“Leggiamo poco e non creiamo immagini dentro di noi”. Intervista a Mimmo Jodice sulla relazione tra tempo, immagine, fotografia

di - 2 Agosto 2023

Fino al 7 gennaio, la sede delle Gallerie d’Italia di Piazza San Carlo, a Torino, ospita Mimmo Jodice Senza tempo, la mostra dedicata al lavoro di uno dei maggiori e più significativi maestri della fotografia italiana e internazionale. L’esposizione, curata da Roberto Koch, si compone di ottanta opere realizzate dal 1964 al 2011, più un documentario firmato da Mario Martone. Nato a Napoli nel 1934 e noto in tutto il mondo, Mimmo Jodice pensa la fotografia in tutto e per tutto come arte contemporanea. Sempre esaltando la dimensione interiore dell’immagine, la sua scandita e lenta temporalità, ne mette in evidenza le caratteristiche di espressività profonda e poetica. Jodice gira intorno alle immagini, le guarda, le usa; nella loro dimensione fisica e cartacea, persino le distrugge, per poi ricomporle donando loro una vita nuova e inattesa, e generando attraverso di esse una nuova dimensione di realtà. Le sue parole, profonde e bellissime, raccontano il suo pensiero e la sua arte, in questa intervista.

Mimmo Jodice. Foto di Daniele Ratti

Qual è il rapporto tra tempo e fotografia?

Per me quello della Fotografia è sempre stato un tempo lungo, lento. Parto da un progetto: può essere un’inchiesta sul lavoro minorile oppure sulle industrie e gli operai, un racconto sulla scultura, il mare, il vuoto. La prima cosa è trovare i luoghi che possano aiutarmi a realizzare il progetto. Cammino molto, torno più volte nello stesso posto, osservo il modo in cui cambia la luce. Poi comincio a fotografare. Non ho lo scatto facile, faccio una foto, poi forse torno per vedere come la luce ha cambiato la percezione del posto. Il mio caro amico filosofo, Paul Virilio, mi diceva sempre: <<Mimmo, nous sommes lentes, nous n’aimons pas la rapidité>>. Ecco: il mio è un tempo lento, lentissimo.

In che modo la fotografia esalta la dimensione onirica nell’esperienza del reale?

Uno stesso luogo cambia con la luce: un volto, un corpo, una scultura, una strada diventano altro, se tu scegli seguendo un tuo pensiero, un tuo sogno.

Mimmo Jodice, Atleti dalla villa dei papiri,1986

La sua opera esalta la qualità introspettiva dell’immagine. Nell’epoca contemporanea, in cui siamo invasi da una incontenibile quantità di immagini, qual è il valore profondo di questa qualità?

È vero che siamo circondati, inseguiti, storditi dalle immagini. Penso che questo capiti anche perché leggiamo poco e non creiamo immagini dentro di noi. Sono un solitario, amo la musica classica ed amo passeggiare alle prime luci dell’alba. Forse è così che creo, trovo immagini intime, silenziose.

Vorrei sapere di più della collaborazione con Martone. Com’è stato lavorare con lui e che cosa troveremo nel documentario da lui realizzato sulla sua opera?

Conosco Mario da sempre: siamo ambedue napoletani ma lui è molto più giovane di me. L’ho amato ed ammirato sin dal suo primo lavoro: mi colpì il suo Tango Glaciale alla Biennale di Venezia del 1982 (spero di ricordare bene…). Ho visto tutti i suoi film e la mia ammirazione per lui è cresciuta in modo infinito. Questa collaborazione con Mario mi è sembrata un dono: io sono totalmente imbranato ma lui è paziente, affettuoso ed ha grande intuito. Mario sta ancora lavorando su di me; è ancora presto per dire quali saranno le sue scelte e come sarà il suo racconto.

Natura, Opera 12, Marsiglia 1987 – Mimmo Jodice

Articoli recenti

  • Mostre

Alice Neel. I am The Century, a Torino la sua prima retrospettiva italiana

Alice Neel. I am The Century, è la prima retrospettiva in Italia dedicata alla pittrice statunitense, a cura di Sarah…

7 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Le mostre da non perdere a dicembre in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

6 Dicembre 2025 21:00
  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30