Tomaso Binga, Scrivo di proprio pugno – Erica Ravenna

di - 27 Ottobre 2022

“Scrivo di proprio pugno” è un’occasione per riflettere sul significato semiologico dell’opera di Tomaso Binga, in esposizione fino al 10 dicembre presso la galleria Erica Ravenna. Alfabeti visuali, segni, codici, lettere si alternano in un corpus di opere che spaziano dalle più storiche alle più recenti. Così, nell’anno della ri-materializzazione del linguaggio e della partecipazione alla 59ma Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia come una delle protagoniste de “Il latte dei sogni”, Binga ci riporta nel suo mondo, tra linguaggio e immagine, per mostrarci un segno unico.

Tomaso Binga, Un Seme Vivo / Un Dolce Mestruo , dittico, 1978. more
Tomaso Binga, Un Seme Vivo / Un Dolce Mestruo , dittico, 1978. more
Tomaso Binga, Dattilocodice, 1978. more

Tomaso Binga: segni alfabetici, alfabeti segnici

Tra i lavori in mostra nella galleria Erica Ravenna, gli storici dattilocodici degli anni Settanta, nati dalla sovrapposizione di due diversi segni alfabetici di una macchina da scrivere. Tra questi, il dittico Un Seme Vivo / Un Dolce Mestruo (1978) che esplora la dimensione più concettuale del dattilocodice, esplicitandolo in due enunciati. Con la sua scrittura visuale, Tomaso Binga indaga l’uso del segno linguistico slegandolo dai più comuni impieghi. E’ così un nuovo linguaggio a partire dal gesto, rivestendo l’immagine letterale di nuovi, personali e universali significati. Tra operazione artistica e azione poetica, i lavori di “Scrivo di proprio pugno” si animano di un parlare muto e immaginario, come quello delle donnine anni Venti del dittico Pettinature per serate di feste (1980), opera inedita esposta per la prima volta in questa occasione.

Tomaso Binga Pettinature per serate di feste, dittico,1980.

La scrittura visuale di Binga si declina in scrittura corporea nei suoi iconici alfabeti. Se negli storici collage di Alfabeto Pop (1977) lettera e corpo si abbracciano nella forma, nell’Alfabeto officinale il corpo stesso si fa lettera. In questa serie, esposta nella sua interezza nella mostra alla galleria Erica Ravenna, l’alfabeto di Binga si arricchisce di un significato naturalistico. Ortica, Lavanda, Verbena, Zenzero: il corpo dell’artista annuncia qui le iniziali dei nomi di piante officinali.

Tomaso Binga, Alfabeto Officinale / A-Z, 1980-1983.

“Scrivo di proprio pugno”: tra corpo e lettera

Nell’intento di approfondire il significato semiologico del lavoro di Tomaso Binga, la mostra “Scrivo di proprio pugno” – con un titolo che deriva proprio da uno scritto dell’artista – copre un ampio arco temporale, restituendo l’idea di una ricerca artistica sempre tesa tra corpo e lettera. Ricerca in cui il linguaggio è considerato da Binga da un punto di vista visivo, grafico e anche sonoro. Ne è esempio in mostra l’opera Introspezione-Riflessione-Ideazione-Azione (1977) in cui con il segno e la parola compaiono i tasti bianchi di un pianoforte, sineddoche di una sonorità interiore. Ancora la parola, insieme ai suoi significati, è protagonista dell’Alfabeto Tautologico (2020), anche questo esposto con tutti i suoi pezzi.

Tomaso Binga, Alpha Symbol, 2021. more
Tomaso Binga, Arte Natura Autunno, 2021. more
Tomaso Binga, "Scrivo di proprio pugno", Galleria Erica Ravenna. Installation view. Photo credit: Giorgio Benni. more

Come questo lavoro, alla produzione più recente appartengono anche altre opere in cui da una parte Binga riprende l’elemento naturalistico e dall’altra sviluppa la ricerca sul linguaggio focalizzandosi sul simbolo. Entrambi elaborati con mezzi digitali, i lavori Arte Natura e Autunno (2021) e i tre Alpha Symbol (2021) restituiscono gli sviluppi più recenti della produzione di Binga. Ancora così attuale e di respiro internazionale, la ricerca sul linguaggio dell’artista sarà il tema del prossimo talk alla galleria Erica Ravenna il 28 ottobre, in occasione della presentazione del catalogo di mostra, alla presenza di Tomaso Binga e con Marica Caldarulo Croce, Francesca Gallo, Simonetta Lux e Jani Ruscica.

Tomaso Binga, “Scrivo di proprio pugno”, Galleria Erica Ravenna. Installation view. Photo credit: Giorgio Benni.

Articoli recenti

  • Progetti e iniziative

Toxic Love: alla RUFA, un talk per rifettere sulle relazioni tossiche

A Roma, il Campus RUFA ospita un talk sul problema delle relazioni tossiche: in programma la presentazione dell’opera vincitrice di…

3 Maggio 2024 18:07
  • Arte contemporanea

Al MUSMA di Matera, la street art di Crisa in dialogo con Maria Lai

Al MUSMA di Matera, la nuova installazione permanente dello street artist Crisa dialoga con le opere della grande Maria Lai:…

3 Maggio 2024 17:05
  • Fiere e manifestazioni

Ecco com’è The Phair: la fiera fotografica per la prima volta alle OGR di Torino

Giunta alla quinta edizione, con una sede rinnovata, la fiera di fotografia si conferma per la sua identità accurata e…

3 Maggio 2024 17:02
  • Film e serie tv

Masterpiece, una nuova puntata con Mona Hatoum e Alberto Di Fabio

Masterpiece, la docuserie che ci porta sulle tracce delle meraviglie dell’arte contemporanea, torna con Mona Hatoum e Alberto Di Fabio:…

3 Maggio 2024 16:20
  • exibart.prize

Ecco i nomi che compongono la giuria di exibart prize N4

Andrea Gambetta, Antonio Addamiano, Uros Gorgone, Cesare Biasini Selvaggi, Manuela Porcu, Fabio Mongelli, Simone Manuel Sacchi, Edson Luli, Federico Pazzagli,…

3 Maggio 2024 15:28
  • Arte contemporanea

Il Codacons attacca il Padiglione Italia. Il Ministero: è tutto regolare

Al Codacons non vanno giù i tubi dell'opera di Massimo Bartolini e Luca Cerizza per il Padiglione Italia alla Biennale…

3 Maggio 2024 12:32