exibinterviste: le gallerie specializzate in fotografia | Facchinato Image Gallery

di - 11 Aprile 2002

Una breve presentazione del vostro spazio
Si tratta di un grande loft creato col recupero di una struttura degli anni trenta, che fungeva da deposito di granaglie. Esternamente sono stati conservati i mattoni a vista; l’interno, in legno e mattoni bianchi, ha un’area soppalcata a ballatoio.

Quando avete iniziato ad interessarvi di fotografia?
Ho cominciato a lavorare con la fotografia negli anni 70, come reporter in un quotidiano negli anni 80, ho collaborato con la Condè Nast, in qualità di fotoreporter e pubblicista. Ho firmato libri fotografici e campagne di moda.
Nel 1988 ho cominciato ad esporre i lavori di giovani fotografi nel mio studio, trasformandolo pian piano in galleria.

Commercializzare la fotografia in Italia è ancora un lavoro da pionieri, come vi siete organizzati per andare incontro ad un mercato cosÏ giovane?
Ho cercato in questi anni di formare nel pubblico bolognese una sensibilitĂ  nei confronti della fotografia.
Ho chiamato docenti universitari a tenere lezioni di Storia della Fotografia. Siamo un’associazione culturale senza fini di lucro, quindi non ci siamo fino ad ora preoccupati dell’aspetto commerciale.
Penso però che oggi i tempi siano maturi per creare un mercato anche in Italia, sull’esempio degli Stati Uniti, della Francia e dell’Inghilterra. L’Italia ha avuto grandi fotografi, che purtroppo sono quasi sempre stati tenuti fuori dai musei, ma che ora finalmente sono di moda e vengono esposti e venduti anche all’estero (per fare un esempio bolognese, posso citare Nino Migliori)…

Avete preferenze o specificità sul tipo di materiale che trattate (b/n, colore, vintage, stampe ai sali d’argento, digitale, etc.)
Rispetto ai materiali vigevano fino a poco fa regole molto rigide, che stanno saltando per l’avvento del digitale. Una volta i musei accettavano solo stampe a colori Cibachrome (sostituito poi dall’Ilfochrome), perché era l’unico materiale che garantiva una durata nel tempo. Le stampe in bianco e nero
“al platino” o ai sali d’argento “virati al selenio” dei primi dell’8OO sono rimaste sostanzialmente inalterate fino ad oggi e lo resteranno ancora a lungo se conservate in modo corretto; in futuro si troverà il modo per conservarle per sempre.
L’avvento del digitale ha sconvolto le cose e non sono in grado di dare un giudizio sugli innumerevoli materiali in commercio, troppo recenti per valutarne la durata

Chi l’acquirente tipo?
L’acquirente tipo è il collezionista d’arte che ha cominciato, sull’esempio dei musei e delle biennali, ad occuparsi di fotografia. Generalmente in questo caso compra un ‘nome’ famoso.
Nel mondo dell’arte, come nella moda, la ‘firma’ è un valore, come lo era il sigillo del vescovo nel Medioevo quando furoreggiava il commercio delle reliquie (questa è un’osservazione di Ermanno Cavazzoni che mi ha divertito molto e che cito volentieri).
I giovani invece si avvicinano alla fotografia senza pregiudizi e comprano ciò che piace loro, ciò che è bello tenere appeso in casa.

Quali sono gli artisti che rappresentate?
Tra i fotografi che espongo posso citare : Flavio Favelli, Manuel Dallerba, Davide Tranchina, Roger Ballen, Clemens Kisselbach, Inge Feltrinelli, Yoshie Nishikawa, Jack Spencer, Agata Osti, Andrea Degli Esposti, Elisa Pavan, Luca Capuano, Alice Fiorilli, Alicia Erba, Marco Sanges ecc

Cosa propone il vostro spazio a chi decidesse d’investire meno di mille euro per avvicinarsi alla fotografia?
Il mio consiglio a chi vuole investire in fotografia senza grosse spese, è di comprare opere di giovani seguendo il proprio istinto.
Se un autore appassiona significa che avrà la forza per imporsi. Raccomando però ai neofiti del collezionismo fotografico di controllare che le opere siano titolate e firmate dall’autore e numerate se fanno parte di una tiratura. Devono inoltre recare la data di ripresa e quella di stampa se diversa.
Buona norma è richiedere alla galleria un’autentica che riporti le misure e una breve descrizione dei materiali usati.
Solo nel caso di foto d’epoca (vintage) la firma non è richiesta, perché fino agli anni settanta i fotografi non usavano firmare le opere, se non nei casi, molto rari allora, di mostre; le timbravano invece con timbri a secco o a inchiostro.

Sono tanti i giovani autori che cercano spazi per entrare nel mercato, quale strada seguire?
Ai giovani fotografi consiglio di presentarsi alle gallerie o ai critici con dei progetti e non con delle generiche “belle foto”. Devono cioè dimostrare di lavorare secondo un’idea che rispecchia una visione originale e autonoma del mondo.

Sappiamo tutti che organizzare una esposizione non è facile, accordi, disaccordi, imprevisti dell’ultimo minuto, qualche aneddoto?
Uno per tutti. Dopo aver lavorato giorni per scegliere da un vasto archivio le foto da esporre, arrivati finalmente alla conclusione, l’artista ha estratto un pendolo e fattolo oscillare sulle immagini ha esclamato: Ma queste non hanno energia!!! Tutta la mostra è stata cambiata.

La vostra ultima mostra di fotografia?
‘Geografie’. 4 personali di: Luca Capuano, Manuel Dallerba, Marco Sanges, Silvia Sgualdini a cura di Viviana Gravano.

La vostra prossima mostra fotografica?
Tazio Secchiaroli e il cinema

Daniele De Luigi


Sappiamo tutti che il mercato della fotografia in Italia, e la sua promozione, è una realtà relativamente nuova e, salvo in rari casi, poco nota sia per quanto riguarda gli autori che per gli operatori del settore.
Uno dei miei obiettivi, da quando ho assunto l’incarico di gestire questo settore, è sempre stato quello di mettere in risalto l’importanza della fotografia intesa non solo come media o strumento di lavoro ma proprio per la valenza artistica che merita.
Nasce da queste considerazioni l’esigenza di dare una voce agli operatori del settore, sopra tutto per approfondire insieme cosa sia la fotografia in Italia oggi.
Sono state invitate a partecipare la maggior parte delle gallerie, a noi note, che hanno destinato buona parte della programmazione, anche con fini commerciali, alla fotografia, e se qualcuno non fosse stato contattato potrĂ  sempre scrivermi (m.chelucci@exibart.com).

Image Gallery – Bologna.
via Zanardi 51- 40131 Bologna
Diretta da Daniela Facchinato.
tel.+39-051-6344649 fax. 051-6343568
E-mail: daniela@imagegalleryonline.com
Sito web : www.imagegalleryonline.com


Exibinterviste: le Gallerie specializzate in fotografia

Dryphoto Arte Contemporanea

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