Categorie: Libri ed editoria

libri_saggi | Dipinti e lacrime | (bruno mondadori 2009)

di - 16 Marzo 2009
Ci si commuove al cinema, a teatro, leggendo un libro oppure ascoltando l’aria di un’opera o il tema di una canzone. Ma piangere di fronte a un quadro? L’indagine di James Elkins parte da questa domanda, con appelli su giornali e riviste, alla ricerca di persone disposte a raccontare le loro commozioni di fronte a un dipinto.
Sulla base delle oltre 400 risposte raccolte, tra cui si annovera quella di uno scettico Gombrich, si scopre che la storia dell’arte è attraversata da un fiume di lacrime, che sebbene abbia un suo corso carsico, per lo più nascosto alla vista, ispira le reazioni di spettatori diversi per cultura ed estrazione sociale, di fronte a opere che vanno dalla Nike di Samotracia agli Andachtsbilder medievali, da Caravaggio a Friedrich, e soprattutto a Mark Rothko, la cui cappella di Houston è una sorta di cattedrale delle lacrime sulla pittura del XX secolo.
Dipinti e lacrime non costruisce una teoria sul pianto, ma preferisce arrestarsi di fronte all’incomprensione degli stessi spettatori commossi, delineando un racconto delle lacrime sulla pittura e della loro scomparsa. Prima del Rinascimento, le risposte emotive alla visione dei dipinti non erano soltanto all’ordine del giorno, e in seguito nel tardo Settecento venivano addirittura ritenute fondamentali per valutare la qualità di un quadro. Con il XX secolo, la commozione diventa una risposta ingenua e inadeguata a uno stimolo essenzialmente intellettuale.

Il saggio procede pertanto cautamente, consapevole di muoversi sul terreno insidioso di un sentimentalismo per lo più esecrato dagli studiosi. Ma per Elkins, al contrario, è proprio questo improvviso distacco e disinteresse a dar senso alla sua ricerca. Anche perché le lacrime sono gli unici testimoni che abbiamo delle forti reazioni che agitano gli spettatori di fronte alle opere d’arte.
In questa rassegna alla riscoperta delle lacrime, s’individuano tre principali aree tematiche su cui insistono le motivazioni date da chi s’è commosso: un senso sfasato del tempo, l’“astanza” del dipinto, ovvero la sua capacità di esserci pienamente invadendo all’improvviso tutto il campo esperienziale, e all’opposto l’assenza, il sentimento di un’irrimediabile mancanza, il vuoto dipinto. Aree che hanno in comune uno stesso terreno, come Elkins spiega quasi con circospezione: hanno a che fare con il grande rimosso del Novecento, ovvero la dimensione spirituale e religiosa dell’arte contemporanea, come lascia intendere, tra l’altro, una citazione da Rothko: “Quelli che piangono di fronte ai miei quadri, fanno la stessa esperienza religiosa che ho fatto io mentre li dipingevo”.

Si tratta di epifanie che avvengono all’improvviso, quando gli spettatori smettono l’armatura intellettuale che li riveste e si lasciano trasportare da ciò che hanno di fronte agli occhi. Un coinvolgimento ormai raro e che rimane un mistero. Elkins, infatti, piuttosto che filosofeggiarne modi e possibilità, preferisce concludere con alcuni consigli pratici per guardare i dipinti in modo diverso. Ed esserne magari commossi.

articoli correlati
Rothko alla Tate Modern
Orfani del divino?
link correlati
La Rothko Chapel
Il sito dell’autore

stefano mazzoni

la rubrica libri è diretta da marco enrico giacomelli


James Elkins – Dipinti e lacrime. Storie di gente che ha pianto davanti a un quadro
Bruno Mondadori, Milano 20092
Pagg. 296, € 26
ISBN 9788842498858
Info: la scheda dell’editore

[exibart]

Visualizza commenti

  • Il cuore degli uomini si è ghiacciato.
    Troppa tv,videogames,fotografia sugli orrori della realtà.
    Non c'è più compassione perchè ci si è assuefatti alla tragedia e alla violenza.
    Per fotuna qualcuno con l'anima del poeta esiste,sono le persone troppo sensibili per esporsi,loro piangono in silenzio.
    Saluti col cuore.
    Stefania Dal Molin

Articoli recenti

  • exibart.prize

Ecco i nomi che compongono la giuria di exibart prize N4

Andrea Gambetta, Antonio Addamiano, Uros Gorgone, Cesare Biasini Selvaggi, Manuela Porcu, Fabio Mongelli, Simone Manuel Sacchi, Edson Luli, Federico Pazzagli.

2 Maggio 2024 17:28
  • Personaggi

In ricordo di Pino Pinelli: artista, amico e consigliere

A pochi giorni dalla sua scomparsa, l'artista Pino Pinelli viene ricordato dal gallerista Antonio Addamiano. Tra mostre, progetti passati e…

2 Maggio 2024 17:15
  • Arte contemporanea

Nel 2026 la Capitale italiana dell’Arte contemporanea: un milione di euro per i progetti

È stata presentata ufficialmente oggi a Roma la nuova iniziativa della Capitale italiana dell’arte contemporanea: per candidarsi c’è tempo fino…

2 Maggio 2024 16:14
  • Mostre

Narrazioni classiche contemporanee: Michelangelo Galliani in mostra a Bologna

Rielaborare la classica figura del martire, attraverso materiali eterogenei, per riscoprire una scultura di valori contemporanei: allo Studio la Linea…

2 Maggio 2024 12:10
  • Progetti e iniziative

Chorus, arte per uno spazio corale: il progetto espositivo al MAC di Milano

Il MAC Musica Arte e Cultura di Milano ospita la seconda edizione del progetto espositivo organizzata da Ilaria Centola e…

2 Maggio 2024 11:20
  • Progetti e iniziative

L’arte presa per la gola, da Velazquez a Dalì: il talk al Mercato Centrale di Roma

Al Mercato Centrale di Roma, un nuovo appuntamento per il ciclo di conferenze a cura di Fabiana Mendia, incentrato sulla…

2 Maggio 2024 10:22