Categorie: venezia

fino al 3.VI.2010 | PastPresentFuture | Verona, Palazzo della Ragione

di - 9 Marzo 2010

Se c’è riuscito Eccher a Torino, perché non replicare? Il
centrifugato d’arte per affinità elettive ha ingolosito Walter Guadagnini per PastPresentFuture. Il titolo simil-cronologico, ma
senza soluzione di continuità, marca le correlazioni tra le 80 opere estratte
dall’esercito-raccolta di UniCredit Group. Un manipolo traghettato dal
Kunstforum di Vienna al Palazzo della Ragione di Verona e che punta dritto – non
prima del 3 giugno, però – a Istanbul, Capitale della Cultura 2010.
Dal soglio del progetto UniCredit&Art, Guadagnini ha
vagliato il maxi-caveau da 60mila pezzi – una bazzecola pari al Pompidou – con
opere eterogenee dal XVI secolo a oggi, confluite dall’innesto di sette banche
nel gruppo dal 2002. Smistato l’amalgama in sette mucchi tematici, il
condottiero ha incrociato gli assi di tempo e spazio, orchestrando nella prima
sezione On classic l’Ottocento di Hans Makart e il Novecento dei fratelli de Chirico/Savinio. Nell’ibrido orizzonte spuntano
il Kuntshistorisches di Vienna e l’Archiginnasio bolognese dei compagni di
scuola Thomas Struth e Candida Höfer, rasenti al Colosseo di Olivo Barbieri.
Forma unica dalla varietà – in catalogo E pluribus unum
– si ottiene con
la formula del bucato per colori diversi, messa in pratica dall’allestimento di
Studio Gris. Così On classic è immersa in un blu maestoso, in cui spicca il candore di Tre
per tre (ognuno è nessuno e l’altro)
di Giulio Paolini, e sfuma nei toni aurei degli Objects of
Desire,
scarti
nobilitati dal Mida Schwhitters o fiori e frutti trasfigurati in desiderata da Ruoppolo, e da Warhol e Morandi tre secoli dopo.

Nel mezzo, un catino scrostato simbolo della rassegna. Schüssel di Tony Cragg trabocca di frammenti ricomposti
in nuova forma. L’opera, arrivata da HypoVereinsbanck di Londra, è citata già
da Harald Szeemann a monito degli istituti italiani (esclusa Capitalia), per
anni legati all’arte antica e territoriale, mentre le corporate collection europee (vedi credito londinese o
Bank Austria) rimpinzavano
i depositi d’astri nascenti globalizzati.
Vero è che la mostra – sottotitolo: Arte per la città – vive anche grazie al tocco local di Fondazione Domus, costola
della scaligera Cariverona, che apporta al magenta di On Geometry l’arcaico monolite del veronese Legnaghi, contrappunto al Desktop di Eškinja. Domus scandisce poi coi bianchi
e neri di Basilico
il tramonto del segmento Metropolis, mito-morte da Fritz Lang declinato da Vitali, Tillmans e Philip-Lorca di Corcia, mentre il grande Vedova del 1960 seziona a colpi d’ascia
la sanguigna Body Talk, dominata da Richter, Long e Nitsch.

La nero-pellicola Face to Face è rallegrata da Cagnaccio di
San Pietro
di
Cariverona, da cui distraggono le facce buffe di Goya, quelle tormentate di Rainer e gli ercolanesi risuscitati da Mimmo Jodice. Le Barene a Burano di Gino Rossi – sempre Domus – completano
l’altro tassello monumentale del composit dopo il classico.
Sublime and Picturesque ha il verde di Madre Natura
eternata da Daubigny, Baselitz e Gursky,
maestro di silenzi e moltitudini. Nel turbine firmato Guadagnini è a suo agio
la Donna che nuota sott’acqua di Arturo Martini, guida ideale tra gli scossoni di corsi e ricorsi.

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beatrice benedetti
mostra visitata il 27 febbraio 2010


dal 26 febbraio al 3 giugno 2010
PastPresentFuture.
Le collezioni Fondazione Cariverona e UniCredit Group: arte per la città
a cura di Walter Guadagnini
Palazzo della Ragione
Piazza delle Erbe – 37121 Verona
Orario: da lunedì a domenica ore 9-19 (la biglietteria chiude un’ora prima)
Ingresso libero
Catalogo Skira
Info: tel. +39 19919911;
www.artcollection.unicreditgroup.eu


[exibart]


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  • ero curiosa di leggere la recensione, ma in sostanza impressioni o opinioni sulla mostra non sono neanche abbozzate. Sembra un compito in classe

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