Reggia Contemporanea, Villa Reale di Monza, 2023, copyright Massimo Listri
È ospitato presso la Villa Reale di Monza, capolavoro architettonico di Giuseppe Piermarini, Reggia Contemporanea, il progetto di riallestimento di parte del percorso espositivo della villa, a cura di Renata Cristina Mazzantini, recentemente nominata direttrice della Galleria Nazionale di Roma. L’iniziativa segna il culmine di una nuova fase mirata ad esaltare e valorizzare il complesso monumentale grazie soprattutto ad un ricco programma che offre esperienze variegate per favorire l’istruzione, il godimento estetico, la riflessione e la condivisione di conoscenze, come ha sottolineato Giuseppe Di Stefano, il direttore generale del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza.
Reggia Contemporanea arricchisce le suggestive ambientazioni inserendo nel contesto neoclassico di matrice asburgica e sabauda opere d’arte e di design italiano contemporaneo, andando così a colmare i vuoti all’interno dei differenti ambienti. Un’operazione, quest’ultima, permanente e in continuo mutamento, in fieri, in grado di riavviare l’aura del luogo. Come dichiarato dal sindaco di Monza Paolo Pilotto: «Il dialogo che si instaura tra forme, materiali e significati con la struttura e i decori delle sale – infatti – arricchisce il contenuto di bellezza della Reggia in un’armonia complessiva capace di incantare e coinvolgere i visitatori».
A oggi, sono custodite più di 50 opere astratte e figurative, cinetiche e concettuali che dialogano con gli oltre quaranta capolavori di design, tutti acquisiti a titolo gratuito o donati dagli artisti e dalle aziende produttrici. I visitatori potranno ammirare i capolavori di artisti come Enrico Castellani, Paolo Scheggi, Emilio Isgrò, Carol Rama, Maria Lai, Emilio Vedova, Mimmo Rotella e Grazia Varisco, ed ancora le tappezzerie, i tessuti, gli arredi e gli oggetti di Giorgio Armani, Gio Ponti, Piero Fornasetti, Alessandro Mendini, Gaetano Pesce e Vico Magistretti, solo per citarne alcuni tra i molti protagonisti presenti.
Il percorso è arricchito ulteriormente dalle opere appositamente progettate per le sale della Reggia da Giovanni Frangi, Chiara Dynys e Massimo Listri. Giovanni Frangi realizza una vera e propria installazione site-specific all’interno della camera da letto di Augusta Vittoria, ambiente in stile neorinascimentale caratterizzato, all’epoca, da un ricco apparato decorativo, oggi andato perduto, dai motivi paesaggistici. L’installazione, Urpflanze, è composta da una serie di pannelli che elaborano in chiave astratta il tema del bosco.
Chiara Dynys, invece, occupa gli ambienti dell’anticamera dell’appartamento del Principe di Napoli Vittorio Emanuele III. La Blancheur è una grande installazione in cui l’artista innesca un dialogo fittizio con Antonio Canova, altro importante protagonista del periodo neoclassico. Attraverso una serie di superfici specchianti, l’artista crea una cabina nella quale si fondono illusoriamente alcune fotografie che ritraggono le creazioni del maestro veneto con l’ambiente circostante. Ultimo, Massimo Listri che con la sua La Reggia allo specchio decide di colmare le grandi specchiature libere della Sala degli Arazzi con gigantografie della Villa Reale stessa. L’architettura neoclassica diventa il soggetto e l’oggetto della sua arte innescando così un rapporto tra il contenuto e il contenitore.
Ogni pezzo è selezionato con cura e dialoga perfettamente con il contesto senza snaturare il luogo, o peggio, recare danno. Sala dopo sala, il pubblico vive un’esperienza immersiva dove tutto concorre a creare un’opera d’arte totale. Merito di Renata Cristina Mazzantini, a cui si deve il nuovo allestimento, già responsabile della realizzazione di Quirinale Contemporaneo, ideato dal Segretario Generale Ugo Zampetti e fortemente voluto dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Anche in questo caso all’interno del palazzo istituzionale, luogo storico e di notevole importanza per la storia italiana, le decorazioni e le architetture preesistenti dialogano in perfetta armonia con le più alte espressioni del genio contemporaneo. Entrambi progetti in continua evoluzione in grado di celebrare ed esaltare non soltanto le bellezze storiche della nostra penisola ma anche la creatività contemporanea.
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