Ci sono testi necessari. Le Allgemeines Künstler Lexicon, che vennero redatte agli inizi del Novecento e di cui sta uscendo, da un decennio a oggi, la riedizione; il Dizionario Biografico degli italiani che -con qualche inciampo- cerca di completare gli ultimi tomi di aggiornamento. E la mole di materiale e di corrispondenze enorme dilata all’infinito queste pur meritorie imprese editoriali. Dunque l’uscita di un dizionario territoriale come è quello degli artisti liguri, prima nel ’91, con un’appendice nel ’94, una versione CD nel ’98, e infine oggi, con voci e testi ancora incrementati dall’autore, fa fronte alle inevitabili lacune che intercorrono tra stesura, la pubblicazione e le appendici delle altre opere monumentali come le Allemeines e la Treccani. I limiti geografici -la Liguria- e cronologici -il XX secolo- del Dizionario , sono la migliore garanzia di completezza: quasi duemila nomi, comprese le nuove generazioni di artisti. La curiosità di quest’impresa ligure poi non è solo nei numeri delle ristampe -quattro edizioni in soli dieci anni- ma soprattutto nell’intera regia di un archivio di arti visive come questo, nella stesura delle biografie e delle bibliografie che spetta a uno staff tecnico e alla cura di un solo autore, il critico Germano Beringheli. Un signore d’altri tempi, Beringheli, coltissimo e amabile conversatore, che vive d’arte dal dopoguerra, come studioso e come critico. Questa è la sola occasione in cui il critico rinuncia alla prosa erudita, al gusto per le citazioni, in favore, come è giusto, di una schedatura essenziale. Il Dizionario lui lo chiama “inventario che ambiziosamente consegna all’uso manualistico e alla conseguente riflessione”, per noi tutti è lo strumento essenziale da tenere sul tavolo di lavoro, pronto all’uso. Sì, perché basta sfogliare il catalogo di una qualsiasi mostra di artisti liguri del Novecento, andare al profilo del pittore o dello scultore in questione per riconoscervi quasi ineluttabilmente -una frase, quelle parole non virgolettate, perfino le bibliografie- lo stile di Beringheli: fin troppo letterario e autorevole per essere copiato, all’occorrenza, da chicchessia. Di questo, con l’autore, ci scusiamo.
articoli correlati
Arte e Critica
Scandalo: falso Vrubel a Genova
Raffaella Fontanarossa
BOOKS, il festival dedicato ai libri d’arte e d’artista, torna dal 24 al 26 maggio, nella Sala delle Ciminiere del…
L'installazione relazionale al MudaC di Carrara permette di osservare il mondo da lontano grazie alla presenza di due periscopi, riflettendo…
Questa settimana, a New York, il suo "16:10" ha fissato il record di $ 1,8 milioni. Ecco i traguardi d'asta…
Le iconiche sale del Cocoricò di Riccione, tempio della dance e della techno dagli anni ’90, ospiteranno le opere di…
La performance di Mercedes Azpilicueta a Brembate, i lavori di Chiara Gambirasio a Castione della Presolana, l'installazione di Sonia Boyce…
Dopo le grandi vendite newyorkesi, le majors si sfidano a colpi di arte moderna e contemporanea sul territorio italiano. Lucio…