I caveaux sotterranei della Biblioteca Reale di Torino aprono al pubblico per una mostra dedicata all’esplorazione dell’opera di Leonardo da Vinci attraverso i suoi disegni, il suo taccuino dedicato al volo degli uccelli e altre rarissime testimonianze legate al suo tempo. Realizzata in collaborazione con CoopCulture e con il patrocinio dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e della Città di Torino, sostenuta da SMARTART Torino e da OMT – Officine Meccaniche Torino, “Il genio e il suo tempo. A tu per tu con Leonardo” si apre con gli avvenimenti che hanno scandito la vicenda umana e artistica di Leonardo, dal 1452, anno della sua nascita a Vinci, fino al 1519, data della morte in Francia.
Un’epoca di grandi uomini e di grandi imprese che hanno cambiato il corso della civiltà europea, dalla caduta di Costantinopoli, all’invenzione del libro a stampa, alla Cappella Sistina: 67 anni ricostruiti in mostra attraverso opere rare e preziose della Biblioteca Reale, tra cui manoscritti, come il Trattato di architettura civile e militare di Francesco di Giorgio Martini (1486) e le Storie di San Gioachino, miniate da Cristoforo De Predis per Galeazzo Maria Sforza (1476); incunaboli unici, come il foglio della Bibbia di Gutenberg, il primo libro a caratteri mobili, e il trattato De re militari di Roberto Valturio (1483); antiche carte geografiche, come la Carta dell’Italia e la Geocarta nautica universale di Giovanni Vespucci; disegni, come lo Studio per la Sibilla Cumana di Michelangelo.
Il percorso della mostra alla Biblioteca Reale prosegue con il nucleo dei 13 disegni di Leonardo acquistati dal re Carlo Alberto nel 1839. Databili tra il 1480 e il 1515, i fogli documentano l’attività e gli interessi del Genio vinciano dalla giovinezza alla piena maturità. Alcuni rimandano a celebri capolavori del Maestro, come i nudi per la Battaglia d’Anghiari, i cavalli per i monumenti Sforza e Trivulzio, lo studio per l’angelo della Vergine delle Rocce, noto come Volto di fanciulla; altri, come le Proporzioni del volto e dell’occhio, testimoniano le sue ricerche sull’anatomia e sui “moti dell’animo”, di cui Leonardo è stato maestro indiscusso. Fino all’unicum, l’Autoritratto, una delle icone più celebri della storia dell’arte italiana.
Infine, il Codice sul volo degli uccelli donato da Teodoro Sabachnikoff al re Umberto I nel 1893. Un taccuino redatto tra il 1505 e il 1506, che raccoglie in maniera organica le riflessioni di Leonardo per la realizzazione della macchina volante, oltre a pensieri in materia di meccanica, di idraulica, di architettura, di disegno di figura, intersecando questioni cruciali dei suoi studi.
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