Arte & Scienza: l’esempio di Anicka Yi

di - 22 Febbraio 2022

Anicka Yi, artista coreana (nata a Seoul, nel 1971, vive e lavora a New York) arriva a Milano, al Pirelli HangarBicocca, per la sua prima personale in una istituzione italiana. Dopo la consacrazione alla Turbin Hall della Tate di Londra, dove grazie al supporto di Hyundai l’artista ha presentato In love with the world, la visione di un vero e proprio “nuovo ecosistema” nell’edificio post-industriale più iconico della capitale inglese, “Metaspore” – questo il titolo della mostra milanese – si pone già come una delle mostre “cult” della primavera milanese che sta arrivando. La curatrice Fiammetta Griccioli e il direttore di Pirelli HangarBicocca, Vicente Todolí, ce la raccontano.

Anicka Yi, Fontenelle, 2015, Vinile, tubi di acciaio, casco da moto, diffusore di profumo, vetro, contenitore, acqua, pelle di kombucha scoby, corda di nylon, luce da lavoro 198.12 × 309.88 × 127 cm, Veduta dell’installazione, The Kitchen, New York, 2015 Courtesy l’artista, Gladstone Gallery, New York e Bruxelles, e 47 Canal, New York, Foto Jason Mandella

Come è stata concepita la mostra “Metaspore” di Anicka Yi, e quali opere sono visibili nello Shed di Pirelli HangarBicocca?
«La mostra concettualmente si ispira al neologismo coniato dall’artista ‘Metaspore’, una parola che suggerisce come il suo lavoro possa disseminarsi metaforicamente nel mondo come una spora. Da queste premesse il progetto espositivo è stato concepito come un’antologica dei lavori più emblematici di Anicka Yi, dal 2010 fino ad oggi. ‘Metaspore’ privilegia opere seminali dell’artista che condensano i motivi ricorrenti della sua poetica come trasparenza, immaterialità e deperibilità accanto a una nuova produzione dove l’intreccio tra organico e artificiale crea dei paesaggi “viventi”».

Anicka Yi, Biologizing The Machine (terra incognita), 2019 Vetrine in acrilico, acciaio verniciato, terra di Venezia, carbonato di calcio, tuorli d’uovo, cellulosa, PCB personalizzato, sensori di gas Dimensioni variabili Courtesy l’artista, Gladstone Gallery, New York e Bruxelles,e 47 Canal, New York, Foto Renato Ghiazza

“Metaspore” punta all’esperienza dello spettatore che, nelle opere dell’artista, si trova avvolto da odori, forme mutanti, ambigue: nonostante l’approccio scientifico vi è un potente lato poetico nelle opere di Anicka Yi…
«Attraverso le sue opere Anicka Yi apre a una riflessione sull’immutabilità dell’opera d’arte ma anche sul ruolo stesso dell’artista: molti dei suoi lavori si trasformano nel corso del tempo generando motivi, figure e forme estetiche inaspettate esaltando la metamorfosi invisibile della materia. La durata delle opere di Anicka Yi spesso si estende oltre la cornice temporale della mostra. Le fragranze che alcuni lavori emettono – come quella di Immigrant Caucus, 2017, in cui sono combinati odori umani e animali – creano un’esperienza che supera lo spazio e il tempo di permanenza dei visitatori nell’esposizione, imprimendosi nella loro memoria olfattiva attraverso l’inalazione di molecole impercettibili».

L’approccio ai temi “scienza” e “biologia” nell’arte sono funzionali ai nostri tempi pandemici, e quindi – prima o poi – destinati a passare? O, al contrario, ad essere sempre più presenti nella “composizione” dell’arte?
«Il lavoro di Anicka Yi si inscrive in una consolidata genealogia storico-artistica multidisciplinare che a partire dal secondo dopo guerra si è interfacciata con la sfera scientifica e tecnologica. Basti pensare alle sperimentazioni pionieristiche alla fine degli anni 60’ di collettivi come E.A.T. Experiments in Art and Technology formata da artisti come Robert Rauschenberg e Robert Whitman in sinergia con ingegneri. La pandemia ha evidenziato tematiche già urgenti come le fragili relazioni tra l’essere umano con la natura e le altre specie che molti artisti oggi rappresentano, sottolineando la co-esistenza con agenti non-umani».

Anicka Yi, Shameplex, 2015, Plexiglass, spilli placcati in nichel, gel per ultrasuoni, strisce LED, 7 scatole 60.96 × 121.92 × 60.96 cm ciascuna, Veduta dell’installazione, Kunsthalle Basel, Basilea, 2015, Courtesy l’artista, Gladstone Gallery, New York e Bruxelles, e 47 Canal, New York, Foto Phillip Hänger/Kunsthalle Basel

Direttore, spesso ha dichiarato che questo spazio permette di realizzare “progetti impossibili” – grazie alla sua architettura. Ma cos’è, prima ancora dell’idea di una mostra, che dovrebbe “coltivare” un centro d’arte contemporanea?
«Per ogni istituzione è centrale la sua identità e personalità. Per prima cosa bisogna, quindi, interrogarsi su qual è la sua utilità e perché è diversa da tutte le altre. Ogni centro per l’arte contemporanea deve trovare il suo sense of place, una volta compreso quello, ci si può focalizzare sulle mostre. In questo caso, la sfida è creare per ogni esposizione un’esperienza unica e insostituibile, che possa arricchire la vita delle persone».

Articoli recenti

  • Mercato

Dall’asta al Prado: il Caravaggio riscoperto va in mostra a Madrid

Aveva destato scalpore tre anni fa, rischiava di andare in vendita per appena € 1500. Adesso il suo nuovo proprietario…

7 Maggio 2024 6:08
  • Mostre

Oltre lo scatto di Susan Meiselas: Mediations, a Reggio Emilia

Dalla guerra alle questioni relative ai diritti umani, dall'identità culturale all'industria del sesso: la prima retrospettiva italiana di Susan Meiselas,…

7 Maggio 2024 0:02
  • Fotografia

Le figure umbratili di Paolo Mussat Sartor, tra arte contemporanea e Canova

Fotografie di corpi scolpiti dal buio: la poetica visiva raffinata, misteriosa e al di là del tempo di Paolo Mussat…

6 Maggio 2024 19:34
  • Progetti e iniziative

Videocittà 2024: il Gazometro di Roma si illumina con la cultura digitale

Presso la sede di ANICA, a Roma, è stata presentata la settima edizione di VIDEOCITTÀ, il Festival Internazionale della Visione…

6 Maggio 2024 19:22
  • Mostre

Nostalgia contemporanea: l’attualità di un sentimento in mostra a Palazzo Ducale di Genova

A Palazzo Ducale di Genova abbiamo provato la nostalgia in tutte le sue sfumature. E senza spoilerarvi nulla, mettiamo subito…

6 Maggio 2024 18:43
  • Design

Ephemera, il nuovo bazar di design del Labirinto della Masone

Al Labirinto della Masone di Fontanellato ha aperto Ephemera il bel bazar, uno store dedicato al design e all’artigianato contemporaneo:…

6 Maggio 2024 17:18