Categorie: Libri ed editoria

saggi | Il David di Michelangelo. La scoperta del modello originale | Frederick Hartt, 1987

di - 4 Dicembre 2000

In questi giorni si è tenuta a Firenze, presso il Museo di Casa Buonarroti, l’inaugurazione di una nuova sala, interamente dedicata ai bozzetti michelangioleschi. In occasione di questo evento ripropongo, ad uso dei lettori di Exibart, specialisti o appassionati che siano, un interessante testo uscito qualche anno fa: “Il David di Michelangelo. La scoperta del modello originale”. L’autore è Frederick Hartt, professore di storia dell’arte all’Università della Virginia e insigne studioso del Rinascimento italiano. Nel libro, arricchito dal bellissimo repertorio fotografico a cura di David Finn, Hartt riporta, in prima persona, la sua personale avventura alle prese prima con la sconvolgente notizia del ritrovamento, in seguito con l’emozione del contatto e del “primo incontro” e, infine, con le ricerche e il riconoscimento dell’autenticità.
In realtà, confessa Hartt nelle pagine iniziali, già dalla prima visione di semplici fotografie del modello si radica in lui la certezza di trovarsi davanti ad una grandiosa opera d’arte: “se non si trattava di Michelangelo, allora c’era qualche altro scultore bravo quanto lui?”. Segue il resoconto del viaggio in Svizzera, dove il modello è conservato presso una fondazione privata, e la cronaca dettagliata di tutte le ipotesi, basate sulle fonti storiche, dello studio e delle analisi i cui risultati non lasciano dubbi: si tratta del modello per la creazione dell’opera più amata di Michelangelo, il David.

Si tratta della sua sola opera in stucco sopravvissuta, l’unico modello di mano dell’artista di cui sia data notizia nelle fonti. Qui Hartt si addentra nella spiegazione della differenza tra “modello” e “bozzetto”, e nella lunga storia dei falsi attribuiti a Michelangelo.
L’opera allo stato attuale risulta gravemente mutilata, priva della testa, delle braccia e di parte delle gambe; secondo le ricostruzioni di Hartt è sopravvissuta all’incendio di Palazzo Vecchio, nel 1690, ad un periodo di permanenza sotto terra e a vari, e non del tutto chiari, trasporti e passaggi di proprietà.
Il modello, è dato di ammirarlo solo dalle fotografie, è davvero straordinario. Possiamo ben capire il trasporto che per questo piccolo capolavoro ha lo studioso. Hartt, nel corso della sua descrizione, si spinge fino ad ammettere che, in taluni particolari, la vivacità della creazione plastica, modellata dalle mani stesse dell’artista senza la mediazione dello scalpello, risulta addirittura più accattivante che nell’opera finita. Il fascino del modello risiede sicuramente nella sua bellezza sensuale, più tagliente, più calda e realistica, “non la morbida idealizzata bellezza della statua”.


Articoli correlati:
Giovinezza di Michelangelo
Mosè di Michelangelo. Restauro on line
I bozzetti michelangioleschi della Casa Buonarroti
Il Crocifisso ligneo di Michelangelo


Pietro Gaglianò



Il David di Michelangelo. La scoperta del modello originale.
Frederick Hartt.
Fotografie di David Finn
1987, Arnoldo Mondadori Editore.
formato: cm. 31x24x2
143 pagine
fotografie: 27 tav. col.; 56 tav. b/n
ISBN 88-04-30663-7
L. 60.000
http://www.mondadori.com/libri



[exibart]

Visualizza commenti

  • Complimenti vivissimi all'acuto autore dell'articolo! Davvero ben fatto.

  • quest'opera fa schifo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Articoli recenti

  • Mostre

Narrazioni classiche contemporanee: Michelangelo Galliani in mostra a Bologna

Rielaborare la classica figura del martire, attraverso materiali eterogenei, per riscoprire una scultura di valori contemporanei: allo Studio la Linea…

2 Maggio 2024 12:10
  • Progetti e iniziative

Chorus, arte per uno spazio corale: il progetto espositivo al MAC di Milano

Il MAC Musica Arte e Cultura di Milano ospita la seconda edizione del progetto espositivo organizzata da Ilaria Centola e…

2 Maggio 2024 11:20
  • Progetti e iniziative

L’arte presa per la gola, da Velazquez a Dalì: il talk al Mercato Centrale di Roma

Al Mercato Centrale di Roma, un nuovo appuntamento per il ciclo di conferenze a cura di Fabiana Mendia, incentrato sulla…

2 Maggio 2024 10:22
  • Fotografia

Fotografia e dintorni, cosa vedere a Torino #1: tra Quadrilatero e Centro

Torino a tutta fotografia con il nuovo festival Exposed e la fiera The Phair, gli appuntamenti da non perdere con…

2 Maggio 2024 9:20
  • Mercato

C’è il capolavoro assoluto di Leonora Carrington all’asta

Si intitola “I piaceri di Dagoberto”, era esposto a Venezia e adesso punta dritto al record, con una stima di…

2 Maggio 2024 6:00
  • Mostre

Je Est Un Autre. Rimbaud? No, Ernest Pignon-Ernest, a Venezia

Quale sia il destino di migranti, viaggiatori e poeti Ernest Pignon-Ernest lo esplora - ancora una volta - nell’Espace Louis…

2 Maggio 2024 0:02