Categorie: Danza

Skrik di Adriano Bolognino, una coreografia del mal d’essere

di - 1 Settembre 2023

In quell’inizio, con tre danzatori di spalle che lentamente indietreggiano fino a scomparire lasciando in scena uno di loro in un assolo ansimante, sembra prendere una certa forma la frase di Edvard Munch: «I miei amici continuavano a camminare e io tremavo ancora di paura…E sentivo che un grande urlo infinito pervadeva la natura». Così il pittore norvegese, motivato da una profonda angoscia personale, descrisse le sensazioni che lo ispirarono per il suo celebre quadro L’urlo dall’origine fortemente autobiografica, diventato icona della sofferenza umana, individuale e collettiva, del Novecento. A dar vita a quel malessere, alle paure e insicurezze, di ciascuno oggi e sempre, è il coreografo Adriano Bolognino con Skrik (debutto a Bassano del Grappa nell’ambito di OperaEstate Festival), una scrittura coreografica non tesa a una narrazione descrittiva del dipinto, bensì astratta, con quella cifra stilistica dalla gestualità rigorosa e pulsante che va definendosi sempre più nel giovane autore, tradotta in una efficace sintesi simbolica per la MM Contemporary Dance Company di Michele Merola, ensemble ormai più che maturo e tra i migliori del panorama non solo nazionale.

Skrik, Adriano Bolognino, foto Riccardo Panozzo
Skrik, Adriano Bolognino, foto Riccardo Panozzo

Mantenendo il titolo norvegese, che fonicamente riporta a un suono sgradevole, un urto, una scossa, Bolognino evoca, tra smarrimento e struggimento, certi moti dell’animo imprimendoli, con una forte tensione, nei movimenti scanditi da un ritmo che conosce solo poche pause. Animati da una turbolenza emotiva, nei corpi dei danzatori dai rossi costumi – culotte e canotta –, ravvisiamo la distorsione degli elementi ritratti nel dipinto dall’incandescente atmosfera. Nei loro muscoli e nelle nervature, nel respiro all’unisono, nel ripetuto battersi il petto, nello scrollare a terra, il calore e il fuoco che vivificano braccia, mani, gambe e testa, sono espressi nel contrasto di linee, nei tratti dritti, curvilinei e serpentini della gestualità, nella morbidezza che a tratti interrompe le sequenze.

Skrik, Adriano Bolognino, foto Riccardo Panozzo
Skrik, Adriano Bolognino, foto Riccardo Panozzo

La musica del post-minimalista Max Richter è il paesaggio sonoro che nutre la danza di Skrik, instancabilmente corale, compatta, inframezzata da assoli e duetti. Tra velocità, pause, lentezze e ritmicità, e quell’urlo delle bocche appena accennato, Bolognino sembra aver tracciato emozionalmente l’accadimento intercorso per giungere a quel grido silenzioso nel quale potersi immedesimare. Grido di disperazione o di liberazione? Il finale con il gruppo schierato di spalle al pubblico, ingabbia un danzatore isolato nella sua irrefrenabile danza, mentre tutti, inermi, contemplano l’orizzonte di un paesaggio.

Skrik, Adriano Bolognino, foto Riccardo Panozzo
Skrik, Adriano Bolognino, foto Riccardo Panozzo

Articoli recenti

  • Libri ed editoria

Più libri più liberi 2025: la necessità del libro nel dibattito culturale contemporaneo

Fino all'8 dicembre Roma Convention Center – La Nuvola ospita l'edizione 2025 di "Più libri più liberi", la fiera nazionale…

5 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Otto mostre site specific per il 2026 – 2027 di Pirelli HangarBicocca: i protagonisti

Da Benni Bosetto a Rirkrit Tiravanija, passando per un omaggio a Luciano Fabro: annunciate le mostre che animeranno gli spazi…

4 Dicembre 2025 18:43
  • Progetti e iniziative

Biscardo for Arts: arte e cultura vinicola per scoprire i luoghi storici di Verona

Un viaggio in quattro cortometraggi per raccontare quattro luoghi storici di Verona attraverso la calligrafia, la scultura, la musica e…

4 Dicembre 2025 17:37
  • Fotografia

Fotografia come veicolo di consapevolezza sociale. Walter Rosenblum raccontato dalle sue figlie

In occasione della mostra al Centro Culturale di Milano, abbiamo incontrato Nina e Lisa Rosenblum, figlie del celebre fotografo americano…

4 Dicembre 2025 17:00
  • Teatro

Dracula, il sogno di un corpo immortale nella pièce di Sinisi e De Rosa

Andrea De Rosa porta in scena il Dracula nella scrittura di Fabrizio Sinisi: il Teatro Astra di Torino si tinge…

4 Dicembre 2025 14:34
  • Arte contemporanea

Le molte vite di Marina Abramovic in mostra a Vienna: intervista alla curatrice

Intervista a Bettina M. Busse, curatrice della prima grande retrospettiva austriaca dedicata a Marina Abramovic: in mostra all'Albertina Museum, le…

4 Dicembre 2025 13:06