©Patrick Tourneboeuf pour la Rmn – GP, 2021 architecte Jean-Michel Wilmotte
154 gallerie provenienti da 33 Paesi, tutte concentrate sotto il cielo di Parigi. Arriva in pompa magna l’annuncio per la nuova edizione di Paris+ par Art Basel, dopo il successo fragoroso di ottobre e un boom di nuove gallerie sparpagliate – e in continua espansione – sulle sponde della Senna. Vedi alla voce: David Zwirner, Galleria Continua, Mendes Wood DM, Hauser & Wirth – fresche di recentissima apertura. In ottima compagnia con le case d’aste internazionali, sempre più protagoniste della capitale francese – con tanti cari saluti alla lunga tradizione di Londra. Ed ecco la notizia: dal 18 al 22 ottobre, il Grand Palais Éphémère è pronto ad accogliere la seconda manche della super fiera parisienne firmata dal colosso MCH Group, con ben 16 new entries, 58 realtà con sede in Francia (nel nome di una manifestazione ovviamente glocal) e i players più altisonanti del panorama globale. Solo per rendere l’idea: lo scorso autunno, tra il foliage dell’École Militaire, la prima edizione di Paris+ chiudeva i battenti con 40.000 visitatori e capolavori come un Picasso da $ 45 milioni e un Calder da $ 12 milioni (qui il nostro report finale). Si punta al bis adesso, meno di cinque mesi al segnale del via.
Prime anticipazioni: si parte da Galleries, la sezione principale. Saltano all’occhio le patinatissime blue-chip, da Gagosian ad Hauser & Wirth, da Pace Gallery a David Zwirner – le stesse grandi assenti dell’edizione 2023 dell’Armory Show. Ma anche Lisson Gallery, Thaddaeus Ropac, White Cube, Massimo De Carlo, Gladstone Gallery, LGDR, Marian Goodman Gallery, Galerie Lelong & Co – basta qualche nome per tradurre l’affluenza muscolare. Non mancano tra i booth i protagonisti nostrani, come Tornabuoni Art (con sedi tra Parigi, Firenze, Milano, Forte dei Marmi, Crans Montana, Roma) che offrirà una presentazione collettiva di maestri italiani del dopoguerra. Nella sezione Galeries Émergentes, poi, riflettori puntati sui nuovi spazi in giro per il globo: c’è LC Queisser (Tbilisi), con una suite di opere di piccole dimensioni di Elene Chantladze, artista settuagenaria recentemente scoperta; c’è seventeen (Londra), con un’installazione video-immersiva che esplora la criptozoologia e la queer ecology di Joey Holder; e c’è anche la milanese Fanta-MLN in lista, con uno stand concettuale dedicato all’americano Noah Barker, classe 1991. Conto alla rovescia per la seconda grande apertura. Hype alle stelle, sous le ciel de Paris.
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