Categorie: around

fino al 19.VI.2005 | Jean-Michel Basquiat | Lugano, Museo d’Arte Moderna

di - 20 Maggio 2005

Morire da giovani. È questo il destino dei miti. Da James Dean alla divina Marylin, fino a Jimi Hendrix. E se ne potrebbero aggiungere ancora, nella musica, nel cinema, nell’arte. Ed forse questa la prima cosa che colpisce. Lo spazio breve (meno di dieci anni) dentro cui collocare tutta la produzione di un artista. È solo il tempo di un respiro, di un breve battito d’ala. Ma è così che si possono tracciare le linee guida, talvolta entropiche e disordinate, di un lavoro in cui si riconosce un’evoluzione quasi quotidiana. Abbiamo il privilegio di poter contenere tutto all’interno di un’unica immagine senza usare un grandangolo spinto che deforma gli oggetti posti sul margine. Il risultato è di una freschezza sorprendente.
Si sa quasi tutto di Jean-Michel Basquiat (1960-1988). Figlio di genitori centroamericani emigrati a New York, rivela una passione precoce per il disegno che lo porterà, da adolescente, a disegnare sui muri e sui vagoni della metropolitana. Si fa conoscere insieme a Al Diaz con il logo di SAMO (Same Old Shit) che gli varrà un articolo su Village Voice. Nel 1980-81 prende parte a varie collettive, esponendo tra gli altri con Kiki Smith, Robert Mapplethorpe, Keith Haring e conosce casualmente Andy Warhol. Partecipa anche ad un film del regista Edo Bertoglio in cui interpreta se stesso, un artista che cerca di sopravvivere nella downtown newyorkese.
In questo periodo la pittura di Basquiat è particolarissima. “Figlio” di Twombly e Dubuffet continuamente in bilico tra lo stile naïf dei graffiti, il primitivismo e l’eleganza, disegna e dipinge indifferentemente sulla tela.

Nascono così lavori come Il duce, Prophet I, o Made in Japan I in cui le istanze più differenti (di natura figurativa ma perfino storico-politica) si sovrappongono fino ad intersecarsi e dare la vita ad un impasto formidabile, un melting pot visivo straniante e sfuggente. Un uso spavaldo ed incontrollato del lettering alimenta i cortocircuiti logici, come nella celeberrima Mona Lisa, che oltre a simbolo universale dell’arte (passando da Leonardo all’irriverente Duchamp da cui riprende l’ironico sberleffo) diventa oggetto di una banconota e di non sense linguistici. Negli anni successivi espone più volte in Europa e negli Stati Uniti, e collabora anche a sei mani con Francesco Clemente e lo stesso Warhol (del quale realizza un ritratto raffigurandolo “Come una banana”) su sollecitazione del mercante d’arte zurighese Bruno Bischofberger. Schiacciato tra il successo artistico e l’eroina, lontano ormai dall’essere la TV Star che dipinge nel suo ultimo anno di vita, lavora molto meno e tenta più volte di disintossicarsi. Ma nell’agosto dell’88 la morte per overdose. Tutto il resto è mito.

articoli correlati
L’antologica di Roma nelle sale del Chiostro del Bramante

link correlati
La retrospettiva di quaesti giorni al Brooklyn Museum di New York
Un sito interessante con bio, immagini, foto e graffiti (inglese)

daniele capra
mostra visitata il 5 aprile 2005


Jean-Michel Basquiat
a cura di Rudy Chiappini
Lugano, Museo d’Arte Moderna, Riva Caccia 5
da martedì a domenica 9-19
catalogo Skira
ingresso € 8, studenti e gruppi € 6
visite guidate € 140, scuole € 70
per informazioni e prenotazioni tel. 0041 (0)58 866 7201
info@mdam.ch
www.mdam.ch


[exibart]

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Nuove acquisizioni al Parco Internazionale di Scultura di Venezia

La Banca Ifis, in qualità di sponsor del Padiglione Italia, presenta al pubblico il suo Parco Internazionale di Scultura a…

17 Maggio 2024 0:03
  • Mercato

Roma, all’asta la collezione di casa Falqui

Uno sguardo alla prossima vendita della Casa d’Aste Arcadia, tra opere di Carrà, Scialoja e Manzù, ma anche poster e…

16 Maggio 2024 22:18
  • Progetti e iniziative

Cantieri Montelupo: in Toscana, le residenze tra arte, ceramica e territorio

Al via la terza edizione di Cantieri Montelupo, il progetto di residenze a Montelupo Fiorentino che invita gli artisti a…

16 Maggio 2024 18:23
  • Progetti e iniziative

Arte e design nell’epoca degli algoritmi: il focus all’Accademia di Lecce

All’Accademia di Belle Arti di Lecce, in mostra le opere di artisti che lavorano con l’intelligenza artificiale, in dialogo con…

16 Maggio 2024 17:36
  • Fotografia

Le fotografie di Max Vadukul al MAXXI di Roma

Through her eyes. Timeless strength è il progetto del fotografo di moda che ruota attorno a un’unica musa: 40 scatti…

16 Maggio 2024 14:47
  • Fiere e manifestazioni

La Triennale di Bruges 2024 è una serie di sperimentazioni artistiche diffuse su tutta la città

Con il tema “Space of Possibility” la quarta edizione della manifestazione belga chiama a raccolta dodici tra artisti e architetti…

16 Maggio 2024 14:43