L’effetto che per primo suggestiona lo spettatore che entri nel salone della Basilica Palladiana è quello di trovarsi in un inaspettato sacrario o di assistere al posizionamento di una gigantesca misteriosa scacchiera di pedine statuarie, quasi che nella penombra, per un inganno ottico, un vortice ignoto abbia trascinato inspiegabilmente le pesanti sculture a disporsi nello spazio in muto colloquio attorno all’epicentro dell’attenzione, un alto velario bianco che richiude a tholos una ‘collezione’ di busti allestita per l’occasione con opere, tre le altre, di Wildt, Martini, Medardo Rosso, a ricreare atmosfere da studiolo o pensatoio erudito.
Il ‘sacro recinto’, il perimetro rettangolare della sala, concede una visuale allargata delle opere ma evita l’effetto confuso, di accumulo da wunderkammer o da gioco di collezionista ingordo; anzi in questo modo le sculture si offrono al meglio predisponendosi alla vista tridimensionalmente, permettendo così una piacevole visita peripatetica (e tattile) che avvicina alla loro materialità e al gesto dell’artista creatore.
Attraverso l’esposizione di opere realizzate tra la fine dell’Ottocento e gli anni ’60 del Novecento, l’intenzione di questa mostra è quella di sottolineare i momenti di passaggio e di rottura con la tradizione con cui quest’arte, spesso difficile e incompresa, si è affacciata alla sfida della modernità sfidando i valori formali affermati. Avviene così che sculture di Medardo Rosso si trovino accanto a quelle di Libero Andreotti, che nel suo segnare il passaggio dal Liberty alle forme severe del Novecento apre la strada a Romano Romanelli, Domenico Rambelli e Arturo Martini il quale a sua volta, per suggestione di innovazioni plastiche e modellazione delle superfici, diverrà un riferimento fondamentale per l’arte sintetica di Marino Marini, per l’ispirazione spirituale di Giacomo Manzù ed il virtuosismo di Francesco Messina.
articoli correlati
Scultura Moderna Italiana in mostra a Vicenza
La cultura Europea di Libero Andreotti. Da Rodin a Martin
Ottocento italiano. Da Lega a Wildt
link correlati
Medardo Rosso (biografia e opere)
Lucio Fontana
Arturo Martini
Stefania Portinari
mostra vista il 20 dicembre 2001
Nuova sede, nuovo nome, 194 gallerie da 42 Paesi. Ecco le prime anticipazioni della fiera parigina firmata Art Basel, in…
Negli spazi di Mucciaccia Gallery Project, a Roma, va in scena la mostra di Elena Ketra, incentrata sulla figura mitologica…
Ho versato la notte dalla brocca, non c’era abbastanza notte: il cineasta tedesco attraversa tempo, spazio e memoria in Anselm,…
Per celebrare i suoi ottanta anni di attività, la storica casa editrice Electa ha istituito Fondamenta, una nuova Fondazione per…
Su proposta del presidente Luca Beatrice, sono stati nominati i curatori della 18ma Quadriennale di Roma, che si terrà da…
Marina Dacci conosce il lavoro di Giovanni Termini da molti anni, ne ha scritto, ma questa volta ha voluto approfondire…