A Shuangyue Bay, in Cina, è stata recentemente inaugurata la Water Drop Library. Progettata dallo studio cinese 3andwich.
Lo studio di architettura ha dichiarato: “Una volta raggiunta la cima della montagna, un dritto corridoio e un lungo muro guidano le persone verso il mare e l’edificio […] Il processo per entrare in biblioteca non è semplice”, affermano gli autori: lo scopo è quello di rendere l’esperienza di accesso alla lettura immersivo in ogni sua forma. I futuri lettori devono farsi avanti per comprendere e compatire con tutto il corpo la fatica dell’apprendimento. Il desiderio di arrivare alla vetta per godere di un buon libro nella quiete del paesaggio si mischia alla stanchezza e l’irrequietezza di un percorso difficile e tortuoso. Una vera e propria scalata verso la conoscenza, attraverso quello che viene chiamato “sentiero verso la montagna di Libri”.
Si tratta di un progetto dalle geometrie audaci, ma attento a rimanere profondamente radicato nel contesto circostante. Il punto di partenza del design è il sito in cui è collocato. Lo scopo non è solo artistico-architettonico, ma i visitatori sono portati in un luogo gentile, un artefatto che si lascia ospitare dalla natura in modo accogliente e che, senza invaderla, la rispetta nelle sue incongruenze adeguandosi ad essa con delicatezza, ma senza nascondersi, in un connubio olistico fra architettura e paesaggio, fra selvaggio e artificiale. la geometria sintetica mostra l’astrazione dell’edificio rispetto al paesaggio pur stringendo con lo stesso un rapporto di reciprocità.
Il contrasto tra chiaro e scuro, rotondo e lineare, spazi angusti e ampie superfici è fondamentale per mantenere vivo il processo di rimandi percettivi che gli architetti hanno voluto creare in un continuo scambio comunicativo e sensoriale fra il luogo e chi lo attraversa.
I toni terrosi caratterizzano l’area centrale, un esplicito richiamo alla trama del terreno circostante sono anche pietre e grossi massi soprattutto nelle aree più interne. Si tratta di uno spazio predisposto ad essere utilizzato per ospitare mostre e feste, ma è anche un passaggio per la parte principale, due aperture, infatti, espandono la stanza e conducono alla sala lettura che, in netto contrasto con le aree precedenti, dai tratti bui e scuri, risalta per la sua luminosità, chiarezza e trasparenza. Insieme alle sue forme circolari e tondeggianti rilascia sensazioni di serenità, calma e pace.
La libreria sulla parete esterna assume la forma di una nuvola
e, con le sedute disposte in parallelo lungo ampie vetrate da cui è possibile guardare con una vista priva di ostacoli l’orizzonte la stanza diventa un luogo utopico. La piscina sul tetto rende il tutto ancora più magico, sembra di essere sospesi fra cielo, terra e acqua.
È possibile raggiungere il tetto tramite un sentiero nascosto sul lato nord dell’edificio. Seguendo il percorso si arriva su di una piccola piattaforma al centro della piscina passando attraverso i trampolini sospesi sulla superficie dell’acqua che garantiscono sicurezza e rendono impossibile entrare nella vasca. Priva di recinzioni a deturpare la purezza e l’integrità dell’edificio, è un luogo da fiaba che lascia senza fiato attraverso una connessione totale nel proprio qui ed ora con una vista sul mare priva di ostacoli.
Un punto di transizione fra la zona dinamica ed esplorativa e quella statica della lettura è Il water bar. Il soffitto dell’area bar è illuminato dalla parte del tetto piena d’acqua e dal lato sud, da cui penetra la luce attraverso un dispositivo cromatico che risponde al variare del sole durante la giornata, la luce diurna si espande nei suoi colori incantando lo spazio in continua e costante scissione fra realtà e immaginario, chiaro e scuro, naturale e artificiale, la stessa che accompagna l’intera esperienza all’interno della biblioteca.
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