Opere pittoriche che prendono forma di scultura, in rilievi che sembrano voler riprodurre un flusso costante di movimento, come se onde sonore fossero fissate sulla tela: così possono apparire i lavori di Carlo Rea, esposti nella sua prima personale londinese presso Tornabuoni Art London, fino al 23 gennaio 2019.
“Forms and harmonies” è il titolo della mostra, che immediatamente sintetizza l’essenza delle tavole di Rea – realizzate con l’utilizzo di materiali poveri (gesso, legno, ceramica, garza), in un continuum ideale del dopoguerra italiano – attraverso un richiamo sia all’estetica sia al mondo vasto di esperienze artistiche dell’autore, innanzitutto la musica classica e contemporanea come violista e violinista, anche nell’Orchestra Sinfonica dell’Accademia di Santa Cecilia.
Del resto la contiguità delle due espressioni artistiche, quella visuale e quella musicale, è in particolare esplicitata nell’installazione sonora Senza Titolo (Coppia di diffusori), del 2018.
Sempre più noto in Italia, molto apprezzato soprattutto in Francia sin dagli anni Novanta grazie a mostre collettive e personali, Rea viene ora proposto al pubblico britannico e quindi alla ribalta internazionale con questa esposizione londinese, in uno dei luoghi classici per la grande arte italiana del Novecento. Non a caso nel catalogo della mostra è presente l’intervento di Bruno Corà, curatore e presidente della Fondazione Alberto Burri di Città di Castello, che mette in evidenza tra l’altro come il tema del tempo e del suo scorrere sia distintivo dell’arte di Rea, tra flusso dell’eternità e cattura dei singoli istanti: nelle sue opere, così come nelle musiche di Luciano Berio o di Salvatore Sciarrino, amate dall’artista. (Anna Gorini)
Carlo Rea “Forms and armonies”
Tornabuoni Art London
46 Albemarle Street
www.tornabuoniart.com
Fino al 23 gennaio 2019