Nella Casa del Collezionista Poldi Pezzoli, aperta al pubblico dal 1881, per i prossimi mesi verrà esposta una piccola raccolta di ritratti dipinti da Giuseppe Bertini. Le opere raccolte ed esposte nella stanza dei tessuti, testimoniano della consuetudine tra Bertini e Gian Giacomo Poldi Pezzoli, che all’artista affidò il compito di ritrarre le sembianze di persone a lui care.
Il pittore fu tra i personaggi chiave nella formazione della raccolta del nobile milanese ammirevole collezionista di dipinti, armi, tessuti, sculture. La collaborazione tra i due divenne con il tempo molto stretta tanto che Bertini divenne consulente antiquario e in seguito il primo direttore del museo.
La mostra espone sei dipinti ed un disegno rappresentanti volti di personaggi della Milano risorgimentale che hanno avuto un ruolo di rilievo nella storia politica e culturale milanese della seconda metà del XIX secolo.
La mostra si apre con il ritratto di Poldi Pezzuoli, vera e propria effigie del nobile lombardo venuto a mancare il 25 aprile 1881. Il ritratto con ogni probabilità deriva da un dipinto del 1880 di dimensioni più grandi che ritraeva Poldi Pezzuoli in piedi, tra i pezzi più belle della sua armeria. Attraverso un’immagine elegantissima, folta di richiami ai ritratti del pittore Giovanni Battista Moroni nel XVI secolo, il pittore celebra la passione collezionista del nobiluomo lombardo.
Anche Andrea Maffei, autore di eleganti sonetti, traduttore, vieni ritratto dal Bertini nel 1854, in segno di una sottile intesa intellettuale che univa i due e testimoniata dagli stessi sonetti che Maffei dedicava al pittore celebrandone i traguardi umani e artistici.
Raffinata effigie con particolare attenzione alla riduzione delle tinte al bianco e nero del sobrio abito maschile e dei guizzi lucenti tracciati con un sol colpo di pennello.
La capacità accademica e la vivacità ritrattistica del pittore si incontrano nell’immagine dedicata a Emilio Visconti Venosta, che a Unità avvenuta, dal 1863 fu ministro degli Esteri divenendo uno dei personaggi di spicco della nobiltà lombarda filosabauda.
“Sensibile e luminoso nella resa del volto e della capigliatura alla moda, il tratto si dirada nel nodo svelto ed elegante della cravatta, che mani aristocratiche hanno stretto con sicurezza agile e veloce”.
Accanto ai ritratti di Bertini il visitatore può ammirare l’intera collezione di dipinti tra cui le opere del Pollaiolo, Botticelli, Mantegna, Piero della Francesca, Tiepolo e di altri tra i più grandi maestri italiani.
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