Si è svolta dal 12 al 16 novembre la terza edizione di Grand Tour D’Italie, il progetto ideato nel 2016 dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Mibact – oggi Direzione Generale Creatività Contemporanea e Rigenerazione Urbana – rivolto alla promozione degli artisti italiani mid-career all’estero.
Diversamente dagli altri progetti dalla mission analoga ideati dal Ministero – basti pensare all’ormai celebre Italian Council –, Grand Tour si differenzia per la volontà di piantare semi di progettazione culturale, invitando i protagonisti di istituzioni e realtà internazionali a visitare il nostro territorio e fornendo allo stesso tempo ai nostri artisti occasioni concrete e dirette di incontro. Un po’, appunto, come un moderno Grand Tour ma pensato per creare rete.
L’edizione di quest’anno di Grand Tour d’Italie, la cui cura è stata affidata a Elisa Del Prete e Silvia Litardi di NOS, direttivo curatoriale dell’associazione Nosadella.due, ha avuto luogo tra Bologna e L’Aquila, scelte l’una come città-simbolo di una radicata identità culturale, l’altra come esempio di rinascita grazie anche all’intervento artistico. Per esempio, per l’apertura, nel 2020, della sede distaccata del Museo MAXXI a Palazzo Ardinghelli.
30 gli artisti provenienti da tutta la Penisola e dieci i rappresentanti di istituzioni estere, selezionati per la cinque giorni di studio visit a porte chiuse che ha inaugurato al MAMbo – Museo d’Arte Contemporanea di Bologna e si è conclusa all’Accademia di Belle Arti L’Aquila, vedendo anche la partecipazione di Flavio Favelli e di Angelo Bellobono come “padrini” nelle due rispettive città. Due luoghi dicotomici, di matrice comune ma con identità fortemente diverse, così come variegata è stata la rosa di ospiti presenti.
«Abbiamo voluto varcare i confini delle rotte internazionali del circuito dell’arte e dell’eurocentrismo, guardandoci intorno a 360°, per creare una geografia relazionale tra paesi anche molto lontani», hanno dichiarato le curatrici, che hanno invitato ospiti come Teresa Riccardi, direttrice del Museo de Artes Plasticas Eduardo Sìvori (Buenos Aires – Argentina); Anna Lovecchio, curatrice al NTU Center for Contemporary Art Singapore; Raija Koli, direttrice di FRAME – Contemporary Art Finland (Helsinki – Finlandia). Musei e centri indipendenti fianco a fianco, per formare una giuria curiosa e imparziale. «Per i musei, soprattutto, è stata una sfida: quella di varcare i confini dell’Europa e uscire dalla staticità di visione legata alle proprie collezioni permanenti», spiegano le curatrici.
E gli artisti? I dispositivi audio/video di Canecapovolto, le performance di Grossi Maglioni o le installazioni ambientali di Davide D’Elia sono stati solo alcuni dei lavori presentati, che hanno offerto uno spaccato della nostra arte attuale, legato in particolare alla nuova visione estetica e generazionale del periodo post-crisi 2008. «Abbiamo scelto artisti altrettanto diversi fra loro per linguaggi e provenienza, cercando di selezionare soprattutto città meno battute. Lo scopo era quello di fornire una visione completa della scena artistica italiana, entrando in contatto soprattutto con le dimensioni più periferiche». Non resta che augurarci di vedere presto i frutti di questi incontri.
Le istituzioni internazionali invitate a Grand Tour d’Italie: CAPC Musée d’art contemporain de Bordeaux (Bordeaux – Francia), Frame (Helsinki-Finlandia), Istanbul Modern (Istanbul – Turchia), Maumaus (Lisbona – Portogallo), Museo de Artes Plasticas Eduardo Sìvori (Buenos Aires – Argentina), Nirox Foundation (Johannesburg – Sudafrica), NTU Center for Contemporary Art Singapore (Singapore), Rotor (Graz – Austria), RUPERT (Vilnius – Lituania), Sazmanab, (Tehran – Iran).
Gli artisti selezionati: Alterazioni Video, Andreco, Sara Basta, Riccardo Benassi, Carola Bonfili, Simone Cametti, Chiara Camoni, Canecapovolto, David Casini, Federico Cavallini, Giulia Cenci, Luca Coclite, Davide D’Elia, Maria Adele Del Vecchio, Roberto Fassone, Giovanni Giaretta, GrossiMaglioni, Valentina Medda, Jacopo Miliani, Giovanni Ozzola, Mattia Paje, Luana Perilli, Mariagrazia Pontorno, Anna Raimondo, Ivana Spinelli, Sasha Vinci, Giacomo Zaganelli, Virginia Zanetti. A questi si aggiungono Flavio Favelli e Angelo Bellobono, invitati come Padrini nelle rispettive città di Bologna e L’Aquila per il lavoro che hanno realizzato nei due contesti.
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