Ozmo, Saint’Ouen, GemellArte 2020
Si apre la nuova call internazionale di GemellArte, il festival che dal 2019 unisce Terni e Saitn-Ouen in un originale gemellaggio culturale, mettendo in dialogo i linguaggi della Street Art e la cittadinanza attiva. L’edizione 2025, intitolata L’AMOUR – Quello che resta, rilancia la formula delle residenze artistiche tra Italia e Francia, sotto l’alto patrocinio dell’Ambasciata francese in Italia e dell’Institut français.
Al centro del progetto, ideato da Chiara Ronchini e promosso da GN Media, c’è appunto il legame tra la città italiana e quella francese che, gemellate da oltre 60 anni, diventano laboratorio a cielo aperto in occasione del Festival, ospitando interventi contestualizzati nei paesaggi urbani.
«Siamo orgogliosi di poter riproporre GemellArte anche quest’anno, per il settimo consecutivo, continuando ad offrire opportunità concrete e di alto livello per gli artisti, ma anche per le stesse città che ospitano il progetto le quali, attraverso il Festival, possono rinnovarsi ed arricchire ulteriormente il proprio panorama artistico e culturale», ha commentato Alessio Crisantemi, Chairman & Founder di Gn Media, organizzatore della manifestazione.
Per Tiziana Zumbo Vital, storica dell’arte e curatrice della sezione francese di GemellArte, «Il Festival si è affermato negli anni come un punto di riferimento nel panorama locale della Street Art, valorizzando il legame tra arte pubblica e cittadinanza attiva. GemellArte nasce con l’obiettivo di creare un dialogo artistico tra città gemellate, e si sviluppa ogni anno in due tappe parallele: una in Italia e una in Francia. Dopo il successo delle edizioni passate, che hanno toccato luoghi come Terni e Saint-Ouen-sur-Seine, l’edizione 2025 si preannuncia ancora più ambiziosa e partecipata».
La call, aperta fino al 15 ottobre 2025, è gratuita e rivolta a street artist italiani e francesi senza limiti di età . Gli artisti selezionati realizzeranno opere murali site specific durante due residenze parallele: a Terni dall’11 al 21 novembre, con presentazione il 22 novembre, e a Saint-Ouen dal 18 al 28 novembre, con restituzione pubblica il 29 novembre.
A Terni l’artista francese vincitore dipingerà un grande murale nel quartiere di San Valentino, su una facciata appena restaurata in via San Lucio, mentre a Saint-Ouen sarà l’artista italiano a intervenire nel quartiere Entrée de Ville.
Nel titolo L’AMOUR si condensa il tema scelto per l’edizione 2025 di GemellArte: l’amore come ciò che rimane oltre la fine, memoria viva capace di trascendere tempo e spazio. «Quest’anno il tema scelto per GemellArte è dedicato a ciò che rimane, a quello che resta, quando tutto finisce e se ne va. L’amore è l’unica cosa che trascende tempo e spazio, l’amore è l’unica cosa che rimane. E l’arte è amore. L’arte rimane, ed è la nostra testimonianza più grande che abbiamo a disposizione. Un tema importante, che come ogni tema scelto negli anni, vuole portare ad una riflessione universale. Sempre più convinti che la Street Art abbia uno dei poteri più grandi di comunicazione, quest’anno ci spostiamo dal centro in periferia, in un quartiere molto significativo per la nostra città , stessa cosa a Saint’Ouen. Stiamo perdendo pezzi di cultura mano a mano che andiamo avanti e queste azioni cercano di combattere queste mancanze, facendo sentire quanto invece sia necessaria la cultura per la crescita e la consapevolezza di una società umana», spiega la direttrice artistica del Festival, Chiara Ronchini.
«Quando sembra essere tutto finito, in realtà c’è sempre qualcosa che resta. Che diventa memoria, per riscrivere una storia, la nostra, che parte da lontano, portando con sé, l’importanza di quello che è stato», cos’ gli organizzatori raccontano il tema dell’edizione 2025 della call di GemellArte. «Quello che resta è la parte più nobile, la più resistente, eterna dimostrazione che alcuni pensieri, sensazioni, emozioni, impressioni, sono indelebili al tempo, oltre la vita, oltre tutto, fino all’ eternità , plasmando una memoria emotiva sulle quali si ricostruisce il nuovo. Ma non si dimentica quello che è stato. Anche dopo la morte resta la parte più importante di chi se ne va. La memoria, dentro di noi, da contemplare in quello che ci circonda. L’arte è testimone di quello che resta, l’arte è ciò che rimane, oltre la vita oltre la fine, oltre la morte».
Sul versante francese, la giuria è composta da Tiziana Zumbo Vital, Paola Bassani, storica dell’arte e direttrice di ArtItalies, presidente Association Historiens de l’Art italien, Sabrina Decanton, consigliera municipale Saint’Ouen, Laurent Machet, architetto, Virginie Desaigne, responsable culture département.
Per la controparte italiana, Chiara Ronchini, curatrice, fondatrice di Crac Gallery, oltre che direttrice artistica di GemellArte, Alessandra D’Egidio, servizi culturali del Comune di Terni, Fabrizio Borelli, registra, fotografo e autore, Massimo Mattioli, critico d’arte e giornalista di ArtsLife, Pasquale Fameli, curatore, professore di Storia e tecnica della fotografia all’Università di Padova.
Le candidature possono essere inviate fino al 15 ottobre all’indirizzo candidature@gemellarte.it. Tutte le informazioni e i regolamenti completi sono disponibili sul sito ufficiale.
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