Dimenticate i classici scaldasalviette da bagno. Anzi, lasciatevi ipnotizzare dal luccichio. MAARMO, azienda specializzata in termoarredi di design ed ecologici, realizzati con polvere di marmo riciclata, lancia âSparklink Maarmoâ, contest rivolto a designer e creativi che dovranno reinterpretare il termoarredo utilizzando fino a un massimo di 600 cristalli Swarovski. I migliori modelli entreranno a far parte di una Temporary Collection esclusiva ed unica. I designer potranno utilizzare i cristalli per abbellire i termoarredi Maarmo, sovrapponendo quindi la brillantezza del cristallo a quella della nobile pietra, a ribadire che eleganza e sostenibilitĂ possono andare di pari passo.
I designer potranno utilizzare il termoarredo come una tela monocolore da decorare, oppure scegliere di utilizzare i cristalli per valorizzare unâimmagine o un disegno da stampare sul termoarredo. SarĂ possibile utilizzare fino a un massimo di 600 cristalli per ogni opera. Le proposte, corredate da un rendering, dovranno pervenire entro lâ8 agosto 2022. Nel mese di settembre saranno scelti e annunciati i migliori cinque progetti, che andranno a comporre la collezione âSparklingMAARMO2022â ed entreranno a far parte del catalogo MAARMO.
«SostenibilitĂ , Made in Italy e creativitĂ sono gli elementi che da sempre contraddistinguono i nostri termoarredi. I pezzi sono sviluppati e prodotti nella nostra sede di Villotta di Chions, vicino Pordenone, attraverso il recupero dei materiali derivanti della lavorazione del marmo», ha dichiarato Gianpaolo Pezzato, responsabile della divulgazione MAARMO. «Con questo progetto intendiamo coniugare lâinnovazione dei nostri processi produttivi con la tradizione della piĂč antica casa di produzione di cristalli del mondo».
Fondata nel 2017, Maarmo realizza termoarredi e scaldasalviette con processi produttivi improntati a riciclo e sostenibilitĂ , con una attenzione particolare al dialogo tra creativitĂ , design e saper fare. A oggi lâazienda impiega sette persone, oltre ad alcuni fornitori artigiani esterni, e ha avviato collaborazioni con architetti e designer di tutta la Penisola.
La materia prima utilizzata per i radiatori Ăš ricavata infatti dagli scarti di marmo, recuperati nelle cave dellâarea veronese e lavorati come fossero farine di grano. La formula ha permesso di generare una linea di termoarredi dal design ricercato e unico e che non necessita di una fase di cottura ma di una dolce fase di stagionatura, che dura dalle 48 alle 72 ore. Si passa poi alla verniciatura, realizzata esclusivamente con vernici a base dâacqua. Ne deriva un prodotto semiliquido, steso manualmente ed Ăš allâinterno che vengono posate le canalette per il passaggio dellâacqua calda (termoarredo idronico) oppure le resistenze elettriche (termoarredo elettrico). Una volta composto, il termoarredo viene fatto stagionare per 2 o 3 giorni, per una completa solidificazione del materiale. Non avviene nessuna fase di cottura dunque ma solo una lenta stagionatura che, dâestate, avviene allâaria aperta.
Tutti i termoarredi, sia la versione elettrica che idronica, a fine vita, una volta tolti gli elementi strutturali riscaldanti, come il rame o le resistenze elettriche, possono essere rimacinati per rientrare nel ciclo produttivo. In questo senso Maarmo agisce creando flussi circolari di materia, capaci di rigenerarsi. Inoltre, essendo tutti i processi produttivi eseguiti a basse temperature, le quantitĂ di energia usate sono minime. Per chiudere il ciclo green, per ogni radiatore venduto lâazienda pianta un albero.
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