Una plausibile scuola italiana della fotografia dovrebbe essere ricercata proprio a partire da quella campagna fotografica curata da un fotografo e da uno scrittore e che ha permesso di riflettere sul tema del paesaggio, dei suoi mutamenti e dei suoi racconti. Negli spazi di Studio La Città, le opere di Gabriele Basilico, Vincenzo Castella e Massimo Vitali si osservano e fanno da contrappunto una all’altra. Il tema è il paesaggio, contemporaneo, osservato da personalità e sguardi differenti. Gabriele Basilico nasce nel 1944 a Milano. I paesaggi di Basilico sono edifici, strutture dai profili precisi che compongono l’ambiente dei suoi scatti: la descrizione puntuale delle forme ricorda i suoi studi di architettura, la scelta del bianco e nero sottolinea le fattezze. Questi paesaggi non comprendono la figura umana: non ci sono silhouette, gli unici protagonisti sono gli edifici.
L’essere umano è sottinteso. Le opere esposte riassumono alcune delle molteplici campagne fotografiche alle quali l’autore ha partecipato: dai lavori in Francia realizzati per la Mission Photographique de la DATAR, ai paesaggi in Germania e a Mosca, alpaesaggio industriale della sua Milano. Massimo Vitali è coetaneo di Basilico e nasce a Como nel 1944. Vitali studia fotografia a Londra e inizia a lavorare come fotoreporter. I lavori esposti fanno parte di una ricerca iniziata nel 1994. Vitali osserva il paesaggio con l’occhio di un etologo. Ricerca i luoghi di aggregazione dei gruppi di esseri umani, li osserva con occhio attento, ritorna in seguito: ogni sua missione è organizzata, come un set cinematografico in miniatura. Attualmente il filone della sua ricerca verte sulle spiagge: una lieve sovraesposizione sottende alla visione estiva, abbagliata. Vincenzo Castella nasce nel 1952 a Napoli. Il suo sguardo è oggettivo. Osserva da lontano gli spazi, Siti di città ripresi dall’alto. L’oggettività permette una visione democratica, distante. La visione non è storia ma cronaca. Ogni spazio è spesso osservato da un punto sopraelevato, distante dall’oggetto per osservarlo senza giudizio.
valeria nicolis
mostra visitata il 1 aprile 2011
dal 12 febbraio al 23 aprile 2011
Una prospettiva italiana. An Italian perspective. Ma lo sguardo vede? Gabriele Basilico, Vincenzo Castella, Massimo Vitali
a cura di Angela Madesani
Studio La Città
Lungadige Galtarossa, 21 – 37133 Verona
Orario: da martedì a sabato ore 9-13, 15.30-19.30
Ingresso: libero
Info: tel. +39.045.597549; fax +39.045.597028
info@studiolacitta.it; www.studiolacitta.it
Leggi ad hoc per finanziare i progetti speciali dei pochi, soliti noti: 103 realtà siciliane della cultura, rappresentate da Gli…
Aveva destato scalpore tre anni fa, rischiava di andare in vendita per appena € 1500. Adesso il suo nuovo proprietario…
Dalla guerra alle questioni relative ai diritti umani, dall'identità culturale all'industria del sesso: la prima retrospettiva italiana di Susan Meiselas,…
Fotografie di corpi scolpiti dal buio: la poetica visiva raffinata, misteriosa e al di là del tempo di Paolo Mussat…
Presso la sede di ANICA, a Roma, è stata presentata la settima edizione di VIDEOCITTÀ, il Festival Internazionale della Visione…
A Palazzo Ducale di Genova abbiamo provato la nostalgia in tutte le sue sfumature. E senza spoilerarvi nulla, mettiamo subito…