La Galleria d’Arte Contini, fondata da Stefano Contini nel 1979, ha saputo entrare in un intenso dialogo con artisti, collezionisti e pubblico internazionale e evolvere continuamente, arrivando ad aprire cinque sedi espositive tra Venezia e Cortina d’Ampezzo per un totale di oltre mille metri quadrati di esposizione in cui presenta opere di artisti di levatura internazionale e storicizzati, da Christo a Robert Indiana, passando per Zoran Music, Fabrizio Plessi, Julian Schnabel, Marc Quinn e molti altri, mentre ne promuove e sostiene mostre e progetti in Italia, come il Museo Mitoraj d’imminente apertura a Pietrasanta, e all’estero.
«Negli ultimi 40 anni ci sono stati mutamenti di una rapidità unica. Basti pensare che 40 anni fa non esistevano i cellulari, internet, i computer erano agli arbori, quindi tutto era affidato all’iniziativa del singolo e alla sua conoscenza dell’arte e della storia dell’arte.
Oggi sono prolificate le proposte d’arte degli artisti, e più che i valori veri e propri spesso conta la comunicazione e gli stereotipi. Il 50% delle transazioni d‘arte oggi viene fatta via internet, e il collezionista spesso contatta la galleria a cui affidarsi grazie alla sua storia alla fiducia acquisita negli anni. È ovvio anche che alla base ci devono essere proposte serie e di artisti di fama e conosciuti a livello nazionale e internazionale».
«Le due realtà di Venezia e Cortina sono complementari. A Venezia – in condizioni normali- vi è un affluenza soprattutto internazionale, mentre a Cortina si abbassa l’indice di intenzionalità, ma bisogna tenere presente che sia il collezionista italiano che quello straniero, oggi grazie ai mezzi di comunicazione sono molto più vicini, e quindi gli artisti che rappresentiamo a Venezia sono apprezzati anche a Cortina».
«Arlati mi permetto di ricordare che uno dei pochi artisti entrato nel Guinness dei primati per avere realizzato la più grande opera d’arte pittorica al mondo avendo colorato 5 grattacieli a mostra…quindi meglio di ogni altro poteva rappresentare un’immagine nella facciata del prestigioso Hotel Cristallo.
Il tutto nasce da una rielaborazione di un’esperienza fatta nel Campanile di San Marco a Venezia che ha avuto un grande successo, e ci sembrava perfetta per omaggiare le bandiere del mondo in una occasione di così prestigiosa per Cortina».
«Sicuramente è in atto uno stravolgimento del mercato dell’arte e nella gestione dell’attività di galleria. Siamo stati costretti per periodi a chiudere le gallerie, in toto o parzialmente, e a sviluppare l’aspetto telematico.
Nel nostro caso specifico sia grazie agli artisti internazionali che abbiamo il piacere e onore di rappresentare (Fernando Botero, Igor Mitoraj, Julio Larraz, Manolo Valdés, Pablo Atchugarry, Park Eun Sun, Enzo Fiore, Mario Arlati, Carla Tolomeo…), che grazie alla lunga attività svolta dalla Galleria per tanti anni all’estero, ci ha permesso di poter continuare la nostra attività senza eccessivi scossoni. Direi che le nostre performance anche in questo anno rimangono al di sopra di ogni più ottimistica aspettativa».
«I progetti nel prossimo futuro sono innumerevoli, poiché si vanno a sommare quelli che l’anno passato ci ha obbligato a sospendere. Quindi abbiamo in previsione l’apertura del Museo Mitoraj a Pietrasanta, una mostra di Mitoraj in Spagna, a Valencia, una in un museo olandese, una mostra di sculture monumentali di Park Eun Sun sul lungomare di Viareggio, poi da settembre una sua mostra sarà ospitata nella nostra sede di Venezia, Manolo Valdés a luglio sarà la scenografia del concerto di Andrea Bocelli al Teatro del Silenzio, più altre attività che stiamo definendo».
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Buongiorno, mi farebbe piacere se visionasse i miei quadri