamenta, una nuova Fondazione per…
Su proposta del presidente Luca Beatrice, sono stati nominati i curatori della 18ma Quadriennale di Roma, che si terrà da…
Marina Dacci conosce il lavoro di Giovanni Termini da molti anni, ne ha scritto, ma questa volta ha voluto approfondire…