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Il Broad Museum di Los Angeles ha lanciato una nuova serie di video a dir poco onirici, dedicati all’opera più visitata, suggestiva e instagrammata della sua prestigiosa collezione d’arte contemporanea: avrete già capito che si tratta della Infinity Room di Yayoi Kusama. Che ovviamente non sarà visitabile di persona fino alla riapertura del Broad Museum – chiuso a causa dell’emergenza Covid-19 – ma in cui potremo immergerci virtualmente grazie a Infinity Drone. Con la collaborazione di famosi musicisti e sound designer, Infinity Drone presenta una nuova modalità contemplativa per attraversare l’ambiente immersivo immaginato da Yayoi Kusama, anche a distanza.
Chiaramente, per sperimentare appieno questa nuova possibilità, sarà meglio dotarsi di uno schermo ad alta risoluzione e di un impianto stereo potente. Nel caso di vicini poco sensibili all’arte – o troppo sensibili di udito – anche delle cuffie dovrebbero andar bene. Quelle che avete usato per fare la prova dell’8D (ma quella è una mascherina che ride?) dovrebbe andar bene.
Curata da Ed Patuto, direttore della sezione di audience engagement del museo – sì, al Broad di Los Angeles pensano anche a questo – e da Darin Klein, associate director del programma di eventi, Infinity Drone presenta già due puntate, in cui le riprese dell’iconica installazione di Kusama sono accompagnate dai brani di Geneva Skeen e Josiah Steinbrick. E il progetto continuerà con tanti altri autori, esplorando generi anche molto diversi, tra elettronica, ambient e anche pop, per far emergere tutte le vibrazioni della Infinity Room. «Le persone sperimentano la spiritualità in molti modi diversi. Introducendo una varietà di approcci musicali, speriamo di fornire una serie di modi per approfondire alcuni aspetti del lavoro di Kusama», ha spiegato Patuto.
Chiaramente, l’esperienza diretta dell’opera d’arte, lì e in quel momento, è un aspetto fondamentale della fruizione estetica ma non è detto che non sia possibile aprirsi ad altre tipologie di ricezione. «L’Infinity Room è stata pensata per essere vista di persona», ha ammesso Patuto. Ma, in fondo, è anche una questione di curiosità. In questo caso, poi, il dialogo tra l’opera e il suono produce un’altra opera. Anche perché, per entrare fisicamente nella Infinity Room del Broad è necessaria una prenotazione e, una volta superata l’agognata soglia, ci si può sostare solo per 45 secondi. Basteranno per raggiungere l’illuminazione? Non possiamo saperlo ma di certo è il tempo utile per scattare una bella fotografia per Instagram.
In ogni caso, possiamo anticiparvi una notizia che tutti gli innumerevoli fan di Kusama, almeno quelli legati alla dimensione corporea della fruizione, stavano aspettando con trepidazione. L’apertura della grande mostra al Giardino Botanico di New York, originariamente prevista per il 9 maggio, è stata spostata di un anno, alla primavera del 2021. «La passione che io e quelli del New York Botanical Garden abbiamo riversato in questa mostra sta ancora bruciando. Spero che voi tutti possiate aspettere», ha dichiarato la stessa Kusama.
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