Bologna Art To Date #3: dalla zona universitaria al centro, tra mostre e musei

di - 14 Maggio 2022

In occasione della 45ma edizione di Arte Fiera e di Art City Bologna 2022, Untitled Association propone una serie di quattro itinerari per consigliare a professionisti del settore, appassionati d’arte o semplici curiosi, alcune iniziative da non perdere, tra mostre del Main Program, musei e spazi istituzionali, gallerie private e spazi indipendenti. In questo secondo giorno di Fiera, l’itinerario odierno (qui gli altri) ci porterà da Via San Vitale, in prossimità della zona universitaria di Bologna, fino in centro, passando per Strada Maggiore, tra teatri, musei, gallerie e mostre di fotografia.

Adiacenze, Atelier Sì, Museo Davia Bargellini, Spazio Labò, Galleria De’ Foscherari

Cominciamo il percorso odierno dal Teatro San Leonardo, dove Adiacenze e DEMO Moving Image Experimental Politics presentano uno degli eventi principali del Main Program di Art City Bologna 2022: Zhouwei Network di Emilia Tapprest, in collaborazione con Victor Evink, a cura di Felice Moramarco. Zhouwei Network è un progetto interdisciplinare di worldbuilding che esplora la relazione tra datificazione, potere politico ed esperienze affettive individuali, utilizzando come paradigma fondamentale la nozione di “ambitopia”: una forma d’immaginazione speculativa che supera la dicotomia utopia-distopia. Per l’art week bolognese, Emilia Tapprest e Victor Evink presentano sotto forma di installazione video immersiva e live performance due iterazioni del progetto: Scent of Time ed Embodied Ambitopias. La prima di queste due è una performance di Polina Hordiievska, prevista in scena per oggi a partire dalle ore 18. Nel suo complesso, Zhouwei Network esplora alcune questioni fondamentali sollevate dalla mediazione digitale delle forme di vita umana, nella loro complessità e molteplicità, sia sul piano socio-politico, che estetico-affettivo.

Emilia Tapprest e Victor Evink (Liminal Vision), Scent of Time, 2022, still. Courtesy l’artista

A pochi passi dal teatro troviamo Atelier Sì, la sede dell’omonimo collettivo focalizzata su dinamiche di sperimentazione, produzione e spazio pubblico, che ospita artisti e presenta opere, offrendo un confronto di pensieri ed esperienze estetiche. In occasione di Art City Bologna 2022 Atelier Sì presenta Quinta Calma di Simone Pellegrini; una duplice proposta, consistente nella presentazione della nuova soluzione visiva della Porta del Sì e in un’installazione visiva nella sala teatrale dell’Atelier. Nelle parole dell’artista: «Questa scena che non svela mentre significa, messa in prospettiva nello spazio andato, è la quinta calma, contingentata, sgombra d’ogni ombra in movimento. Quelli che verso di essa arretrano, approfittano della interiorità anteposta ammutolita, svuotata, per raggiungere l’ultima superficie impura in sospensione e sottoporla a verifica. Raggiungere il fondo esotico, fare il punto su una distesa dissimile, essersi provati e svanire».

Simone Pellegrini, Quinta calma, 2022, Ateliersi per Art City Bologna 2022. Courtesy l’artista e Ateliersi

Dalle ore 21, in occasione della Art City White Night, Atelier Sì ospiterà, in collaborazione con Parsec il live Ombre Lunghe Live sense-less-ness, a cura di AliveLab, evento multiforme focalizzato sulla dimensione live della performance musicale e sui diversi gradi di sperimentazione con episodiche incursioni nei territori delle arti visive.

Davide D’Elia, FRESCO, 2021-2022, installation view presso Museo Davia Bargellini, Bologna. Courtesy l’artista. Foto: MS3 Roma

Usciti da Atelier Sì, attraversiamo a piedi Piazza Aldrovandi in direzione di Strada Maggiore, per giungere al Museo Davia Bargellini, dove, fino al 25 settembre, è ospitata FRESCO, mostra di Davide D’Elia a cura di Elisa Del Prete. L’intervento dell’artista – che indaga la relazione tra passato e presente, storia dell’arte e arte contemporanea, pittura accademica e “gesto” pittorico – è pensato in dialogo con la collezione del museo e i peculiari criteri che ne dettano il percorso espositivo all’interno del palazzo seicentesco dove è situato, raro esempio di collezionismo privato cittadino. La mostra si compone di otto quadri in plexiglas del ciclo FRESCO realizzati nel corso di un precedente intervento site specific operato da D’Elia nel 2018 sugli affreschi del Salone delle Feste del Palazzo Atti – Pensi di Todi, dimora cinquecentesca che si erge al centro della piazza principale della città umbra, che a Bologna vengono allestiti in relazione ai dipinti e alle sculture della collezione. La mostra a Bologna è completata da due nuovi interventi site specific, Zero e Zero1, su due dipinti della collezione del museo entrambi dal titolo Paesaggio con figure di Vincenzo Martinelli (fine sec. XVIII), esposte nella Sala 1. Zero e Zero1, nel momento in cui lasceranno il luogo originario del Museo Davia Bargellini per essere esposti altrove, attiveranno a loro volta un processo di traslazione portandosi dietro il contesto primario.

Davide D’Elia, FRESCO, 2021-2022, installation view presso Museo Davia Bargellini, Bologna. Courtesy l’artista. Foto: MS3 Roma

Restando su Strada Maggiore, ci muoviamo verso Spazio Labò, associazione culturale e centro multifunzionale con l’obiettivo di diffondere la fotografia contemporanea attraverso la curatela, la progettazione, l’organizzazione e la promozione di iniziative culturali e mostre. Negli spazi espositivi dell’associazione è in mostra Who is changed and who is dead di Ahndraya Parlato, a cura di Laura De Marco. L’idea della mostra nasce dalla seconda monografia di Parlato, il libro “Who is Changed and Who is Dead” pubblicato a luglio 2021 dall’editore britannico Mack Books.

Ahndraya Parlato, Who is changed and who is dead, 2021. Courtesy l’artista e Spazio Labò

In questo volume, Parlato parte da due eventi fondamentali e fondanti della sua vita privata, il suicidio della madre e la nascita delle sue figlie, per costruire un progetto che esplora le contraddittorie e complesse sfaccettature della maternità, del rapporto madre-figlia, e di uno dei temi fondamentali della vita di ogni essere umano: la fine della vita stessa. “Who is Changed and Who is Dead” è un libro estremamente ricco e articolato che intreccia gli strumenti narrativi della fotografia e della scrittura creando una narrazione unica e un corpo di lavoro sfaccettato e profondo attraverso un magistrale utilizzo di generi e linguaggi.

Ahndraya Parlato, Who is changed and who is dead, 2021. Courtesy l’artista e Spazio Labò

A conclusione dell’itinerario odierno, ci dirigiamo alla volta della storica Galleria De’ Foscherari, dove fino al 30 giugno è possibile visitare la mostra Etna, personale di Luigi Mainolfi. Da un estratto del testo di Enrico Camprini cogliamo l’essenza della mostra, la quale presenta la ricerca dell’artista, che «Da oltre quattro decenni, traccia un percorso delineando una riflessione sui fondamenti e le complessità della pratica scultorea, sulle sue implicazioni profonde e la sua urgenza».

Luigi Mainolfi, Etna, 2022, installation view presso Galleria De’ Foscherari, Bologna. Courtesy Galleria De’ Foscherari
Luigi Mainolfi, Etna, 2022, installation view presso Galleria De’ Foscherari, Bologna. Courtesy Galleria De’ Foscherari

Bologna Art to Date Itinerario 3 – sabato 14 maggio 2022

Adiacenze
Vicolo Santo Spirito, 1/B
+39 333 5463796
info@adiacenze.it
adiacenze.it
ART CITY Bologna 2022
Main Program
presso Teatro San Leonardo, Via San Vitale, 63
in collaborazione con DEMO Moving Image Experimental Politics
Zhouwei Network
Emilia Tapprest in collaborazione con Victor Evink, a cura di Felice Moramarco
> 15.05.2022
presso Teatro San Leonardo, Via San Vitale, 63
Scent of Time
Polina Hordiievska, concept di Emilia Tapprest e Victor Evink
14.05.2022, H 18:00 >

Atelier Sì
Via San Vitale, 69
+39 329 0898744
info@ateliersi.it
ateliersi.it
Quinta Calma
Simone Pellegrini
> 15.05.2022
in collaborazione con Parsec
Ombre Lunghe Live sense-less-ness @ ART CITY WHITE NIGHT
A cura di LiveLab
14.05.2022, H 21:00 >

Museo Davia Bargellini
Strada Maggiore, 44
+39 051 236708
musarteantica@comune.bologna.it
museibologna.it/arteantica
FRESCO
Davide D’Elia, a cura di Elisa Del Prete
> 25.09.2022

Spazio Labò
Strada Maggiore, 29
+39 351 5074890
info@spaziolabo.it
spaziolabo.it
Who is changed and who is dead
Ahndraya Parlato, a cura di Laura De Marco
> 16.07.2022

Galleria De’ Foscherari
Via Castiglione, 2/B
+39 051 221308
galleria@defoscherari.com
defoscherari.com
Etna
Luigi Mainolfi, testo di Enrico Camprini
> 30.06.2022

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