Sorvolando il circuito locale del sottotitolo (rivista toscana di architettura), Opere tenta il dialogo interdisciplinare coinvolgendo, al fianco di architetti e progettisti, altri interlocutori che si muovono alla periferia dei sentieri dell’architettura costruita.
Il direttore Maurizio De Vita accenna nell’editoriale del primo numero alla volontà di percorrere spazi non esplorati, ignorati del territorio regionale. Si intendono spazi, naturalmente, non solo fisici, ma culturali, intellettuali, artistici. Luoghi della progettualità concreta ed effettuale ma anche territori dell’immaginario, dove non è imposta l’immanenza del mattone. Il comitato di redazione conta personalità attive nel panorama artistico-architettonico toscano – ma di rilievo internazionale – che hanno concretamente operato sui diversi piani del fare architettura, tra gli altri Andrea Branzi, Giancarlo Cauteruccio, Bruno Corà, Francesco Gurrieri, Daniel Soutif…
Il primo numero della rivista, che avrà cadenza trimestrale, presentato ufficialmente nel mese di giugno, si aggira intorno al tema del viaggio affrontato da diverse prospettive.
Una decina di interventi sonda la profondità delle connessioni tra il concetto astratto di viaggio e la percettività dell’architettura, tra la necessità di viaggiare e le strutture che presiedono alle partenze. Il viaggio alla ricerca delle immagini e alla scoperta della varietà formale delle risposte all’ambiente (Lino Centi); gli “oggetti architettonici” che sovrintendono al viaggio per eccellenza: le stazioni ferroviarie, dal concorso per l’Alta Velocità di Firenze al progetto di Rogers per la tranvia di Scandicci; l’escursus storico lungo le stazioni di posta dal XV secolo alla fine del Settecento.
Corà cura la rubrica In Situ nell’ambito della quale incontra artisti contemporanei particolarmente sensibili alla trattazione del paesaggio e dello spazio urbano: il protagonista nel primo numero è Daniel Buren. Seguono poi l’approfondimento sui musei (il Museo Piaggio di Pontedera) e sulle mostre (la grande antologica di Gianni Pettena e l’evento londinese dedicato a Superstudio).
Ancora, sono presenti nel numero alcune indagini sugli apparati architettonici toscani e la presentazione critica di alcuni progetti.
Immancabili, chiudono il numero una rubrica sulle novità editoriali e l’agenda dei convegni.
pietro gaglianò
Il maestro del pop Ed Ruscha reinterpreta uno dei paesaggi simbolo del suo immaginario trasformandolo in una tavoletta di cioccolato…
Ai Chiostri di San Pietro a Reggio Emilia, un percorso affascinante che attraversa il lavoro della grande fotografa Margaret Bourke-White:…
A Napoli, Studio Cervo apre le sue porte di laboratorio d’artista e invita sette autori a interagire con i propri…
Ripercorriamo insieme l'anno 2025 attraverso i fatti più significativi. Tra nomine, riforme, mostre, proteste e dinamiche internazionali che hanno inciso…
Le svolte della storia dell'arte, dal Trecento ai giorni nostri, attraverso 45 opere selezionate dalla collezione della Fondazione Carit: la…
Zehra Doğan, Silvia Mariotti, Ingrid Hora ed Elisa Giardina Papa sono le quattro artiste che animeranno la programmazione 2026 del…