24 ottobre 2020

Olafur Eliasson e la sua Our Glacial Perspective in Alto Adige

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In Alto Adige l'installazione di Olafur Eliasson che fa riflettere sulle risorse acquifere

Courtesy of Studio Olafur Eliasson

Olafur Eliasson presenta il suo ultimo lavoro: un’installazione permanente, Our Glacial Perspectives.

L’opera, che è articolata su un sentiero che attraversa per 410 metri il monte Grawand, fra le Alpi Venoste in Alto Adige, ha aperto al pubblico il 9 ottobre e vi si può accedere dal ghiacciaio Hochjochferner, attraverso la funivia della Val Senales.

Our Glacial Perspectives Courtesy Studio Olafur Eliasson and David Orru

L’installazione

Il percorso che porta alla struttura principale vede l’avvicendarsi di nove archi che fungono da entrate disposti in modo da segnalare l’età dei ghiacci sul suolo.
L’opera si sviluppa verso il punto focale dell’installazione. Lo strumento al centro. infatti, permette allo spettatore, erto sulla piattaforma, di osservare lo spettacolo astronomico sul ciglio del monte Grawand.

Gli anelli sono stati progettati in modo particolare. Dividono l’anno in intervalli di tempo uguali: il percotso del sole nel solstizio d’estate è seguito dall’anello superiore, quello inferiore segue il solstizio d’inverno e quello centrale l’equinozio. Ognuno di questi è a sua volta diviso in lastre di vetro rettangolari.
Proprio questi anelli, che coprono un arco di 15 minuti del movimento solare sopra alla struttura, permettono allo spettatore di determinare l’ora e il giorno grazie alla posizione momentanea del sole.

Il colore dei pannelli di vetro, che passa da una gradazione del blu all’altra, segue la scala del cianometro: una scala di colori inventata nel diciannovesimo secolo che permette di misurare il grado di blu nel cielo e che aiuta a creare una mini-atmosfera: un microclima colorato che rende la vista ancora più suggestiva filtrando e riflettendo luce e radiazioni solari.

Our Glacial Perspective Courtesy Oskar Da Riz

Il luogo

Il ghiacciaio Hochjochferner, per la sua importanza e per il suo fascino, è il posto adatto a questa struttura. Infatti è proprio l’artista che descrive la sua opera come una lente di ingrandimento nel contesto di una particolare esperienza favorita dal tempo e dallo spazio che offre un luogo simile.
L’installazione, troncata delle estremità, è incastonata insieme a una struttura di acciaio che indica i segni cardinali e la linea dell’orizzonte.

Le intenzioni

Il concetto di questa opera, a detta dello stesso Eliasson, è un dispositivo ottico che invita lo spettatore a riflettere sul tema ambientale.
L’installazione è stata infatti commissionata dalla Talking Water Society una fondazione che si concentra sulla risorsa più importante sul pianeta Terra: l’acqua.
Secondo Ui Kerbi questo luogo ha una grande forza riuscendo a riempire molteplici corpi d’acqua e sorgenti artesiane.

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