La nuova installazione di Olafur Eliasson per la Willis Tower di Chicago

di - 25 Gennaio 2021

È stata svelata recentemente Atmospheric wave wall, la nuova installazione di Olfaur Eliasson per la Willis Tower di Chicago, gestita dalla società statunitense EQ Office che ha affidato l’incarico di realizzare quest’opera d’arte pubblica all’artista danese.

Quest’operazione di placemaking fa parte di un’iniziativa più ampia di EQ Office: Art of the Neighborhood, un programma avviato nel 2019 con lo scopo di portare l’arte nell’orbita della Willis Tower con lavori site specific, come quello di Jacob Hashimoto. Un arricchimento culturale per la comunità teso a trasformare il quartiere in un luogo creativo di riflessione, uno spazio di crescita. Per quest’ultimo intervento la scelta è ricaduta appunto su Olafur Eliasson, artista socialmente impegnato che ha trasformato una parete dell’iconico grattacielo in una “onda atmosferica”.

Atmospheric wave wall si basa sul moto, questo è il principio alla base del lavoro pensato appositamente per la Willis Tower. Una parete rettangolare di 1963 piastrelle di metallo laccato, ricurve come frammenti della superficie interna di una sfera, i colori variano sui principali toni del blu, del bianco e del verde intenso. Ognuna di queste piastrelle concave risponde al movimento del sole durante l’arco della giornata catturandone luci e ombre: grazie a ciò si crea un effetto dinamico, un’interazione tra l’opera e l’ambiente circostante e anche con le persone che vi passano accanto.

Abile sperimentatore di giochi di luci e forme geometriche, Olafur Eliasson ha fatto riferimento alla tassellatura di Penrose per costruire questa installazione: uno schema di figure geometriche basate sulla sezione aurea fa sì che si ottenga una serie infinita di superfici in modo aperiodico. Tutto ciò si traduce a livello visivo in un risultato che sembra contemporaneamente regolare e casuale. Di notte l’opera è retroilluminata: dalle fessure tra le piastrelle emergono fasci di luce che danno allo spettatore l’impressione che l’onda si muova con lui. “Ciò che vediamo dipende dal nostro punto di vista: capire questo è un passo importante verso la consapevolezza che possiamo cambiare la realtà.”, ha affermato Olafur Eliasson in un’ottica di ripensamento sul rapporto uomo-ambiente, tema centrale della sua ricerca che nel tempo ha saputo declinare in diversi modi dai lavori con e su materiali naturali alla realtà aumentata.

Articoli recenti

  • Fotografia
  • Mostre

«Una volta ero integrata ora sono disintegrata». Diaspora e memoria nella fotografia di Silvia Rosi

È stata questa la frase, pronunciata dalla madre dell’artista che ha ispirato il percorso della mostra Disintegrata, in corso alla…

5 Maggio 2024 16:39
  • Arte contemporanea

Lehmann Maupin atterra a Milano, da Circolo

Da Hernan Bas a Nari Ward. Ecco gli artisti internazionali che occupano gli spazi in Via della Spiga, in occasione…

5 Maggio 2024 12:03
  • Fotografia

Fotografia e dintorni, cosa vedere a Torino #4: giro fuori porta

Torino a tutta fotografia con il nuovo festival Exposed e la fiera The Phair, gli appuntamenti da non perdere con…

5 Maggio 2024 9:36
  • Mostre

L’arte perturbante di Andrea Cusumano, in mostra al Nitsch Museum di Mistelbach

Al Nitsch Museum di Mistelbach, in Austria, una mostra ripercorre i 30 anni di inquieta sperimentazione dell’artista palermitano Andrea Cusumano,…

5 Maggio 2024 8:02
  • Mostre

L’illusione razionale di Escher in mostra a Ferrara

Palazzo dei Diamanti di Ferrara espone fino al 21 luglio 2024 uno degli artisti più scientifici e illusionisti di sempre:…

5 Maggio 2024 0:02
  • Fotografia

Fotografia Europea a Reggio Emilia: i premi e le menzioni del Circuito OFF

La mostra di SuoloCollettivo vince il Premio Max Sprafico al Circuito OFF di Fotografia Europea, per l'interpretazione del concept dell'edizione…

4 Maggio 2024 21:28