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Fino al 1.VII.2018 | Novecento di carta | Castello Sforzesco, Sale Viscontee, Milano

di - 4 Maggio 2018
Che sorpresa! Ci voleva questa importante mostra dedicata alle opere su carta custodite nelle raccolte e negli istituti civici milanesi a cura di Claudio Salsi, inserita nell’ambito del palinsesto culturale Novecento Italiano, promossa dal Comune di Milano-Cultura e la Soprintendenza del Castello Sforzesco con la collaborazione della Direzione del Museo del Novecento, Galleria d’Arte Moderna e della Direzione delle Case Museo e Centro Studi sulle Arti Visive, per sfatare il pregiudizio del pubblico di considerare i disegni e le opere di grafica d’autore in generale, a torto, minori, rispetto alla pittura o scultura. Come e perché disegni, incisioni, grafiche, stampe, matite su carta sono preziosi documenti, testimonianze autentiche di libertà espressiva condotta dai maestri italiani del 1900, da considerare opere autoreferenziali, complete, dotate di una loro singolare bellezza che attraversano il tempo, lo si scopre visitando la mostra “Novecento su carta” ospitata nelle Sale Viscontee del Castello Sforzesco.
Negli spazi ipogei dell’architettura monumento incantano 200 opere, firmate per lo più da un centinaio di autori italiani, inserite in sette collezioni civiche milanesi più 40 grafiche delle raccolte di Intesa Sanpaolo.
Tra queste spiccano i sontuosi fogli di Afro e Burri, quelle di Giosetta Fioroni e altre concepite come omaggio alla serialità dell’Arte Concettuale. Siamo unici in Europa a possedere tale ricchezza da valorizzare e destinata a incrementare attraverso donazioni e acquisti di opere su carta da parte degli enti pubblici.
Giulio Turcato, Composizione, 1960 circa, inchiostri colorati su carta, 35,5×50 cm, Museo del Novecento – Collezione Boschi Di Stefano, Milano
Il percorso espositivo si snoda su due binari, uno cronologico (dagli anni Sessanta dell’Ottocento all’Arte Povera, fine anni Sessanta del Novecento) e l’altro di approfondimenti tematici, quali libri d’artista, carte colorate di Lucio Fontana, disegni dal fronte di guerra. Queste e altre opere illustrano l’evoluzione  dell’apparente fragilità delle opere su carta, dall’acquaforte del 1869 di Mariano Fortuny, a quelle di Giorgio Morandi, come Grande natura morta con lampada a destra (1928),  tanto per citarne una, ad alcune dedicate al paesaggio del maestro bolognese, fino a una serie di matite su carta e litografie a colori di Mario Merz (del 1978).  Sorprende una matita su carta emozionate, Livella (1966-1967) di Giovanni Anselmo, come altri lavori su carta autografati da artisti dell’Arte povera dai tratti poetici nella loro semplicità. L’obiettivo della mostra didascalica e tematica insieme, è di valorizzare il patrimonio artistico trasversale conservato negli archivi e nelle collezioni civiche milanesi che vanta un milione e mezzo di pezzi e che il Comune e continua ad arricchire e mira a far conoscere al grande pubblico in modo ampio, l’importanza del linguaggio grafico nelle sue molteplici declinazioni espressive.  In queste opere nulla è insignificante e superficiale, per questo meritano attenzione perché, in una linea, punto o una qualsiasi segno su carta  (non solo nero su bianco ),  tutto è composto nel fluire del tratto.  Gli istituiti comunali qui raggruppati che possiedono grafiche artistiche sono: Gabinetto dei Disegni, la Raccolta delle Stampe “A. Bertarelli”, la Biblioteca d’Arte (organismi del Castello Sforzesco), le Raccolte Storiche, la GAM- Galleria d’Arte Moderna (collezioni Vismara e Grassi), il Centro di Alti Studi sulle Arti Visive (CASVA), più vari nuclei collezionistici (Boschi Di Stefano, Marino Marini e Bertolini e del Museo del Novecento).
Percorrendo la mostra, oltre ai disegni, attraverso stampe e in particolare libri d’artista si colgono relazioni tra segno e segno, parola e testo, forma e gesto, innovazione e tradizione grafica e articolate espressioni di autori da riscoprire del secondo Ottocento e Novecento. Attraverso una  mirata selezione di opere  su carta che narrano per immagini,  seppure raggruppate in sequenze cronologiche e tematiche coerenti,  in alcune si nota il superamento del momento e della sensazione per cercare una cifra personale  e in tutte una pluralità espressiva energizzante, con piccoli grandi capolavori  che dimensioni e tecniche a parte testimoniano un fatto: il di-segno su carta, dura nel tempo, perchè coglie, nonostante le nuove tecnologie dal sex appeal immediato, il guizzo, l’dea, il pensiero, lo schizzo fugace  e inafferrabile dello sguardo degli artisti sul mondo.
Il week end del 12 e 13 maggio dell’ambito del palinsesto culturale Novecento Italiano, il Comune di Milano – Cultura e la Soprintendenza del Castello Sforzesco presentano Milano Graphic Art a cura di Claudio Salsi, Giovanna Mori e Alessia Alberti. Due giorni di eventi dedicati alla grafica d’arte oltre 50 appuntamenti che si diffondono dal Castello Sforzesco in tutta la città. Informazioni sul sito.
Jacqueline Ceresoli
Mostra visitata il 22 marzo
Dal 22 marzo al 1 luglio 2018
Novecento di carta
Sale Viscontee del Castello Sforzesco, Milano
Orari: da martedì a domenica dalle 9:00 alle 17:30
Info: www.milanocastello.it

Jacqueline Ceresoli (1965) storica e critica dell’arte con specializzazione in Archeologia Industriale. Docente universitaria, curatrice di mostre indipendente.

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