Categorie: venezia

fino al 18.IX.2005 | Bice Lazzari – L’emozione astratta | Venezia, Ca’ Pesaro

di - 6 Settembre 2005

La mostra di Bice Lazzari (Venezia, 1900 – Roma, 1981) comprende opere provenienti dall’archivio a lei intitolato ed è sottesa da una stimolante e non banale idea di fondo, criticamente coraggiosa. Secondo questa teoria, l’astrazione cui la pittrice approdò negli anni Sessanta fu in realtà un ritorno alle origini, a quel modo di esprimere il mondo attraverso un alfabeto emotivo di segni e linee che l’artista aveva già esplorato in gioventù ma che in qualche modo non aveva avuto possibilità di mettere a frutto. Colpa di un clima artistico-culturale arretrato se non ostilmente reazionario. E difatti i primi lavori di arte applicata, di cui si sono conservati i disegni preparatori (si occuperà di tessuti d’arredo, di tovaglie, tende e cuscini nonché di decorazione murale), sono di natura geometrica e possiedono gli elementi grafici che saranno poi caratterizzanti della sua poetica matura.
Beatrice Lazzari nasce a Venezia, dove frequenta i corsi al conservatorio e all’Accademia. Vive in un ambiente particolarmente stimolante a stretto contatto con l’intellighenzia cittadina più avanzata, come il fotografo Ferruccio Leiss e l’architetto Carlo Scarpa, di cui verrà cognata. Nel ’35 si trasferisce a Roma, dove inizia a collaborare con l’architetto Lapadula e poi si sposa. In quegli anni partecipa in maniera assidua alle triennali milanesi delle arti applicate e successivamente inizia a dedicarsi anche alla pittura, dopo essere stata premiata per il mosaico esposto alla Biennale del 1950.
La prima opera esposta (ad esclusione dell’autoritratto del 1920 conservato a Ca’ Pesaro) è del 1954: sono gli anni in cui l’arte italiana scopre l’informale e la Lazzari segue in qualche maniera il mainstream approdando a risultati di rilievo come in Racconto n.2 o in Situazione n.2, sul primo dei quali si coglie già una trama geometrica di natura ortogonale. La gamma dei colori utilizzata spazia dal rosso (come nel Senza titolo del ’60) all’ocra, fino al verde marcio. Ed è qui che si realizza il processo di sintesi che porta alla purificazione del segno fino alla creazione di tele in cui l’elemento del tratto (orizzontale e verticale, realizzato ricorrendo alla matita) ha il predominio, costituendo esso stesso una fitta matrice in cui inserire delle strisce di colore, come si nota in Misure e ritmo verticale. I titoli delle opere (a tempera ma successivamente anche in acrilico) richiamano il senso del tempo e la sua misurazione, e si arricchiscono negli anni Settanta di una significazione musicale, costituendo dei veri e proprio spartiti grafici ed emotivi, caratterizzati da un lirismo ermetico-astratto particolarmente spinto.
Inutile dire che il valore della ricerca artistica nonché l’interessante spunto critico rilevato dai curatori meriterebbero oltremodo un approfondimento in un’esaustiva antologica.

articoli correlati
L’alfabeto dei segni. Una collettiva con la Lazzari, Dorazio, Veronesi

link correlati
Un sito dedicato alla pittrice con un interessante catalogo da scaricare (pdf)
La bio dell’artista a cura del Guggenheim di Venezia (solo in inglese)

daniele capra
mostra visitata il 6 agosto 2005


Bice Lazzari. L’emozione astratta
a cura di Renato Miracco e Flavia Scotton
catalogo Mazzotta
Venezia, Galleria Internazionale d’Arte Moderna Ca’ Pesaro, Santa Croce 2076
da martedì a domenica 10-19; biglietteria 10-17
ingresso (comprensivo della visita al museo) € 5.50, ridotto € 3.00
per informazioni e prenotazioni tel. 041 5209070
mkt.musei@comune.venezia.it
www.museiciviciveneziani.it


[exibart]

Articoli recenti

  • Fotografia

La fotografia di moda come contraddizione. Scianna e Newton a Cuneo

Due mostre al Filatoio di Caraglio e alla Castiglia di Saluzzo contrappongono il romanticismo ironico del fotoreporter siciliano alla freddezza…

21 Dicembre 2025 17:00
  • Mostre

La discontinuità come fattore di trasformazione. Le metamorfosi di Enrico David al Castello di Rivoli

Domani torno è la retrospettiva dedicata a Enrico David a cura di Marianna Vecellio. In corso fino al 22 marzo…

21 Dicembre 2025 15:08
  • Fotografia

Pordenone rilegge la fotografia d’autore in vista del 2027

La Capitale Italiana della Cultura 2027 inaugura il ciclo di mostre fotografiche dal titolo Sul leggere, celebrando Olivia Arthur, Seiichi…

21 Dicembre 2025 14:00
  • Fotografia

Other Identity #184, altre forme di identità culturali e pubbliche: Iness Rychlik

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione, nel terzo…

21 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

La leggendaria chitarra di Kurt Cobain va all’asta

È lo strumento usato dal frontman dei Nirvana nel video di "Smells Like Teen Spirit". Sarà uno dei lotti da…

21 Dicembre 2025 10:00
  • Fumetti e illustrazione

Jane Austen nei Tarocchi, per celebrare i 250 anni dalla nascita della scrittrice

A 250 anni dalla nascita di Jane Austen, Scarabeo presenta un mazzo di Tarocchi ispirato all’universo narrativo della scrittrice, con…

21 Dicembre 2025 9:30