La classifica dei musei più visitati del 2019 in Italia

di - 25 Gennaio 2020

Gennaio, tempo di bilanci per l’anno appena concluso anche per i musei italiani, che tirano le somme del proprio impatto sul sistema culturale del Paese. Che poi quello dell’impatto culturale è ormai solo uno dei molteplici aspetti che interessano l’organismo complesso dell’istituzione museale, le cui diramazioni, specialmente negli ultimi anni, hanno coinvolto diversi settori della vita pubblica e anche privata, considerando anche l’indotto del turismo, giusto per citare l’aspetto più evidente. E quindi, quali sono stati i musei e i parchi archeologici più visitati del 2019? Nella Top 30 della classifica dei musei più visitati del 2019 in Italia, il podio non presenta particolari novità: il Colosseo, con oltre 7,5 milioni di visitatori, è sempre al primo posto, seguito dale Gallerie degli Uffizi, con quasi 4,4 milioni di ingressi, e da Pompei, con circa 4 milioni di presenze. Seguono la Galleria dell’Accademia di Firenze e Castel Sant’Angelo, che già da tempo occupano le prime posizioni della classifica della top 30. Tra i primi cinque istituti, in termini assoluti è da segnalare la crescita di Pompei che vede aumentare di 160mila unità i biglietti staccati nei soli scavi.

Cosa indicano questi numeri? Già, bella domanda e non è la prima volta che la poniamo ma, prima di poter rispondere, bisognerebbe chiedersi cosa è un museo pubblico e qual è il raggio della sua diffusione. E come sono cambiate le sue funzioni e le sue finalità. Luoghi di memoria, conservazione, archiviazione, tutela, condivisione, valorizzazione, promozione, tutti obiettivi caratterizzanti ma i cui stessi termini sono piuttosto opachi.

Chi non può che mostrarsi soddisfatto è il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, che rappresenta un po’ il personaggio al centro di questi cambiamenti, con la riforma del 2014 da lui fortemente voluta e sostenuta. ‹‹A qualche anno dalla riforma dei musei i risultati straordinari si vedono sempre di più grazie al lavoro dei direttori e di tutto il personale. Più incassi vogliono dire più risorse per tutela e ricerca, servizi museali. Andremo avanti sul percorso dell’innovazione››, ha commentato il ministro peri beni e le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini.

Complessivamente, nei primi 30 musei e parchi archeologici statali sono no entrati nel 2019 quasi 30 milioni di visitatori (circa 700mila ingressi in più rispetto al 2018 con un incremento del 2,4%) che rappresentano più della metà dei visitatori dell’intero sistema museale statale. Dopo anni di continua crescita a doppia cifra il numero dei visitatori dell’intero sistema museale nazionale si assesta intorno ai 55 milioni. Le prime cinque regioni per numero di ingressi sono il Lazio, la Campania, la Toscana, il Piemonte e la Lombardia.

L’ascesa delle Marche e della Campania nella classifica dei musei più visitati del 2019

Il 2019 ha fatto registrare anche il boom della Galleria Nazionale delle Marche, che con circa 70mila biglietti in più rispetto ai quasi 195mila visitatori del 2018 segna un +36,8%, sale di sette posizioni e entra al ventiseiesimo posto in top 30, dove mancava dal 2012. Crescita significativa dei musei napoletani, capeggiata dal Museo di Capodimonte, che aumenta del 34,2% i visitatori e con quasi 253mila ingressi scala quattro posizioni in classifica e entra nella classifica dei 30 musei più visitati del 2019. Per il Museo di Napoli, però, bisogna tenere in conto che i dati risentono anche dell’afflusso al Bosco di Capodimonte che, per ragioni di sicurezza a seguito dell’ondata di maltempo che ha attraversato l’Italia, ha avuto una consistente riduzione degli ingressi.

Significative affermazioni anche per Castel Sant’Elmo, che passa da quasi 225mila a 267mila visitatori salendo dal trentesimo al ventisettesimo posto, con un +18,7% di ingressi, e per Palazzo Reale, che con una crescita di visitatori dell’11% arriva a oltre 270mila biglietti staccati che valgono il venticinquesimo posto in classifica, due posizioni in più rispetto all’anno scorso.

In crescita anche i numeri delle Terme di Caracalla a Roma, con un aumento del 10,9% dei visitatori sul 2018, e il Castello di Miramare a Trieste, con un +10,7% di ingressi. Buon risultato anche per Palazzo Ducale di Mantova, che da 324mila visitatori passa a oltre 346mila ingressi, un incremento del 7% su base annua che gli permette di salire di tre posizioni e piazzarsi al diciottesimo posto in classifica.

L’effetto Matera e le domeniche gratuite

Non presenti nella classifica Top 30 dei musei più visitati del 2019 in Italia ma con un’ottima prestazione, da segnalare i musei della Basilicata, che nell’anno della Capitale europea della cultura hanno visto crescere gli ingressi di circa 50mila unità, con un tasso di incremento prossimo al 20% tanto da poter parlare di un “Effetto Matera” nei principali luoghi della cultura lucani.
I numeri diramati dal Ministero dei Beni Culturali rendono conto anche dell’effetto delle domeniche gratuite che, dalla loro istituzione nel luglio del 2014 a oggi, hanno portato oltre 17 milioni di persone nei musei statali, con un ritorno anche per i musei più piccoli, che hanno beneficiato di campagne di comunicazione nazionali. Secondo i dati del Ministero, la presenza nei musei è stata superiore a quella di una giornata di campionato di calcio della Serie A.

Tra gli istituti gratuiti, infine, da segnalare l’exploit del Pantheon, che supera quota 9 milioni di visitatori, con un aumento del 4% pari a circa 400mila visitatori in più rispetto al 2018. Ottimo risultato anche per il Vittoriano, recentemente reso autonomo insieme a Palazzo Venezia, che cresce del 9% portandosi a oltre 3 milioni di ingressi.

Tutti i dati della classifica dei musei più visitati in Italia del 2019 sono disponibili a questo link.

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