È giunto finalmente il momento tanto atteso: dal 19 maggio, in Francia, riapriranno i luoghi della cultura e Parigi avrà un nuovo spazio tutto dedicato all’arte contemporanea. Stiamo parlando della Bourse de Commerce, nuovissima sede francese della celeberrima Pinault Collection, la cui apertura, stata annunciata a fine gennaio 2021, era stata rimandata a causa dell’escalation del Covid-19.
Come la storia insegna, i più celebri collezionisti sono imprenditori. E anche il Signor François Pinault rientra in questa categoria preziosissima per l’arte contemporanea e il suo mercato. D’altronde Pinault è il fondatore di Kering, colosso del lusso. La sua collezione, messa insieme in ben quarant’anni di attività comprende oltre 3mila opere d’arte moderna e contemporanea, di artisti come Marcel Broodthaers, Tatiana Trouvé, Zeng Fanzhi, Thomas Schütte e Thomas Houseago, tra i molti altri.
«Con la creazione di questo nuovo museo, sto scrivendo il prossimo capitolo del mio progetto culturale, il cui obiettivo è condividere la mia passione per l’arte contemporanea con un pubblico più ampio possibile», ha dichiarato il magnate.
Realizzato dall’archistar Tadao Ando, già autore della sede della Fondazione Pinault di Venezia, a Punta della Dogana, il progetto ha dovuto tenere conto della natura storica dell’edificio, che risale al 1767 e veniva usato come Mercato del Grano. La caratteristica cupola in ferro risale al 1813 e il progetto di Ando si è sviluppato intorno a questo elemento, conservando la struttura circolare e creando, nella parte sottostante, una sorta di cilindro in cemento di nove metri di altezza e di un diametro di 29 metri, che vede in cima un corridoio percorribile di ben 91 metri. Con una superficie totale di 13mila metri quadrati, sono 7700 quelli dislocati in sette spazi che, dal pianterreno al secondo piano, accoglieranno gli ambienti espositivi e pedagogici, un auditorium di 288 posti, un ristorante e altri servizi.
Dal 22 maggio, quindi, il museo sarà finalmente aperto al pubblico, dal mercoledì al lunedì, dalle ore 11 alle 19, con prenotazione online. I visitatori potranno fruire di una selezione di opere che spazia tra centinaia di artisti da tutto il mondo. Per immaginare quel che sarà, basti pensare che ci saranno opere di artisti come Piet Mondrian, Damien Hirst e Jeff Koons.
Supervisionato dal braccio destro di Pinault, Jean-Jacques Aillagon, e diretto da Martin Bethenod, il museo è stato fortemente voluto dal sindaco di Parigi, Anne Hidalgo e la sua apertura è considerata uno dei momenti clou nel calendario culturale della Parigi post lockdown (qui trovate il nostro approfondimento dedicato).
Il Musée d’Orsay, il Musée du Quai Branly-Jacques Chirac e il Musée des Arts Décoratifs di Parigi hanno confermato di essere pronti a ricevere i visitatori il 19 maggio. Il Musée des Arts Décoratifs attende ulteriori istruzioni dal governo. Un portavoce del museo infatti afferma: «La questione del numero massimo di visitatori per i musei non è ancora definita e siamo in attesa di chiarimenti. Per quanto riguarda il pass sanitario, vedremo cosa chiede il governo ma per il momento questo non è all’ordine del giorno per la riapertura a maggio». Altri musei, come il Centre Pompidou, il Musée du Louvre e il Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, stanno cercando di organizzare i propri piani di riapertura e devono ancora confermare le loro date. Anche le gallerie d’art sono ansiose di riaprire il 19 maggio.
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