La foto tratta dall'annuncio della casa in cui è raffigurato il dipinto rubato, Ritratto di signora di Giuseppe Ghislandi. Robles Casas & Campos
Nuovi sviluppi sul caso del dipinto settecentesco di Giuseppe Ghislandi comparso di recente in un annuncio immobiliare a Mar del Plata, in Argentina. L’opera, già appartenuta al mercante ebreo Jacques Goudstikker, vittima delle spoliazioni naziste nei Paesi Bassi, è stata segnalata nei giorni scorsi dal quotidiano olandese Algemeen Dagblad all’interno delle immagini di una casa in vendita nella località costiera argentina.
Dopo la rimozione dell’inserzione, le autorità hanno avviato un’indagine per rintracciare il quadro, inserito nelle banche dati internazionali dedicate all’arte perduta e riconosciuto come bene sottratto alla collezione Goudstikker. Durante una perquisizione, tuttavia, la polizia non è riuscita a rintracciare l’opera.
Secondo l’Associated Press, l’immobile appartiene a Patricia Kadgien e al marito Juan Carlos Cortegoso. Kadgien è figlia di un gerarca nazista rifugiatosi in Argentina dopo la guerra. Su ordine di un tribunale federale, la coppia è stata posta agli arresti domiciliari mentre le ricerche del dipinto proseguono.
A svelarne la presenza dell’opera è stata una squadra di giornalisti investigativi olandesi del quotidiano Algemeen Dagblad, che da quasi dieci anni inseguivano le tracce del quadro. Tutto li conduceva a Friedrich Kadgien, alto ufficiale delle SS e consigliere finanziario di Göring, fuggito in Sud America con diamanti, gioielli e almeno due dipinti trafugati.
Nel 1978, alla morte di Kadgien, la villa a Mar del Plata passò alle figlie. Quando, pochi mesi fa, la casa è stata messa in vendita, il corrispondente argentino del giornale si è ritrovato a scorrere online le foto degli interni e, sorprendentemente, sul divano del salotto, campeggiava proprio il volto enigmatico della dama dipinta da Ghislandi. Le immagini sono state subito inviate all’Agenzia del Patrimonio Culturale dei Paesi Bassi, che ha confermato l’autenticità del dipinto.
Intervistati dal quotidiano argentino La Nación, Kadgien e Cortegoso hanno dichiarato di aver ereditato il Ghislandi. Parallelamente, la procura argentina ha sequestrato altre due opere appartenenti a un’altra figlia di Kadgien, per verificarne la provenienza: saranno analizzate per stabilire se anch’esse provengano da confische operate durante la Seconda guerra mondiale.
Una parte dei beni già individuati è stata restituita agli eredi di Jacques Goudstikker ma il ritrovamento in Argentina segnala come molte vicende rimangano ancora irrisolte, a 80 anni di distanza.
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