È stata annunciata pochi giorni fa come la nuova piattaforma di gestione per la bigliettazione dei musei, che avrebbe dovuto sostituire integralmente i concessionari del servizio. Ma adesso arriva la precisazione della Direzione Generale Musei del MiC – Ministero della Cultura: Ad Arte non rappresenterà l’esclusivo canale di biglietteria ma verrà predisposta «In modo da potersi interfacciare con altri provider di bigliettazione online per consentire ai luoghi della cultura che hanno già un concessionario e hanno in essere sistemi di e-ticketing di continuare a utilizzarli», si legge nella circolare indirizzata agli Istituti autonomi, alle Direzioni regionali dei musei e alla Direzione Musei Statali della Città di Roma. Insomma, le società private che gestiscono i servizi aggiuntivi della biglietteria per i luoghi della cultura pubblici continueranno a lavorare, scongiurando l’ipotesi, paventata nella prima comunicazione, di una interruzione unilaterale dei contratti, che sarebbe di certo risultata problematica, oltre che onerosa.
L’acquisto del titolo di ingresso ai luoghi della cultura, anche in caso di gratuità, si potrà effettuare direttamente online attraverso applicazioni mobile (iOS/Android) e sito web, sfruttando i più comuni metodi di pagamento virtuale. Inserita nel punto “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura” del PNRR, la piattaforma Ad Arte permetterà comunque di colmare una enorme lacuna, considerando che, allo stato attuale, su 498 luoghi della cultura, circa 75 sono gestiti da un concessionario che peraltro, in vari casi, ha già avuto delle proroghe. Oltre al servizio di acquisto dei biglietti, sarà prevista anche un’app attraverso la quale i visitatori potranno fruire di contenuti e approfondimenti, anche in LIS.
«L’obiettivo è quello di arrivare alla vendita quasi del tutto online dei biglietti per i musei, passando attraverso un portale unico chiamato Museitaliani», si legge nella comunicazione. L’attivazione della piattaforma «Non comprometterà in alcun modo i rapporti in essere con concessionari già individuati grazie alle gare Consip o tramite gare autonomamente concluse da parte dei singoli Istituti», mentre qualora gli Istituti «Abbiano concessioni in proroga e non abbiano ancora avviato nuove gare o non siano in procinto di avviarle si potranno giovare – anche solo temporaneamente, e comunque fino a quando non avranno individuato un nuovo concessionario – della Piattaforma AD Arte».
La nuova comunicazione della Direzione Generale guidata da Massimo Osanna va a precisare anche la questione del personale, specificando «Che la normativa attualmente vigente (art. 39 del decreto legge 23 settembre 2022, n. 144, convertito in legge 17 novembre 2022) consente a coloro che volessero internalizzare il servizio tramite Ales s.p.a. (la il ricorso alla clausola sociale, che permetterà di mantenere tutti gli operatori attualmente in servizio». «L’interesse di questa Direzione Generale è garantire, senza soluzione di continuità, e con standard qualitativi elevati i servizi volti alla valorizzazione di tutti gli istituti e luoghi della cultura», conclude Osanna.
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