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Jeremy Deller e Rirkrit Tiravanija. Il Centro Pecci di Prato presenta il programma per la Primavera 2019

di - 3 Aprile 2019
Diversi linguaggi e molteplici punti di vista, museo come luogo di scambio, produzione e promozione culturale, tra arte visiva, design e moda, performatività e teatro, con una particolare attenzione per la musica: al Centro Pecci di Prato la Primavera inizia il 18 aprile, con due nuovi progetti espositivi. Per Wiltshire Before Christ Jeremy Deller, il marchio Aries e David Sims, hanno lavorato insieme alla realizzazione di una mostra, di una capsule collection di abiti e di un libro partendo dalle suggestioni offerte dal sito neolitico di Stonehenge, già protagonista di un’opera di Deller del 2012, Sacrilege, un’installazione che riproduceva in scala 1:1 il sito archeologico sotto forma di strutture gonfiabili per il gioco dei bambini, facendolo diventare un’attrazione da luna park. Nel progetto che sarà presentato il 19 aprile a Prato, Deller indaga, attraverso il riferimento a un simbolo dell’antichità più remota, l’attrazione esercitata da millenni sull’uomo dal misticismo e dalla simbologia pagana, e la profondità dei concetti di identità, tempo e luogo, senza però rinunciare ad accostarli alla pop culture. Sofia Prantera, la mente creativa del marchio Aries, e David Sims hanno invece lavorato a oggetti e capi d’abbigliamento e a shooting che vedono Stonehenge e Avebury come set di uno shooting di moda, riprodotti in mostra su grandi lightbox. Rirkrit Tiravanija presenta invece Tomorrow Is the Question, che riunisce due progetti che ruotano intorno all’idea di futuro e alla necessità di interrogarsi sul destino del nostro pianeta e dell’umanità: il primo è la grande installazione da cui la mostra prende il titolo, che riattiva Ping Pong Society dell’artista slovacco Július Koller (1939-2007) che installò tavoli da ping-pong in uno spazio espositivo e invitò i visitatori a giocare, con l’obiettivo di coinvolgere e stimolare le persone verso nuove occasioni di pensiero attivo, in questo caso indirizzato a una riflessione sull’ambiente e sul contesto culturale, mentre il secondo lavoro, Untitled (Remember JK, Universal Futurological Question Mark U. F. O.), è una fotografia di un insieme di persone disposto a formare un grande punto interrogativo nella Piazza delle Carceri di Prato. Si tratta infatti della rimessa in scena di Universal Futurological Question Mark [U.F.O.], che, sempre Koller, realizzò nel 1978. Completa l’intervento di Tiravanija a Prato Fear Eats the Soul, la grande bandiera che sventola davanti all’entrata del museo.

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