Categorie: Fotografia

Mollino: la fotografia messa a nudo, anche

di - 24 Novembre 2020

“Dalla camera oscura può nascere un mostro irriconoscibile oppure, parimenti cercato, un angelo destinato a continuare per chissà dove il suo volo, il suo ritmo di vita che in realtà fu un istante non suo, ma di chi l’ha saputo astrarre per dargli ben altra realtà vitale”, affermava Carlo Mollino.

Noto a tutti per la sua straordinaria opera nell’architettura e nel design del XX secolo, Carlo Mollino è stato anche un sofisticato intellettuale e un incredibile poeta dell’immagine. Amava la fotografia, la praticava come se l’immagine fotografica fosse traccia di un sentimento per la vita che si materializzava nell’istante dello scatto e nel successivo sviluppo. Le sue parole citate qui sopra ammantano l’atto del fotografare di un’aura poetica, con riferimenti indiretti (chissà se cercati) alle Elegie Duinesi di Reiner Maria Rilke – il mostro o l’angelo sono l’espressione di un’epifania, di un gesto ogni volta magico grazie al potere del fotografico di trasformare la poesia in vita reale.

Enoc Perez, Brigitte Schindler, Carlo Mollino, Mollino/Insides, Collezione Maramotti, 04.10.2020 – 16.05.2021, Ph. Roberto Marossi

Il duplice merito della mostra “Mollino/Insides” – presentata alla Collezione Maramotti di Reggio Emilia, in collaborazione con il Museo Mollino di Torino – è di vedere, al di fuori dalla casa-museo dell’artista, una raccolta pregna d’incanto e di mistero dei suoi nudi e seminudi femminili fotografati tra il 1956 e il 1972; e, al contempo, di leggere una selezione di pensieri e riflessioni dell’artista sul linguaggio fotografico nelle pagine del raffinato catalogo edito da Silvana Editoriale.
Quest’anima parallela di Mollino, meno conosciuta e messa in luce in questo progetto, rivela un intelligente lavoro di critica sulle intenzioni e i significati dell’atto fotografico nel suo potenziale di disvelamento della realtà esteriore e interiore. Un’indagine concettuale, una ricerca inedita per l’autore, accompagnata dal sentimento, di cui lui parla spesso in riferimento all’inconscio con rimandi al Surrealismo e al perturbante freudiano.

Enoc Perez, Brigitte Schindler, Carlo Mollino, Mollino/Insides, Collezione Maramotti, 04.10.2020 – 16.05.2021, Ph. Roberto Marossi

In mostra le piccole fotografie a colori e in bianco e nero dei corpi femminili, seducenti nelle loro pose erotiche, raccontano quanto il topos surrealista sia stato trasposto e sviluppato sul piano concettuale al livello di “verità dell’immagine”, privato dei simbolismi onirici.
In queste opere Mollino ci presenta un femminile che non è solo espressione di godimento estetico (un genere di fotografia erotica già molto in voga dagli inizi del XX secolo); ci dona anche la sua originale lettura di un tema rilevante nella ricerca fotografica degli Sessanta-Settanta, quel movimento di sguardi che s’instaura tra chi guarda (l’autore, noi spettatori), chi è guardato (il soggetto fotografico) che a sua volta guarda noi. Un gioco degli sguardi attivato con l’invenzione della fotografia e che oggi è un nostro automatismo inconscio, il quale genera ad ogni nuova fotografia una relazione tra chi osserva (spia) e chi offre se stesso allo sguardo e all’immaginario pubblico.

Le fotografie sono state allestite in una stanza che ricorda un elegante boudoir o una Wunderkammer moderna, creata appositamente dalla Collezione Maramotti per restituire il senso del suo lavoro: in questo luogo raccolto noi siamo i segreti voyeur di una fantasia di Mollino, gli osservatori silenziosi di un mondo intimo, nascosto da cui emerge il suo rapporto con il femminile.
L’installazione poi ha un’eco che ci porta a pensare al lavoro di Marcel Duchamp Étant donnés: 1) la chute d’eau 2) le gas d’eclairage (1946-66) e all’opera concettuale di Giulio Paolini Giovane che guarda Lorenzo Lotto (1967), entrambe incentrate sull’atto del guardare e del punto di vista (chi sta guardando chi?).

Enoc Perez, Brigitte Schindler, Carlo Mollino, Mollino/Insides, Collezione Maramotti, 04.10.2020 – 16.05.2021, Ph. Roberto Marossi

Sfogliando il catalogo diverse sono le citazioni di Mollino che colpiscono per l’analisi lucida con cui riflette sulla natura della fotografia di saper creare una copia (un modello della realtà) che è anche originale a se stante – un’immagine altra, un doppio distante tuttavia dal modello iniziale.

“Il ‘taglio’ ottenuto con l’inquadratura tendenziosa di un frammento di mondo nel mirino oppure con le forbici dall’ingrandimento finale, cioè dall’ablazione di un ‘intorno’ perturbante e discorde, crea una immagine che non ha più nulla in comune con il modello predisposto o d’occasione”, si legge ancora nelle parole di Mollino in catalogo.

La mostra offre anche la possibilità di scoprire due lavori inediti dedicati a Mollino e realizzati espressamente per la Collezione Maramotti. Enoc Perez espone un gruppo di grandi dipinti, suggestivi nelle atmosfere rarefatte e oniriche degli ambienti del Museo Casa Mollino, che ritraggono la dimensione fantasmatica di un luogo intriso di memorie. La stessa casa diventa per Brigitte Schindler espressione di uno sguardo iper-realistico sugli interni che, da un gioco di riflessi e specchi,ci svela dettagli intimi e rivelatori della personalità di un grande artista dell’immagine.

Storica d’arte contemporanea e curatrice indipendente. Attualmente è direttore dell’ISIA di Faenza, scuola universitaria di alta formazione nel campo del design, dove insegna anche Storia dell’Arte Contemporanea e Antropologia culturale. Insegna altresì all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove tiene un corso sulla curatela presso la Laurea Magistrale in Didattica dell’Arte. È corrispondente per Exibart e Flash Art. Dal 2009 al 2013 ha collaborato con Frieze. Fa parte del comitato scientifico della Biennale del Disegno di Rimini.

Articoli recenti

  • Musei

Il Grand Egyptian Museum e il battito di Giza: un museo che genera futuro

Tra rampe, laboratori e un ecosistema culturale in metamorfosi, il Grand Egyptian Museum diventa il cuore pulsante di una nuova…

24 Dicembre 2025 12:32
  • Beni culturali

Il problema dei capolavori dell’arte in prestito? Una soluzione ad altissima definizione

Copie in altissima definizione di importanti opere d’arte, realizzate dai musei con Save the Artistic Heritage, promettono di risolvere il…

24 Dicembre 2025 11:30
  • Progetti e iniziative

SAFAR: San Lorenzo Art Disctrict apre un ponte tra arte italiana e algerina

La residenza romana di FWAD promossa da SALAD San Lorenzo Art District si è conclusa con una mostra che ha…

24 Dicembre 2025 10:30
  • Mostre

Björk torna a casa: in Islanda aprirà una grande mostra dedicata all’icona pop

Alla National Gallery of Iceland di Reykjavik, BjĂśrk presenterĂ  una nuova mostra scandita da installazioni immersive: per la prima volta…

24 Dicembre 2025 9:30
  • Mercato

Buon Natale, Charlie Brown! Con un nuovo record d’asta

Charlie Brown trasporta il suo piccolo albero di Natale negli ultimi momenti del classico natalizio del 1965, e fissa un…

24 Dicembre 2025 9:00
  • Mostre

Corpi evanescenti e drappeggi classici: la magia notturna di LaMonte al Museo Correr

Fino al 28 febbraio, nelle Sale Canoviane del Museo Correr a Venezia, le sculture in vetro di Karen LaMonte dialogano…

24 Dicembre 2025 0:02